Il collasso di WhatsApp tra le 22,00 e mezzanotte e mezza del 4 maggio ha creato il panico in Italia e non solo visto che il down ha interessato utenti di tutto il mondo.

Il blackout ha coinvolto i sistemi operativi per dispositivi mobile di Apple, Google e Microsoft ed ha impedito di ricevere o inviare messaggi e chiamate.

Gli utenti troppo abituati a WhatsApp, non accontentandosi più di inviare i classici sms, si sono aggrappati a due ancore di salvezza temporanea: Telegram e la cinese WeChat.

“Problema risolto, ci scusiamo per il disagio” con un bel no comment da parte di Mark Zuckerberg.

Visto che non è stato ufficialmente chiarito il motivo delle tre ore di stop di WhatsApp, azienda rilevata 3 anni fa da Zuckerberg, le ipotesi online si scatenano.

Al primo posto troviamo la possibilità di una spiegazione che porta novità, due aggiornamenti dell’App di instant messaging.

 

WhatsApp down: tutta colpa degli update in arrivo?

Il mancato funzionamento di 3 ore potrebbe essere facilmente spiegato da un paio di aggiornamenti in arrivo su WhatsApp testati prima del rilascio, che avrebbero mandato in tilt i server.

Strano, però, che secondo certi siti inglesi, in alcune zone (certi Paesi dell’Europa, Gran Bretagna e Brasile) il malfunzionamento dell’App dia parecchio filo da torcere.

 

Colpa della Juventus?

Sui social, specie su Twitter, sarebbe tutta colpa della difesa della Juventus.

Dopo il tour de force nella semifinale di Champions League contro il Monaco, Buffon e la BBC (Barzagli, Chiellini, Bonucci) avrebbero bloccato il servizio di chat provando la loro impenetrabilità.

Bizzarro. Andiamo avanti con le ipotesi.

 

Prima nuova funzione testata da WhatsApp

Il blackout più rilevante di WhatsApp risale a febbraio 2014, subito dopo che Facebook ha acquistato l’App, ma ricordiamoci anche i down subiti da altri servizi simili come l’attacco hacker che nel 2016 ha colpito Twitter, Spotify e SoundCloud o lo stesso Facebook che, nel 2010, ha creato il panico tra gli utenti per due ore e mezza. Ma torniamo a WhatsApp.

Problemi al server nel 2014, quasi sicuramente problemi al server anche nel 2017.

L’esperto di Dynatrace Dave Anderson spiegherebbe il down con il test di una nuova funzione (non ancora disponibile, che dovrebbe essere introdotta a breve) in grado di contrassegnare fino a 3 conversazioni come importanti in cima al menu.

Eseguire nuovi aggiornamenti – spiega Anderson – tramite il ciclo di sviluppo e produzione presenta sempre rischi”. Secondo lui, è fondamentale testare e controllare l’impatto delle modifiche sulle prestazioni di un’App per essere in grado di intervenire rapidamente per correggere i problemi. Altrimenti, sarebbe saggio rinunciare alla modifica nel caso in cui si rischiasse di avere un impatto negativo sull’esperienza utente fino al pericolo estremo di mettere KO il servizio e mettere in ginocchio milioni di utenti.

 

Seconda funzione testata da WhatsApp

La seconda funzionalità forse responsabile del blocco testata da WhatsApp riguarda la possibilità di cambiare numero senza ‘toccare’ le conversazioni.

Essendo legato al numero di telefono e non all’utente, nel nostro profilo WhatsApp possiamo cambiare scheda SIM sul cellulare continuando a sfruttare il servizio senza perdere nulla: i messaggi, però, arrivano a destinazione solo se vengono inviati al numero telefonico comunicato nella nostra registrazione e non al telefono della nuova SIM.

Con la nuova funzione Change number, il passaggio da un numero telefonico ad un altro sarà facile e senza limiti.

 

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