
Nell’ultimo periodo è emersa una nuova tendenza sui social network e in particolare su facebook: gli utenti si appropriano di foto di amiche o contatti femminili da sottoporre poi ai commenti lussuriosi di altri uomini.
La notizia arriva direttamente dall’Australia e dalle regioni francofone e sta prendendo piede anche nel nostro paese dove sono stati creati gruppi su Facebook per la condivisione di materiale privato a scopo erotico. Si parla di stupro virtuale poiché si sfocia in violenza verbale.
Nella maggior parte dei casi il materiale fotografico scambiato ritrae ragazze in un contesto quotidiano ed è capitato che alcune di queste, dopo essere venute a conoscenze di essere state oggetto dei desideri di uomini sconosciuti hanno vissuto momenti difficili.
Questo poi ha messo in allarme anche le altre ragazze che temono di essere aggiunte da maschi sconosciuti che potrebbero avere solo lo scopo di spiare le ragazze e le loro fotografie private.
L’umiliazione e lo svilimento delle donne è esplicito e inequivocabile è evidente sia sotto le foto sia nei gruppi creati appositamente per questi scopi poco ortodossi. I termini più gettonati, infatti, fanno riferimento all’eiaculazione e al liquido seminale in modo piuttosto volgare e le ragazze hanno solo la colpa, se di colpa si può parlare, di essere finite nel “luogo” sbagliato.
Al caso australiano, che è stato uno dei primi a far emergere il problema, è stato dedicato un articolo che esorta gli uomini a chiedersi che tipo di uomini vogliono essere e se per essere tali devono solo umiliare le donne. Il fenomeno, infatti, non è qualificabile solo come una “ragazzata” poiché anche nell’ultimo periodo è sempre più evidente che gli uomini quando non ottengono quello che vogliono ricorrono alla violenza.
La strada al momento è ancora piuttosto lunga e alcuni di questi gruppi sono stati segnalati e chiusi.
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