Proteggere i bambini dai Social Network non è facile, per quanto i genitori possano controllarli, il mondo esterno è oramai alla portata di tutti in ogni momento. Non solo Facebook, ma anche InstagramTwitter – snapchat ed ogni altro genere di social, che se non utilizzato e gestito in maniera corretta può creare gravi danni.

E’ uscito un libro a riguardo, dal titolo “Nasci, cresci e posta”, scritto dal giornalista Simone Cosimi e lo psicanalista_psicoterapeuta Alberto Rossetti che affronta la tematica relativa ai ragazzini e l’approccio con i Social Network. E’ un vero e proprio volume concepito come una guida, che vuole dare molte informazioni in merito all’utilizzo in tutta sicurezza di questi social e a conoscere al meglio i regolamenti, quelli che nessuno normalmente legge. Non solo: dedica una parte alla spiegazione delle terminologie utilizzate nell’uso comune come “fake” oppure “deep web”, per non incorrere in qualche tranello del web.

La protezione è il tema più importante e bisogna imparare ad impostare ogni tipo di privacy possibile, soprattutto per i minorenni. Una guida nata per i giovani ma consigliata ai genitori, perchè possano gestire al meglio i cellulari o tablet dei propri figli, prevenendo sin da subito quello che potrebbe accadere dietro la tastiera.

I sondaggi rivelano che sono gli adolescenti ad essere in pericolo a causa del loro continuo postare foto in atteggiamenti poco adeguati, che danno larga immaginazione a pedofili o varie organizzazioni. I bambini cominciano ad utilizzare Facebook dai dieci anni, guardando l’account della mamma e chattando con gli amici lontani.

La vera e propria paura è che, la maggior parte dei genitori, non si rendano conto del pericolo che possa esserci dietro un piccolo schermo come quello dello smartphone, con contatti diretti da personaggi sconosciuti che si presentano in un modo, per poi rivelarsi in realtà diversamente.

Non è un argomento da prendere alla leggera, per questo una guida su come approcciarsi al mondo del web è utile sia per proteggere i bambini, sia per proteggere gli adulti.

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