L’Italia, è un paese dove nascono grandi personalità. È questo il caso di Nello Mainolfi,  un giovane ricercatore di 37 anni, che grazie alle sue ricerche, è riuscito a creare, nel giro di un paio d’anni, una sua azienda farmaceutica negli Stati Uniti.

Il successo da essa ottenuta, ha attirato l’attenzione di numerosi colossi del farmaco.

Ma chi è questo giovane ricercatore che ha avuto tanto successo in America?

Nello Mainolfi si è laureato in chimica farmaceutica alla Federico II di Napoli e poi scelto di trasferirsi prima in Inghilterra dove ha completato gli studi, e dopo negli Stati Uniti dove ha iniziato a lavorare.

Mainolfi, si è prefissato un  obbiettivo; e cioè quello di vedere funzionare, nell’arco di 3-5 anni, una cura basata sulla degradazione delle proteine colpevoli di diversi tumori.

Il giovane ricercatore, nei giorni sorsi, ha ricevuto un riconoscimento importante. È infatti stato premiato dalla Farnesina, come come migliore innovatore italiano nel mondo.

La strada intrapresa da Mainolfi, potrebbe sembrare uguale a quella intrapresa da tanti giovani talenti, che decidono di lasciare l’Italia per fare carriera all’estero.

Ma il diretto interessato spiega: ” i miei studi e il lavoro mi hanno portato all’estero, ma devo tanto alla cultura italiana intesa come supporto della mia famiglia, percorso di studi che ho fatto in Italia e che penso sia stato il migliore che potevo ricevere e poi per la cultura del lavoro e dell’impegno che mi è stata istillata”

Nello Mainolfi, dopo aver terminato gli studi in Inghilterra, si è trasferito negli Stati Uniti, dove ha lavorato per un’importante azienda farmaceutica: la Novartis.

Ma proprio mentre lavorava  lavorava come consulente per gli investimenti in nuove aziende, nel 2016, ha deciso di fondare lui stesso una sua  casa farmaceutica, la Kymera Therapeutics.

L’azienda ha ottenuto un successo incredibile, tanto che la Atlas Venture, ha deciso di versarle 3 milioni e successivamente, visto i promettenti risultati ottenuti, l’azienda ha ottenuto un altri 27 milioni a altre 2 colossi farmaceutici.

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