Almeno una volta vi sarà capitato di acquistare un oggetto in un negozio  e di non volerlo più.

Una volta acquistato potete restituirlo chiedendo i soldi in dietro?

In linea di massima si e questo vale anche per gli acquisti fatti via internet.

Il Diritto di recesso è sicuramente tra i diritti di cui può vantare il consumatore che compra beni o servizi su Internet.
Il Codice del consumo ci offre infatti l’opportunità di cambiare idea, entro un tempo congruo, e recedere dal contratto, ottenendo nuovamente il prezzo pagato per l’acquisto del bene o del servizio.
Per usufruire del diritto di recesso basterà semplicemente che il consumatore restituisca il bene eventualmente ricevuto e solo allora potrà ricevere quanto pagato.

Diritto di recesso nei contratti on line

Il consumatore che acquista da un professionista può recedere entro 10/14 giorni lavorativi dal ricevimento del bene o dal giorno della conclusione del contratto di fornitura di un servizio. Questo in linea generale.

Come esercitare il diritto di recesso?

Per usufruire del diritto di recesso bisogna inviare una comunicazione scritta alla sede del professionista tramite raccomandata con ricevuta di ritorno.

La comunicazione può essere inviata anche tramite telegramma,  posta elettronica o fax ma bisogna comunque inviare una lettera raccomandata con avviso di ricevimento per confermare la suddetta comunicazione.

Il consumatore dovrà restituire la merce entro 10/14 giorni lavorativi solo se è espressamente previsto nell’offerta.

 Diritto di recesso Escluso in alcuni casi :

a) Fornitura di generi alimentari, di bevande o di altri beni per uso domestico di consumo corrente forniti al domicilio del consumatore

b) Fornitura di servizi relativi all’alloggio, ai trasporti, alla ristorazione, al tempo libero, quando all’atto della conclusione del contratto il professionista si impegna a fornire tali prestazioni ad una data determinata o in un periodo prestabilito;

c) fornitura di servizi la cui esecuzione sia iniziata, con l’accordo del consumatore, prima della scadenza del termine previsto per l’esercizio del diritto di recesso;

d) fornitura di beni o servizi il cui prezzo è legato a fluttuazioni dei tassi del mercato finanziario che il professionista non è in grado di controllare;

e) fornitura di beni confezionati su misura o chiaramente personalizzati o che, per loro natura, non possono essere rispediti o rischiano di deteriorarsi o alterarsi rapidamente;

f) fornitura di prodotti audiovisivi o di software informatici sigillati, aperti dal consumatore;

g) fornitura di giornali, periodici e riviste;

h) servizi di scommesse e lotterie.

 

Pubblicato da Mary Ciavotta

Maria Ciavotta è social media marketing manager ed editrice dei siti wdonna.it e piattifacili.com.

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