Facebook introduce la funzione anti-bufale: “Segnalate le notizie false”

La notizia è certa ma la funzione è ancora sperimentale.
Facebook introduce una nuova opzione per segnalare i post sgradevoli.

La funzionalità nasce al fine di scovare e nascondere “le notizie deliberatamente false” o “le truffe smascherate da una fonte affidabile”.

Decisamente una funzione utile per chi fa giornalismo serio e vuole mantenere salda l’ etica senza competere con i blog che ,per due click in più ,pubblicano notizie false sulle proprie fanpage.
Sicuramente la tendenza degli ultimi anni suo social è stata quella di far girare bufale per ambire alla viralità della notizia (e ambire all’awareness del proprio portale o prodotto).

Una tendenza che molti non vedono di buon occhio e che si sta rivelando incredibilmente deleteria per la credibilità online.

Non so se ci avete già fatto caso , ma da qualche giorno se si prova a segnalare un post appare un nuova opzione per motivare l’azione: notizie false.
Sinceramente la dicitura è piuttosto vaga ma che lo stesso social network definisce come “una notizia deliberatamente falsa” o “una truffa smascherata da una fonte affidabile”.
Una sorta di fact-checking integrato nella piattaforma.
Mi sembra una figata questa anche se ovviamente i dubbi vengono.
La prima domanda che mi pongo è: chi controllerà le notizie pubblicate e che criteri si seguono? In che modo si riconosce una bufala con una fonte affidabile se non è ci data la possibilità di inserire link ?

Quella per rimuovere le notizie false è un’opzione in fase di sperimentazione” ha spiegato al sito Repubblica.it un portavoce di Facebook Italia “Segnalare storie che non si desidera vedere aiuta il News Feed a fare un lavoro migliore per mostrare contenuti più rilevanti in futuro”.

E’ una bella trovata, sicuramente molto utile per tutelarsi dalle bufale, ma sembrerebbe però più un esperimento che punta a mostrare agli utenti solo ciò che vogliono vedere e non ciò che non gli interessa, come se Facebook  (ancora una volta) mettesse in atto un ulteriore escamotage per “incatenare” i propri iscritti alle pagine del sito.

Staremo a vedere.

L’Antitrust multa TripAdvisor: mezzo milione di euro per le recensioni scorrette

 

L’Antitrust non fa sconti neppure se a subire danni è il famosissimo social network TripAdvisor.

Secondo l’Autorità in questione , il social è colpevole di pratica commerciale scorretta a causa di alcune sue recensioni e dovrà dunque pagare 500mila euro perché, nel pubblicizzare la propria attività, “enfatizza il carattere autentico e genuino delle recensioni, inducendo così i consumatori a ritenere che le informazioni siano sempre attendibili, espressione di reali esperienze turistiche”.

Il tutto è partito da una segnalazione dell’Unione Nazionale Consumatori, di Federalberghi e di alcuni consumatori accertando la scorrettezza della pratica commerciale realizzata, a partire da settembre 2011 da parte della controllante statunitensi (TripAdvisor LLC) e da TripAdvisor Italy.

Le condotte contestate violerebbero dunque alcuni articoli del Codice del Consumo, “risultando idonee a indurre in errore una vasta platea di consumatori in ordine alla natura e alle caratteristiche principali del prodotto e ad alterarne il comportamento economico”.

Ovviamente il pronto intervento dell’Antitrust punta ad evitare che i consumatori facciano le proprie scelte economiche, in ordine ai servizi resi dalle strutture turistiche ricercate sul sito, basandosi anche su informazioni pubblicitarie non rispondenti al vero e che quindi vengano condizionati negativamente in maniera sbagliata.

Le star che hanno perso più follower (falsi) su Instagram

 

Finalmente Instagram ha rimosso i profili falsi o inattivi al fine di ripulire il proprio servizio social.

Era ora dato che i fake nascevano come funghi ingannando i propri seguaci creduloni soprattutto quei fake che si spacciavano per vip (cantanti, attori ecc)
Sono davvero infatti tantissime le star che si sono viste diminuire di colpo i follower che li seguivano.

Questi sono i vip più colpiti dalla razzia di “fake”, ovvero di fan illusori:  big della rete come Justin Bibier, Kim Kardashian e persino Rihanna. Come dire: oggi tutti, non solo gli sconosciuti, ricorrono ai fake follower per aumentare il proprio grado di celebrità!

Justin Bieber aveva 23817614 follower ne ha persi 3538228

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Ariana Grande aveva 21748827 followers ne ha persi 1529206
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Diritto di recesso su internet : come procedere

Almeno una volta vi sarà capitato di acquistare un oggetto in un negozio  e di non volerlo più.

Una volta acquistato potete restituirlo chiedendo i soldi in dietro?

In linea di massima si e questo vale anche per gli acquisti fatti via internet.

Il Diritto di recesso è sicuramente tra i diritti di cui può vantare il consumatore che compra beni o servizi su Internet.
Il Codice del consumo ci offre infatti l’opportunità di cambiare idea, entro un tempo congruo, e recedere dal contratto, ottenendo nuovamente il prezzo pagato per l’acquisto del bene o del servizio.
Per usufruire del diritto di recesso basterà semplicemente che il consumatore restituisca il bene eventualmente ricevuto e solo allora potrà ricevere quanto pagato.

Diritto di recesso nei contratti on line

Il consumatore che acquista da un professionista può recedere entro 10/14 giorni lavorativi dal ricevimento del bene o dal giorno della conclusione del contratto di fornitura di un servizio. Questo in linea generale.

Come esercitare il diritto di recesso?

Per usufruire del diritto di recesso bisogna inviare una comunicazione scritta alla sede del professionista tramite raccomandata con ricevuta di ritorno.

La comunicazione può essere inviata anche tramite telegramma,  posta elettronica o fax ma bisogna comunque inviare una lettera raccomandata con avviso di ricevimento per confermare la suddetta comunicazione.

Il consumatore dovrà restituire la merce entro 10/14 giorni lavorativi solo se è espressamente previsto nell’offerta.

 Diritto di recesso Escluso in alcuni casi :

a) Fornitura di generi alimentari, di bevande o di altri beni per uso domestico di consumo corrente forniti al domicilio del consumatore

b) Fornitura di servizi relativi all’alloggio, ai trasporti, alla ristorazione, al tempo libero, quando all’atto della conclusione del contratto il professionista si impegna a fornire tali prestazioni ad una data determinata o in un periodo prestabilito;

c) fornitura di servizi la cui esecuzione sia iniziata, con l’accordo del consumatore, prima della scadenza del termine previsto per l’esercizio del diritto di recesso;

d) fornitura di beni o servizi il cui prezzo è legato a fluttuazioni dei tassi del mercato finanziario che il professionista non è in grado di controllare;

e) fornitura di beni confezionati su misura o chiaramente personalizzati o che, per loro natura, non possono essere rispediti o rischiano di deteriorarsi o alterarsi rapidamente;

f) fornitura di prodotti audiovisivi o di software informatici sigillati, aperti dal consumatore;

g) fornitura di giornali, periodici e riviste;

h) servizi di scommesse e lotterie.

 

Samsung e Trussardi impegnati nel progetto di una nuova cover

Strano e inaspettato, ma vero.

Tutti i nodi vengono al pettine e l’ultimo riguarda proprio la casa produttrice coreana Samsung che, oltre ad impegnarsi nella sperimentazione e nella raffinazione di nuovi strumenti tecnologici ed informatici sempre più fuori dal comune, ha appena pensato di mettersi in affari con la Trussardi per ideare delle Cover limited edition. Ideate per galaxy note 4, s5 e Tab s 10.5.

La trovata delle due aziende produttrici sarebbe quella di reinventare una versione blu per lui, rosa per lei ed infine una luxury dorata.

A Galaxy s5 è stata dedicata una linea esclusiva, dallo stile Urban chic, chiamata “tu che levriero sei”. Intellectual, creative, dandy, star, chic, rocker, dynamic e dancer, questi i nomi dei nuovi stili destinati a galaxy s5.

Ultima spiaggia, per gli amanti del natale e di quello che ne deriva, la versione “i wish you”, dotata di fiocchi di neve e pacchetti regalo.

Le Cover sono prezzate 49,90 per note 4 ed s5, mentre 69,90 euro per galaxy Tab 10.5.

samsung trussardi

Telefonate pubblicitarie indesiderate : ecco la procedura per opporsi

Quante volte vi siete trovati a dover rispondere a telefonate indesiderate?

Capita molto spesso che compagnie telefoniche chiamino a casa o sul cellulare per convincerci a cambiare piano tariffario o a scegliere nuove offerte dell’anno.
Molto spesso questo tipo di telefonate sono insistenti e disturbano l’utente.

Non vuoi più riceverle? Ecco alcuni consigli utili per evitare di essere contattato.

Regole del marketing telefonico

Gli abbonati o “contraenti” (termine legale) i cui nominativi e numeri siano in elenco e che non desiderino ricevere telefonate pubblicitarie, devono iscriversi al Registro Pubblico delle Opposizioni.

L’iscrizione è gratuita ed ha durata indefinita che può essere revocata in qualsiasi momento.

Questo è il link del sito Internet per iscriversi (link);
Cliccare per prima cosa sulla voce modulo elettronico sul sito Web collocata sotto la dicitura COME FUNZIONA e poi sulla voce link presente nella pagina che si apre (sotto la dicitura ISCRIZIONE) e compila il modulo.

L’inserimento del tuo nominativo nel Registro delle opposizioni avverrà entro 15 giorni.

Ricorda di salvare in un posto sicuro i tuoi dati di accesso al servizio per controllare lo stato della tua richiesta o modificare la tua adesione al Registro.

CON CHE MODALITA’ CI SI PUO’ OPPORRE ALLE TELEFONATE TELEFONICHE?

Ci sono 5 modi per opporsi alle telefonate pubblicitarie rivolgendosi al Gestore del Registro Pubblico delle Opposizioni:

• Per raccomandata, scrivendo a: “GESTORE DEL REGISTRO PUBBLICO DELLE OPPOSIZIONI – ABBONATI”
UFFICIO ROMA NOMENTANO – CASELLA POSTALE 7211 – 00162 ROMA (RM)

• Via fax: 06.54224822;

• Per e-mail: abbonati.rpo@fub.it;

• Tramite il numero verde: 800.265.265;

• Compilando il modulo elettronico disponibile nella apposita “area abbonato” sul sito: www.registrodelleopposizioni.it

Il cittadino che nonostante l’iscrizione riceve ancora le suddette telefonate può rivolgersi al Garante per la protezione dei dati personali o all’Autorità giudiziaria.

Ovviamente prima di fare la segnalazione:

• Accertatevi dell’avvenuta iscrizione al Registro;

• Controllate che siano trascorsi 15 giorni dal momento dell’iscrizione (solo dopo questo termine, infatti, l’opposizione diviene effettiva);

• Verificate di non aver prestato il consenso al trattamento dei propri dati per finalità di telemarketing allo specifico soggetto che ha effettuato la chiamata.

 

WhatsApp cripta i messaggi nell’ultima versione per Android

Spesso si discute della privacy dei social network e delle applicazione di messaggistica.

A tutti sarà capitato di discutere con un amico, con un conoscente, o con la propria famiglia a causa della scarsa privacy che tutte queste piattaforme mettono in atto.

Di sicuro il più discusso in assoluto è Facebook, anche per una questione di completezza, in quanto su Facebook si possono postare video e immagini, si possono scrivere post e si può utilizzare il servizio di messaggeria istantanea. Come quest’applicazione sia più che competitiva su tutti questi fronti è un mistero, ma forse è proprio lì che sta la sua grandezza.

Oggi vogliamo però rassicurarvi su una cosa, sui passi enormi in campo di privacy che un’applicazione di messaggistica sta facendo: Whatsapp.

Ricollegandoci al discorso di Facebook, parlando di Whatapp dobbiamo ammettere che sia più facile per quest’applicazione migliorare i propri servizi, visto che si svolge tutto intorno alla messaggistica. Anche se è da premettere che ormai Whatsapp e Facebook appartengono alla stessa compagnia.

Dopo aver dato ai compratori (compratori perché ricordiamo che l’applicazione di Whatsapp è gratis solamente per un anno, poi inizia ad avere un costo annuale di 0.89 euro) l’opportunità di togliere la doppia spunta blu che indica che il messaggio è stato visualizzato dall’interlocutore o dagli interlocutori (visto che si attiva anche per i gruppi), Whatapp fa un altro grande passo in avanti, un passo, finora, mai fatto da nessuna di queste piattaforme: cripta i messaggi.

Ma cosa significa “criptare i messaggi”?

Ebbene, quest’espressione si riferisce al fatto che, chi lo riterrà opportuno, potrà fare in modo che solamente chi invia e chi riceve il messaggio direttamente visualizzino correttamente il contenuto. Nessun altro potrà attingere a quelle conversazioni se non sotto il consenso di uno degli interlocutori.

Il protocollo utilizzato da questa applicazione è l’Open Whisper Systems, molto apprezzato da chi combatte per i diritti della privacy, attivisti come Edward Snowden. Pensate che neanche alla stessa applicazione di Whatsapp sarà dato di sapere il contenuto dei messaggi criptati.

Secondo il blog “The Verge”, l’indirizzamento verso questo nuova e forte politica pro-privacy è nato nel momento in cui Whatsapp è stato comprato da Facebook. Sarà forse questo un progetto di prova di Mark Zuckerberg per vedere la convenienza di tale criptaggio e, in caso di esito positivo, aggiungerlo a Facebook?

Staremo a vedere.

 

TWITTER: è possibile condividere i tweet in privato

Al giorno d’oggi ci troviamo davanti ad un’infinità di modalità di comunicazione, tra questi i tanto amati e odiati social network.

I social network sono chiamati tali poiché sono piattaforme che aiutano le persone a mantenere i loro contatti sociali con pochi sforzi.

Quasi tutti conoscono i comandi e le impostazioni generali dei più famosi social come Facebook, Twitter e Instagram, ma molti ignorano quei comandi più particolari e meno ricercati che, in alcune occasioni, potrebbero tornarci utili.

Oggi siamo qui per parlarvi di un nuovo comando di Twitter, che permette di condividere i tweet, anche se pubblici, tramite messaggi diretti, inviandoli solamente ad una stretta cerchia di persone decisa da noi.

La funzione è attiva sia su pc che per smartphone e tablet, ma a seconda di come vi connettete a twitter ci sono modalità diverse di condivisione dei tweet, di seguito ve le spiegheremo dettagliatamente.

Se vi connettete da pc: dovete cliccare sugli ormai ben conosciuti tre pallini che trovate sotto il tweet che volete condividere, per poi scegliere l’opzione “condividi via messaggio diretto”. Vi si aprirà una finestra dove dovete inserire i nomi con cui volete condividere il tweet. Una volta inseriti i nomi dovete clicacre sul tasto “avanti”. Il tweet è quindi incorporato ad un messaggio privato della vostra chat. Se volete potete scrivere qualcosa prima di inviarlo con il tasto “invia messaggio”.

Se vi connettete tramite smartphone o tablet: la procedura è bene o male la stessa di quella appena descritta, a cambiare è il fatto che non dovete cliccare sui tre puntini, ma tenere premuto il tweet fin quando non vi escono le opzioni con in testa “condividi via messaggio diretto”. Il resto è del tutto simile all’operazione precedente.

La scelta di questa nuova opzione non è per nulla causale; gli sviluppatori di Twitter, infatti, puntano a migliorare e quindi ad aumentare l’uso della chat

. La concorrenza, ovvero Facebook, è più che spietata, soprattutto da quando ha aggiunto l’uso obbligatorio dell’applicazione di Messenger per Smartphone e Tablet.

 

Apple, lo spot di Natale che emoziona (video)

Manca pochissimo a Natale e la Apple sorprende tutti con un video.

Si tratta appunto di uno spot della nota azienda, leader del settore della tecnologia, attraverso il quale mostra una carta vincente per convincere gli indecisi su come investire i propri soldi.

Lo spot dura di 90 secondi e racconta la storia di una ragazza che trova un disco in vinile che la nonna ha registrato nel 1952.

Nella registrazione la nonna canta “Love is Here to Say”, preceduto da un messaggio al marito che non potrà passare le vacanze di Natale con lei.

La nipote registra digitalmente l’ originale, accompagnandolo con chitarra e voce.

Poi lascia un iPad Mini con la nuova registrazione per la nonna, che ascolta con grande concentrazione, ricordando il momento vissuto circa 60 anni prima.

Decisamente toccante ed emozionante.

La Apple ha comunicato che lo spot è stato creato come regalo per tutti i fedelissimi ma ovviamente si tratta semplicemente di una campagna di marketing che ha lo scopo di essere virale e che che punta sull’ impatto emotivo e l’acquisto di impulso da parte del consumatore.

IL VIDEO

Campagna di marketing pull

Abbiamo già parlato della campagna di Push marketing. Andiamo ora ad approfondire la campagna di pull marketing, sua antagonista.

Andiamo, anche questa volta, ad analizzare il significato della parola pull.

La parola pull deriva dall’inglese e la traduzione che, nel nostro caso, più gli s’addice è “richiamo”.

La campagna di pull marketing, infatti, è basata su dei richiami al prodotto, che vengono postati per attrarre l’attenzione del cliente.

Questo tipo di azione è utilizzata dai social media esi può definire, in un certo senso, una campagna “new age”.

Altri esempi di pull marketing sono: il corporate blogging e il SEO.

Poiché le informazioni che questo tipo di pubblicità diffonde non sono molte, la persona interessata deve andare ad informarsi approfonditamente di per sé. Possiamo quindi affermare con una certa sicurezza che, in fin dei conti, questa campagna è molto più specifica, poiché attrae persone davvero interessate al prodotto.

Certo è che, una campagna pubblicitaria completa, comprende entrambe le strategie di marketing,sia push che pull, in modo da arrivare al compratore interessato con tutti i mezzi che si hanno a disposizione.

Ogni azienda, però, deve pesare bene i costi e i benefici di queste azioni e valutare personalmente quale può essere vantaggiosa per il prodotto da lanciare sul mercato.

 

 

Campagna di marketing push

Nella società consumistica di oggi, si cerca in tutti i modi di far conoscere i propri prodotti.

Tra questi “modi” c’è una certa distinzione, le campagne di marketing infatti si distinguono in push e pull.

In questo articolo andremo ad approfondire il significato delle campagna push.

Prima di tutto focalizziamoci sul significato di questo parola. “Push” è un termine di origine inglese e la traduzione più idonea in italiano è “spingere” se lo prendiamo come verbo “to push” o “spinta” preso come nome.

Questo significa che il modus operandi di questo tipo di campagna è quello di “spingere” il prodotto sotto il naso dei consumatori in ogni occasione e modalità ritenuta valida. Queste campagne, quindi, comprendono un approccio televisivo, radiofonico e di telemarketing, inoltre è presente in fiere, sui cartelloni e si fa vedere tramite rassegne stampa.

Si può dire che, durante la campagna pubblicitaria, il prodotto è quasi onnipresente.

La spiegazione dovrebbe essere abbastanza chiara, ma per renderla ancora più specifica, aggiungiamo un esempio di campagna push: quella della Nintendo.

La nintendo ha assunto 250 persone per lavorare alla loro brand (= marca). Queste persone, che possiamo definire “ambasciatori”, erano presenti in molti rivenditori di giochi e nelle fiere, per mostrare ai compratori i nuovi giochi prodotti dalla Nintendo e per invogliare loro a comprare questi ultimi.

A conti fatti possiamo dire che questa strategia è molto efficace e anche molto utilizzata, poiché porta quasi sempre ottimi risultati, sempre se il prodotto è buono e soddisfacente.

 

Google: addio ai Captcha

A chi non è mai capitato di provare a fare l’accesso in un determinato sito è di  essere bloccati dalle Captcha? Una fastidiosa e lunga procedura che chiede l’inserimento di caratteri numerici e alfanumerici per il riconoscimento dell’uomo. Questa operazione permette di eliminare la possibilità che ad accedere ad un sito sia un robot o comunque un sistema robotizzato. Spesso e volentieri, però, l’inserimento di lettere e numeri è complicato da interpretare anche per un umano che, oltretutto, è costretto a richiedere una nuova sequenza Captcha.

Google ha annunciato il suo addio a questa stancante procedura, non solo per il fastidioso iter, ma anche perché i nuovi sistemi informatici riescono a decifrare un codice alfanumerico con una esattezza del 99,8%. La nuova procedura adesso, proposta da Google, è quella di mettere un segno di spunta nella dicitura “i’m not a robot”. L’alternativa sarebbe quella di riconoscere una particolare figura, come ad esempio un quadrato, e cliccare nelle altre immagini in cui è raffigurato un quadrato. Pensate che questa procedura possa trarre maggiori vantaggi e minori fatiche?

Legge spagnola impone alle testate di richiedere compenso al servizio di Google per per tutela del diritto d’autore

Colpo di scena dietro le quinte di Google, che avrebbe annunciato la chiusura del servizio news in Spagna.

A dare la notizia la stessa azienda con un post sul suo blog.

A spingere Google a prendere una decisione di questa portata sarebbe stata una legge spagnola riguardante il riconoscimento dei diritti d’autore.

Tale giurisdizione avrebbe affermato che tutte le testate dovrebbero richiedere un compenso per vedere i propri post pubblicati tra le news di google, che avrebbe ribattuto di non ottenere ricavi e, di conseguenza, emessa la sua decisione di chiudere i battenti.

Un portavoce di Google si dice dispiaciuto della situazione, in quanto lo scopo della piattaforma era quella di fornire una possibilità agli editori di incrementare il livello di visita dei loro post.

Già da ora è possibile comunicare la propria decisione di non vedersi pubblicati su news. Una disgrazia per i piccoli editori spagnoli?

Di sicuro i contrariati hanno già cercato di mostrare il loro disappunto.

A rincuorare, seppur in parte, gli editori ci ha pensato lo stesso Google dicendo di volere ancora collaborare con loro, anche se la piattaforma verrà comunque chiusa.

Che anche gli editori italiani siano a rischio?

 

 

Google: Trucchi per trovare subito ciò che desiriamo

Davvero credi di sapere usare bene Google?
Voglio dire: Pensi di essere in grado di cercare qualunque cosa e in poco tempo? Beh potrebbe essere ma ti assicuro che non per tutti è così.
Con Googe puoi fare davvero tantissime  cose e non lo sai probabilmente. 🙂
Il motore di ricerca più famoso e usato al mondo si è evoluto nel corso del tempo e si sono moltiplicati anche i trucchi, piccoli e grandi, noti e meno noti, per cercare meglio e più velocemente.
Elencherò alcune dritte che faciliteranno le tue ricerche:

L’uso delle virgolette

Tra le cose che sono alla base della ricerca ,quindi che ormai tutti sanno vi è l’uso delle virgolette.

Ti consiglio di Usarle per trovare la frase esatta, una citazione che da tempo cerchi . In questo modo eviterai di perder tempo entrando in siti inutili

L’asterisco ( * )

Questo è un trucco meno noto ed è utile quando una parola ti sfugge.

Puoi provare ad Inserire i termini di ricerca usando asterischi come segni per le incognite.

Il segno meno ( – )

Cerchi calcio, ma non t’interessa lo sport bensì l’elemento chimico? Metti un segno meno davanti al termine che vuoi cercare e Google eliminerà i risultati superflui. Esempio: calcio -sport.

Le differenze

C’è calcio e calcio. Google – grazie al segno meno – ti aiuta a trovare quello giusto.
Esplora il significato del termine:

Google, anno 1880

Ignoravi questa funzione? Il motore di ricerca più famosa al mondo ha un’opzione che ha la funzionalità di cercare in più di 100 anni di notizie archiviate dai giornali di tutto il mondo

Le mappe, senza le mappe

Cerchi un indirizzo e il modo più comodo per arrivarci? Ovviamente scrivi l’indirizzo e scegli l’opzione mappa

fb

Definire

Se c’è un termine che magari non conosci e hai sentito durante una conversazione ,

Scrivi “definizione: dirimere, ad esempio, e Google ti porterà direttamente alla definizione
twitter-avril

iPhone 4 pollici in arrivo nel 2015

Rumors su iphone affermano che l’azienda di Cupertino starebbe pensando ad un nuovo ingegnoso modello di iphone, pensato soprattutto per le donne e per tutti coloro che necessitano dell’utilizzo del telefono con una sola mano.

L’avvento di questo dispositivo è previsto, da un sito cinese, per il 2015.  Si pensa questa sia una ottima alternativa dell’iphone 5s, di cui proprio nel nuovo anno ne verrà interrotta la produzione.

L’obiettivo principale dell’azienda di Cupertino sarebbe quella di creare un iphone molto meno costoso rispetto ai precedenti, così da risultare  più accessibile a tutti.

Durante il prossimo 2015 sarà dunque probabile che Apple produrrà tre differenti tipi di iphone: uno da 4,7 pollici, uno da 5 e uno da 4. Ma cosa ne pensano gli acquirenti? L’opinione che emerge dal web maggiormente è che l’azienda non rriuscirà mai ad abbassare i prezzi.

Non sappiamo dunque se quello che gira rimarrà solo e soltanto  rumors o se davvero l’azienda starebbe pensando di affiancare i bisogni e le necessità del cliente.

Per ora non ci resta che aspettare che le chiacchiere si trasformino in qualcosa di più concreto.

E voi, che ne pensate?

Come faccio a capire chi mi ha bloccato ?

Può succedere di essere stati bloccati su Facebook. La cosa di certo non fa piacere, soprattutto perchè essere bloccati è come dire: “Sono stato rifiutato” e la cosa non è di certo piacevole. Ma se tu , a tua volta, volessi bloccare la persona che ti ha bloccato?

Ecco alcuni consigli su come bloccare la persona che ti ha bloccato su Facebook.

Come bloccare chi ti blocca su Facebook

Sappiamo bene che, una volta scoperto che qualcuno ti ha bloccato su Facebook ,non puoi più interagire con quell’utente non potendo appunto  né inviargli messaggi, visitare il suo profilo, rispondere ai suoi commenti ecc.

Cosa fare dunque?

Se vuoi puoi trovare il profilo della persona che ti ha bloccato innanzitutto effettuando il logout (uscire) da fb , dopodiché  scrivi il nome e cognome della persona su Google . Puoi anche cercarlo dal profilo di un tuo amico o da un tuo secondo account.
In sostanza: Basta effettuare il logout (uscire) dall’account bloccato su Facebook e individuare il link del profilo su Facebook.

Una volta trovato il profilo vediamo nel dettaglio cosa fare:

1) La prima  è sapere l’username del profilo su Facebook.

L’username o nome utente è solitamente la parte di URL visibile dopo www.facebook.com quando si visita il diario/profilo della persona.

2) Dall’username completiamo l’indirizzo email di Facebook associato al profilo, nella forma username@facebook.com.

Dal computer, in alto a destra alla pagina, apriamo il menu dei collegamenti veloci alle impostazioni sulla privacy e alla sezione “qualcuno mi infastidisce, come faccio a farlo smettere?” inseriamo l’indirizzo email di Facebook, della persona che ci ha bloccato.

 

Google Plus, aggiunta la possibilità di personalizzare il proprio orientamento sessuale

Era già disponibile su Facebook dall’inizio del 2014 ed oggi anche su Google vi è l’introduzione all’interno di Google Plus della possibilità di personalizzare il proprio orientamento sessuale.

E’ stato introdotto all’interno di Google Plus della possibilità di personalizzare il proprio orientamento sessuale.
Sulla scia di Facebook , anche il social network di Google permette a tutti gli utenti registrati di personalizzare la voce “Sesso”, oltre a visualizzare “Uomo”, “Donna” o “Altro” .
Basterà semplicemente fare click su modifica per far aprire un nuovo campo aggiuntivo dove l’utente potrà inserire liberamente quello che vuole.
Inoltre, utilizzando il box personalizza si aggiungerà anche un ulteriore box di testo dove scegliere il pronome con cui il social network si rivolgerà all’utente.

Come scaricare video da Facebook

Tutti noi sappiamo che Facebook ci permette di copiare sul nostro blog il codice embedding di un video postato sullo stesso social network

Basterà cliccare sul video che ci interessa copiare – opzioni – incorpora post – copia il codice
video
video 2

Se però volessimo scaricare il video direttamente sul nostro pc anziché accontentarci di copiare il codice,  possiamo utilizzare un semplice metodo che sfrutta un sito in cui, incollando il link del video Facebook a cui siamo interessati, ci permetterà di scaricarlo salvandolo sul nostro hardisk.

METODO PER SCARICARE:
Per prima cosa dobbiamo copiare il link del video:
video

Clicchiamo con il tasto destro del mouse sulla scritta “Video” come indicato nell’ immagine sopra
Nel menù a tendina che si apre clicchiamo su “Copia indirizzo link“
Ora andiamo sul sito Downvids.net
video

Incolliamo con il tasto destro del mouse nello spazio bianco il link del video Facebook che abbiamo precedentemente copiato e cliccate su DOWNLOAD
Sotto vedremo apparire un bottone con su scritto “Download this video (Right click and SAVE AS), dobbiamo a questo punto fare click con il tasto destro del mouse e cliccare su “Salva link con nome…” per far partire il download del video Facebook.

SECONDO METODO PER SCARICARE VIDEO DA FACEBOOK:

Nel caso il sito che ho citato sopra non funga potete scegliere un altro metodo utilizzando Internet Explorer (testato con Internet Explorer 8)

Come fare :Andate su Strumenti > Opzioni Internet > Elimina… e vi si aprirà una finestra in cui spuntate solo la voce: File Temporanei Internet e cliccate su Elimina.
Aprite Facebook alla pagina del video che vi interessa e aspettate che lo carichi tutto fino alla fine, in modo da essere sicuri di averlo memorizzato tutto sul nostro hard disk, nella memoria cache del Browser.
Fatto questo, torniamo su: Strumenti > Opzioni Internet > Impostazioni e vi si aprirà una finestra in cui dovete cliccare su: Visualizza File.
Vi si aprirà una cartella del vostro computer, ora basta trovare il file e il gioco è fatto:
ordinate i file per dimensione, solitamente i video hanno come nome solo numeri, per esempio “1183505759656.mp4″, (se non avete abilitato la visione delle estensioni dei file il .mp4 non lo vedrete) solitamente i video hanno una dimensione maggiore del resto degli altri file e inoltre dovrebbero avere a fianco l’icona del vostro programma di riproduzione video preferito. Non vi resta che selezionare il file video, fare copia e incollarlo dove preferite, per esempio sul Desktop.
Ora potrete vedere il video di Facebook quando volete!
Google Chrome (testato con Google Chrome 23)

Come usare google calendar per gestire gli appuntamenti

Gli impegni quotidiani sono sempre più numerosi? Non riesci a stare dietro a tutto? A volte ti capita di dimenticarti cose molto importanti ma che ti sono proprio passate di mente?
Non disperare, c’è una soluzione a tutto. Quello che fa al caso tuo è Google Calendar.
Non l’hai mai usato? Nessun problema! Ti aiutiamo noi a scoprire le sue funzionalità più utili.
Per iniziare, dopo aver installato correttamente il programma, apri il calendario, scegli un appuntamento e per fissarlo come promemoria clicca su “Crea Evento”. Da qui è molto semplice procedere in quanto basterà dare un nome, una data e un orario all’evento per impostarlo. In questo modo non dimenticherete mai niente.
Questo non è l’unico modo per creare un evento. Se siete di fretta e non volete aprire l’applicazione, vi basterà mandare un SMS al numero 48368 scrivendo i dettagli del vostro appuntamento (es. Oggi pomeriggio devo portare Whisky da veterinario).
Ma gli usi di Calendar non si fermano qui! L’evento, dopo essere stato creato, può essere condiviso con tutti gli amici che volete. A cosa serve? Facile: in questo modo non solo voi, ma anche i vostri amici non dimenticheranno gli impegni presi, soprattutto con voi! Come fare? Andate su “Modifica dettagli evento” e dopo aver selezionato “inviti” sulla destra, aggiungete gli indirizzi mail degli amici che avete intenzione di invitare all’evento. Seleziona le opzioni che vuoi nella sezione “gli inviti possono”, clicca su “salva”, clicca “Invia inviti” nella finestra popup e il gioco è fatto.

Avere un solo calendario può non bastarti, il perché è molto semplice. Molte persone vogliono gestire la propria vita come tanti scompartimenti a sé stanti. Google Calendar aiuta molto in questo, in quanto ti dà la possibilità di creare più calendari, in modo tale da condividere determinati eventi con un certo numero di persone ben preciso. Mi spiego meglio: puoi usare un calendario per condividere gli impegni per quanto riguarda la famiglia con i tuoi familiari, uno con i tuoi amici sportivi per quanto riguarda le tue attività agonistiche e non. Questa funzione è molto utile soprattutto per dividere i lavoro dalla vita privata.
Come fare? Te lo spieghiamo subito:

Fai clic sulla freccia a discesa a destra di “I miei calendari” e seleziona “Crea nuovo calendario”. Dopo aver selezionato inserisci tutte le informazioni che vuoi sul nuovo calendario. Fatto? Benissimo, ora fai clic sul pulsante “Crea calendario”. Più semplice di così!
Cosa state aspettando? Iniziate a creare i vostri calendari.

Whatsapp, attenti al messaggio che cancella le vecchie conversazioni

E’ allarme WhatsApp o quasi 🙂

E’ stata scoperta una falla nel codice di sicurezza dell’applicazione e questo bug è stato scovato da due ragazzi indiani di 17 anni.

Il bug permetterebbe di  cancellare le vecchie conversazioni.

Come usufruire della falla su Whatsapp

Per mettere in difficoltà l’applicazione di messaggistica istantanea basterà inviare un messaggio composto da duemila caratteri speciali (2 kilobyte di dimensioni).

Così facendo il messaggio verrà inviato correttamente, ma il problema si pone quando l’utente proverà ad aprirlo.

Succederà infatti che i tentativi manderanno l’app. in crash e l’unica soluzione per risolvere il problema sarà quella di cancellare tutta la conversazione,compresi anche i precedenti messaggi.

La vulnerabilità coinvolge sia Android che iOS, non Windows 8.1. La falla del sistema potrebbe essere sfruttata da chi, ad esempio, volesse indurre l’utente ad eliminare l’intero registro dei messaggi scambiati.

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