Facebook, nei gruppi si possono vendere oggetti

La notizia in realtà non è nuovissima perché già ad inizio anno era stato annunciato che ci sarebbe stata una nuova funzionalità per i Gruppi Facebook per consentire , appunto agli utenti, di vendere oggetti all’interno del gioiellino di Mark Zuckerberg.

Oggi possiamo però confermarlo e gridarlo a gran voce ed il team di sviluppatori al lavoro sulla piattaforma di Zuckerberg ha iniziato il rollout di questa novità anche in Italia.

Da questa mattina infatti , in numerosi gruppi Facebook, è stata data la possibilità di creare post per vendere oggetti.

La nuova funzione permetterà ai gruppi di essere usati come se fossero una sorta di ebay (e su questo non c’è dubbio), dove la gente iscritta al gruppo potrà tranquillamente vendere la propria roba (anche usata) agli iscritti dello stesso e rispettivamente comprarla.

L’idea è decisamente ottima e rispecchia la finalità dei gruppo nati agli albori di Facebook, quello di scambiare notizie o vendere beni.

Con la targettizzazione , i gruppi hanno la possibilità di unire stessi interessi e luoghi.

Come si legge nell’applicazione per smartphone di Facebook: “Semplifica l’acquisto e la vendita. Attiva le funzioni che consentiranno ai membri di creare annunci di vendita, organizzare notizie di gruppo e altro ancora”.
Tutti gli amministratori di un gruppo su Facebook hanno quindi la possibilità di attivare questa nuova feature per permettere agli utenti iscritti di pubblicare annunci.

vendita gruppi fb

TASTO NON MI PIACE

Facebook : confermata la presenza del tasto Non mi piace

Zuckerberg ha ceduto alla tentazione e tra pochissimo su Facebook sarà presente il tasto “Non mi piace”
Il fondatore e CEO del popolare social network ha quindi annunciato ufficialmente lo sviluppo del nuovo pulsante Non Mi Piace (dislike) dichiarando testuali parole:
“Ci chiedete da tempo di introdurre il pulsante “Non mi piace” e abbiamo deciso di ascoltarvi. Stiamo lavorando per soddisfare le esigenze dei nostri utenti”.

C’è stato un evidente cambio di rotta perchè Inizialmente il team di Facebook si professava assolutamente contrario all’introduzione del pulsante Non Mi Piace.
Come mai un no categorico?
Uno dei motivi era che un tasto del genere avrebbe dato luogo a fenomeni di cyberbullismo e poi ci sarebbe stato un danno economico ; gli inserzionisti del social network avrebbero potuto rischiare in termini di popolarità e, di conseguenza, anche per quanto riguarda le entrate.

Il leader Zuckerberg oggi lo spiega meglio: “Non volevamo un sistema come Reddit, di votazione positiva o negativa. Ma abbiamo capito che tutto ciò che la gente vuole esprimere oggi è l’empatia. E non tutto quel che accade è positivo”.
Mark Zuckerberg ,nel corso della sessione di Q&A, ha sottolineato la volontà dell’azienda di Menlo Park di offrire agli utenti un bottone per esprimere empatia e vicinanza per quei post che veicolano un messaggio per il quale il classico Mi Piace rischierebbe di essere fuori luogo.

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DIMINUZIONE DELL’ATTIVITA’ DELLA FANPAGE

Facebook: immagine del profilo provvisoria

Nuova innovazione per Facebook.

Mark ZucKerberg ne avrebbe sperimentato un’altra. Questa volta, però, ad interessare l’ideatore del social network più popolare al mondo, sarebbe l’immagine del profilo.

A dare la notizia è la rivista giornalistica Test Crunch. Le modifiche che saranno apportate riguarderanno una nuova funzionalità dell’immagine del profilo. Per chiarire meglio le idee, i tecnici di Facebook mirano ad offrire agli utenti la possibilità di impostare una immagine del profilo che sia momentanea.

Quello dell’immagine del profilo è un ruolo fondamentale: quello di offrire una idea sulla persona che si ha di fronte e di fornire un volto a tutti i pensieri pubblicati ed ai commenti fatti.

Questa nuova idea di Zuckerberg permetterebbe a tutti gli iscritti di mettere momentaneamente una immagine del profilo che, allo scadere di un periodo determinato di tempo, lascia il posto a quella precedentemente inserita. Una genialità se pensiamo a tutte quelle persone o aziende che vogliono sponsorizzare un determinato prodotto o una determinata azione.

Tale iniziativa sarebbe stata lanciata subito dopo che la Corte Suprema ha legalizzato i Matrimoni gay, così da permettere agli utenti di appoggiare la causa, impostando una immagine del profilo che la riguarda.

E’ attraverso un semplice tool che gli iscritti potevano modificare il proprio avatar, immettendo una foto con i colori dell’arcobaleno. Al momento questa invenzione è permessa solo ad una parte degli utenti iscritti ma, ben presto, questa funzionalità sarà estesa a tutti.

FACEBOOK MOMENTS NOVITA’

Pubblicità mobile supera quella dei quotidiani

Grandi novità per il mobile dell’anno prossimo: Nel 2016 il mobile internet supererà in investimenti pubblicitari i quotidiani, pesando per il 12,4% della spesa pubblicitaria globale, mentre la stampa quotidiana peserà per l’11,9%.

L’informazione ci arriva direttamente dal nuovo report Advertising Expenditure Forecasts di ZenithOptimedia.

Il settore del mobile internet sarà quindi il terzo più grande mezzo pubblicitario nel mondo, alle spalle di televisione e desktop internet.

La pubblicità su dispositivi mobili crescerà del 38% nel 2016, raggiungendo i 71 miliardi di dollari americani, mentre quella su quotidiani si contrarrà del 4%, scendendo a 68 miliardi di dollari statunitensi.

Tutto questo ha una logica conseguenza: Il mobile advertising resta la forza propulsiva che spinge la crescita dell’intero mercato pubblicitario, contribuendo per l’83% ai nuovi investimenti pubblicitari fra il 2014 e il 2017.

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FACEBOOK LANCIA IL NUOVO M

Phishing e truffe telefoniche: ecco come funziona

Phishing‬ e non solo. Scopriamo qualche numero di Internet per capire anche quale sia il giro di affari delle ‪‎truffe‬ online

Internet non è solo parte del mio lavoro ma anche un mondo che mi piace studiare e un paio di giorni fa ho visto un programma su un notissimo network internazionale che ha snocciolato dei numeri impressionanti. Ne prendo spunto per parlarne tra noi a proposito di phishing e frodi online.
I numeri si riferivano agli Stati Uniti, ma come sapete noi europei non ci discostiamo molto in termini di utenti collegati alla rete.
Dunque, lo sapevate che i truffatori inviano nei soli USA qualcosa come 156 milioni di e-mail per phishing e inseriscono innumerevoli annunci fasulli per vendere beni online?
A queste mail circa 80.000 persone “abboccano” ogni giorno, per una frode stimata in 50 miliardi di dollari l’anno.
Il documentario, che è di un paio di anni fa, collocava un Paese dell’Est al primo posto nelle truffe per aste online e il gigante Ebay tramite personale specializzato ha scoperto che il cuore pulsante di queste organizzazioni criminali (non saprei definirle altrimenti) è in una piccola cittadina.
Considerate che in questa località ci sono ben 57 uffici della Western Union, dove dei corrieri assoldati per questo scopo si recano ogni giorno, anche più volte al giorno, a ritirare i soldi che le ignare vittime spediscono credendo di aver comprato l’oggetto dei loro desideri.
Ma non c’è alcun oggetto e i loro soldi svaniscono nel nulla perché è difficilissimo rintracciare i truffatori dato che praticamente non lasciano tracce agendo con pc e cellulari. Nel 2010 ne sono stati arrestati circa 200 ma capirete che a fronte di numeri così impressionanti è meglio iniziare a difenderci con precauzioni che sono facili da attuare. Io stessa compro molte cose online e seguo queste regole:
1) preferisco comprare da venditori professionali di cui controllo accuratamente i feedback (pareri delle persone che hanno già comprato da loro);
2) scelgo sempre un pagamento sicuro tipo Paypal in modo che in caso la merce non mi arrivi posso recuperare il mio denaro. E ricordate che pagare con bonifico o facendo ricariche su carte prepagate non è assolutamente sicuro;
3) se acquisto da un privato e non è disponibile il pagamento con Paypal allora scelgo di recarmi di persona. Anche qui usate il buonsenso e scegliete magari un posto centrale e frequentato.
Ultima curiosità che ho appreso seguendo quel programma.
Lo sapete quali sono le due password più usate?

Risposta: 123456 e password

Ma si può? 😄

 

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Whatsapp: Messaggi Phishing da non aprire

 

Fonte : Agente Lisa

Instagram : da oggi é possibile fare campagne pubblicitarie

E’ arrivata la pubblicità su Instagram e direi finalmente.
L’applicazione creata da Kevin Systrom e Mike Krieger, acquisita nel 2012 da Facebook per oltre 700 milioni di dollari oggi si adegua a Facebook e Twitter.
Era già fuori uscita la notizia qualche giorno fa , era stato comunicato infatti a molti utenti ed aziende direttamente dallo staff del social network con un post dedicato e oggi, 9 settembre, è il “D-Day” ufficiale.
Già da ora sono quindi disponibili gli annunci su Instagram in 30 nuovi mercati, tra cui Italia, Corea del Sud, Spagna, India e Messico.

In realtà l’adv non risulta essere una novità assoluta perchè i primi annunci erano stati testati già due anni fa negli Stati Uniti, poi in altri mercati-chiave come Francia, Uk e Germania.

Ma oggi finalmente il social basato quasi esclusivamente sulle foto segna un cambio di passo per la monetizzazione , un social che ormai conta  oltre 300 milioni di utenti al mese di cui il 7o% fuori dagli Usa, che si completerà a fine settembre con l’apertura all’adv dei mercati ancora non coperti in questa fase.

COME FARE CAMPAGNE MARKETING SU INSTAGRAM

Se già siete pratici di Facebook ads, pianificare ed ottimizzare campagne su Instagram sarà semplice

Bisognerà entrare in Instagram ed usare il tool di pianificazione di Facebook, usando peraltro le stesse variabili di delivery e ottimizzazione del social di Zuckerberg.

Sarà possibile, inoltre, pianificare campagne Instagram con la stessa creatività di quelle di Facebook, così come usufruire di un framework di misurazione dei risultati del tutto simile a quello sviluppato da Menlo Park.

Gli annunci verrano visualizzati nel formato “quadrato” , tipico delle foto di Instagram, ma non solo!
Le fonti ufficiali prevedono campagne con le foto e video in formato panoramico (rettangolare), i video ads della durata fino a 30 secondi e soprattutto Marquee, un prodotto premium che aiuterà i marchi ad incrementare la propria awareness, raggiungendo un target molto ampio in poco tempo – ideale per eventi quali la premiere di un film o il lancio di un nuovo prodotto.

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TRUCCHI PER OTTENERE FOLLOWER SU TWITTER

Moda selfie: ex coniugi sorridono al loro divorzio

Non staremo un tantino esagerando?

Questa moda dei selfie ha superato ogni limite di decenza e la dimostrazione sta proprio nell’ultima tendenza americana: Il selfie degli ex coniugi che hanno appena firmato le carte del divorzio

Il seflie è stata la moda che ha fatto emergere tutto il nostro narcisismo, diciamoci la verità.

Tutti si selfano e molto spesso anche senza un reale motivo, solo per la voglia di apparire e di urlare al mondo “io ci sono”. Deprecabile , a mio avviso, come tutte le cose che si fanno solo per ostentare.

E , a tal proposito, cosa avranno mai fatto quei mattacchioni degli americani?
Hanno pensato bene di lanciare la moda del selfie degli ex coniugi per immortalare un evento straordinario come un divorzio felice e una vita più serena.

Molte coppie di ormai ex coniugi negli Stati Uniti ne sono protagonisti dove la moda ha iniziato a dilagare.

Quelli che una volta erano marito e moglie, ora appaiono sorridenti in foto, accompagnati dai documenti ufficiali della pratica di divorzio.

C’è anche chi ha scelto di ritrarsi davanti al quadro dell’aquila simbolo della giustizia statunitense.

Inoltre, sui social (soprattutto Instagram), le coppie hanno anche l’occasione di raccontare le proprie vicende.

selfie

SELFIE HOT UNDERBOOB

Social Eating, nuovo fenomeno dello Sharing Economy

Ad un nuovo successo ha puntato la Sharing Economy: fenomeno che ha permesso la nascita di società commerciali, quali Blablacar, Airbnb, Uber.
La nuova invenzione prende il nome di “Social Eating”, agglomerato di siti, nato in Europa e diffusosi anche in Italia, che permette la condivisione di servizi e prodotti.
L’obiettivo?

Quello di far incontrare cuochi, appassionati di cucina ed il cliente. Persone affamate, pigre e viaggiatori potranno consultare decine di siti di offerte di pasti, tutti “home made”.

Da Martina che offre pietanze a base di verdure ed ortaggi, alla coppia di architetti interessata ad offrire il loro piatto forte. 90000 sono gli utenti iscritti a Gnammo, sito italiano.

È naturale che, se da una parte il servizio offerto presenta numerosi pregi, dall’altro potrebbe non soddisfare le esigenze dei consumatori.
Infatti, tale servizio non è supervisionato e, questo, fa sì che i prodotti venduti possano non essere di alta qualità. Il cliente, però, d’altro canto, deve essere disposto a rischiare il tutto per tutto.
Un servizio utile, veloce ed alla portata di tutti, insomma.

Quali altre sorprese ci riserverà la sharing economy?

Breakfast dating , l’anima gemella si incontra a colazione

Nonostante ci si trovi nell’era dello Smartphone, dove l’unico contatto umano è la corrispondenza di posta elettronica, pare proprio che i migliori incontri con l’anima gemella esistano ancora e si fanno a colazione!

Non da Tiffany, è chiaro, ma comunque tra un cornetto ed un cappuccino.

Addio al rimorchio in discoteca, nasce il breakfast dating. Ai soli mattinieri sarà possibile trovare l’anima gemella.

È a new York che gli appuntamenti mattinieri prendono il sopravvento, mentre a San Francisco nasce “500 brunches”, una piattaforma virtuale dove è possibile organizzare degli breakfast date, con il partner che rispecchia di più i tuoi gusti. Julie krafchick, la fondatrice, afferma che ci sono vari social network e siti di incontri, ma che non esiste un luogo fisico dove è possibile incontrare delle persone, con cui costruire un qualsiasi tipo di rapporto.

Questa nuova moda sta raggiungendo sempre più seguaci, basta pensare alla piattaforma nata in Edimburgo, che permette alla gente di incontrarsi la domenica mattina.

Anche in Italia il breakfast dating si è diffuso, grazie alla collaborazione di ScuolaZoo e nescafè. Ormai l’unico interrogativo è: si piaceranno?

Cos’è il mac address?

Youtube diventerà in parte piattaforma a pagamento

 

The Verge, il blog americano di tecnoligia e digital marketing, fa fuori uscire la notizia della possibilità che la piattaforma YouTube possa lanciare dei servizi a pagamento a brevissimo.
Youtube conta orma 1 miliardo di utenti e , come tutti sanno , è una piattaforma gratuita di condivisione video remunerativa (se richiesto).

Il suo concept però tra poco potrebbe cambiare perchè ,da fine anno, ci sarà la possibilità che lanci due servizi a pagamento.

Il primo servizio in abbonamento è proprio Music Key.

COS’E’ MUSIC KEY

Music Key è stato lanciato in versione beta nel novembre del 2014 e consente di ascoltare musica e vedere video senza alcuna pubblicità.

SERVIZIO A PAGAMENTO

Del secondo servizio non conosciamo ancora il nome ma sappiamo che sarà rivolto a creatori di contenuti premium disponibile con un paywall, quindi con un’area che prevede la sottoscrizione a pagamento per accedervi.
YouTube quindi passerà dall’essere una piattaforma gratuita totale a prevedere contenuti a pagamento, dietro abbonamento.
La scelta dell’abbonamento potrebbe risalire al fatto che youtube era stato valutato poco profittevole per Google che l’aveva acquisita nel 2006 e che i nonostante i 4 miliardi di fatturato, nel 2014 la piattaforma ha realizzato il suo break event, aveva raggiunto dunque la parità di bilancio.

Google cerca evidentemente con YouTube di monetizzare in maniera più concreta.

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CROLLO TRAFFICO YOUTUBE

Wind e 3 Italia si fondono e nasce un azienda con 33 milioni di clienti

E’ stato finalmente raggiunto l’accordo tra Wind e 3 Italia.

La notizia proviene dall’agenzia di stampa Adnkronos che parla di una lunghissima trattativa tra le controllanti Vimpelcom e Hutchison Whampoa.

Dobbiamo quindi aspettare solamente l’annuncio ufficiale che forse arriverà questo Venerdì o inizio della prossima settimana.

Le due aziende che fanno capo agli operatori telefonici – Hutchison Whampoa per 3 e VimpelCom per Wind – si sono finalmente accordate e ora daranno vita ad un’unica azienda guidata dal numero uno di Wind Maximo Ibarra, 46enne che quindi è stato preferito a Vincenzo Novari, ora a capo di 3 Italia.

 

Novari sarà consigliere di amministrazione.

La cosa importante da sottolineare è che la fusione tra Wind e 3 Italia porterà alla nascita di un gruppo che controllerebbe circa un terzo del mercato degli operatori mobili in Italia (33 milioni di clienti)

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VODAFONE SMART

 

 

Facebook , ragazza adesca uomini che si spogliano e li ricatta

Già la trasmissione le Iene di Italia uno ne aveva parlato ed oggi ho voluto condividere anche il post di agente Lisa (referente su Facebook della Polizia Postale) che ha lanciato l’allarme di stare attenti ai ricatti online.
Ecco cosa scrive:

‪#‎ConsigliUtili‬ Trappole a luci rosse su ‪#‎Facebook‬.
Il profilo di una avvenente e disponibile donna sconosciuta nasconde in realtà un possibile ricatto futuro.
Prendo spunto dalla segnalazione, fatta da un ingegnere informatico che collabora spesso con la ‪#‎PoliziaPostale‬, per ricordarvi di stare attenti alle trappole “a luci rosse”.
Mentre era su Facebook ha ricevuto la richiesta di amicizia da una ragazza sconosciuta quanto carina. Abituato a non concede amicizia a sconosciuti e che piega avrebbe preso la cosa si soltanto divertito a rispondere ai messaggi della sedicente Camilla, la quale apparentemente non fa neanche caso alle risposte volutamente strampalate che le ritornano.

E questo, dice lui giustamente, ad ulteriore dimostrazione che dietro a questi profili ci sono solo criminali che hanno un preciso disegno ricattatorio. Insomma per farla breve dopo pochissime battute Camilla chiede a lui di accendere Skype (servizio che consente anche di fare videochiamate) e di spogliarsi per fare sesso online. Bene, il nostro protagonista a quel punto, conoscendo la trappola, ha interrotto la conversazione perché se si fosse spogliato lo avrebbero filmato o comunque immortalato con le foto e partiva il ricatto. Questo è l’iter della trappola.
Ripeto state attenti sono bande di criminali che approfittano della grande popolarità di questo social network per adescare vittime da ricattare.

cam hot Mi raccomando passate voce!

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VIRUS SU FACEBOOK

Wozap ma cercavi l’app Whatsapp

Si, cercavi proprio Whatsapp, l’app di messaggistica per smartphone e pc più usata al mondo.

Ho scritto volutamente nel titolo di questo post la parola “Wozap” perché , dopo una ricerca fatta tramite tool per capire le parole più cercate del momento nel settore tecnologico, risultava esserci anche questa  .

Curioso vero? Probabilmente vi starete chiedendo come mai .

E’ chiaro infatti che l’utente, in maniera erronea, scriva sui motori di ricerca questo termine con l’intento di cercare l’applicazione di messaggistica (Whatsapp) che tutti noi usiamo da anni ormai , acquistata da Mark Zuckerberg e considerata il migliore strumento di messaggistica della storia.

L’errore nasce probabilmente dal fatto che in Italia ancora non c’è padronanza della lingua inglese e vi è l’abitudine di scrivere un termine estero cosi come lo si pronuncia.

Parliamoci chiaro:  non è un segreto il fatto che molti italiani non conoscano l’inglese. Lo Stesso Renzi ha dato spettacolo ultimamente e sono impazzate chicche del suo improvvido discorso a “Digital Venice”, primo vero appuntamento della presidenza italiana dell’Unione Europea, in un inglese tragicomico e improbabile.

Proprio sulla scia di questa evidente lacuna nostrana, c’è chi ha pensato bene di sfruttare  l’ignoranza  di coloro che scrivono  “Wozap” al posto di Whatsapp creando così un blog  (www.wozap.it) che ha come traffico mensile principale quello proveniente dalla parola sbagliata, digitata dagli utenti su Google.

La cosa mi ha fatto simpatia ed ho cliccato incuriosita sul questo blog spulciandomelo ben bene.

Ero incuriosita soprattutto perché volevo capire di cosa parlasse un sito che nasce con l’intento di sfruttare l’errore  e cosi ho notato che  contiene informazioni più o meno esaustive sul’applicazione di Whatsapp (quella vera).

Insomma è un sito che parla di Whatsapp  e delle sue funzioni, da come non pagare l’app a come non far visualizzare le spunte blu nella chat.tool seo

E’ chiaro come chi ha creato il blog in questione abbia volutamente sfruttato l’errore per aumentare le visite facilmente.

La parola wozap fa in circa 18mila ricerche mese , quindi, scrivendo su Google questo termine, il primo risultato che compare è il sito http://www.wozap.it/ e dunque tutti coloro che volevano cercare informazioni sull’app si ritrovano in questo blog.

In realtà non c’è nulla di male , molti webmaster usano questa tecnica per portare velocemente traffico al sito

La tecnica è quella del free rider e sfrutta l’errore e l’assenza di competitività sul web (pochi o nessun sito parla di quel termine ) per avere un vantaggio.

In questo modo facilmente e senza un serio piano SEO si riesce a portare traffico al proprio sito.

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MARTINA DELL’OMBRA FINTA SVAMPITA

Gabinetto tecnologico in Giappone

Di recente sono stata in Giappone e questa tavoletta è stata una vera rivelazione. È costosa ma più della metà dei bagni ne è provvista, sedute indimenticabili 😛
(Il tasto musica fa partire il rumore delle onde per camuffare rumori scomodi )

Le caratteristiche principali di questo gabinetto sono:

– Tavola riscaldata con regolazione della temperatura
– Apertura/chiusura della tavoletta automatizzata
– Doppio getto dell’acqua regolabile per temperatura e intensità
– Musica di sottofondo
– Rumore delle onde per nascondere rumori corporei
– Si pulisce da solo.

Il video

Facebook lancia il nuovo M, addio Siri!

Difficile da credere, ma vero!

Mark Zuckerberg continua a sorprenderci e, soprattutto, a dare filo da torcere alle due aziende leader nel mondo della telefonia mobile, Apple e Microsoft.

Di cosa stiamo parlando? Ma certamente della nuova invenzione che l’ideatore di Facebook ha pensato per tutti i suoi clienti: il servizio M, da poco sperimentato a San Francisco.

Un servizio che, a quanto pare, costituirà una forte concorrenza nei confronti di Siri e Cortana.

Se questi ultimi costituivano una risposta a tutte le domande che gli utenti si chiedevano, M offrirà un servizio per ogni evenienza.

Una sorte di tutor che fornirà al cliente una serie di aiuti di cui potrà servirsi. Non solo un algoritmo studiato, ma la partecipazione di un team che contribuirà ad ogni esigenza, dalla prenotazione in un ristorante, all’invio di un regalo, alla pianificazione di una vacanza.

Tutto ciò, dunque, che una persona può desiderare.

Per chi si chiedesse per cosa sta quella M, ci sono forti probabilità che sia proprio l’iniziale del suo ideatore.

D’altronde, cosa potevamo aspettarci?

Il servizio sarà gestibile da qualsiasi dispositivo e con qualsiasi sistema operativo e, questa volta, non analizzerà il profilo dell’utente, bensì di baserà solo sulle risposte date dal cliente. Tale tutor è già stato testato da tutti i dipendenti dell’azienda Facebook, ed ha permesso ad alcuni di loro di trovare una bevanda particolare, ad alcuni di attivare la TV via cavo, ad altri ancora di allestire una scrivania in perfetto stile francese.

Sicuramente, alcune performance iniziali non saranno soddisfacenti, ma il servizio sarà ben presto migliorato nei minimi dettagli.

Di sicuro una scoperta ed una manna dal cielo per tutti coloro che hanno una vita piena di impegni.

L’unica pecca? M metterà in serio pericolo il dominio Google, garantendo una così grande efficienza a portata di Smart Phone e tablet.

Ma a dover tremare, ancora per un po’, sarà di sicuro Zuckerberg che, al momento, non possiede un sistema operativo tutto suo, al contrario di Microsoft ed Apple, un aspetto non poco rilevante. Sicuri che il salto di qualità arriverà presto, attendiamo con ansia questa nuova invenzione. Una genialità, non credete?

FACEBOOK : SPIARE UN DIPENDENTE E’ REATO

 

Virus su Facebook che ci tagga in foto e video a nostra insaputa

Facebook è una piattaforma che col tempo si sta perfezionando sempre di più , però c’è anche da dire che ,essendo molto complessa, presenta dei bug  grazie a cui gli haker possono fare il loro “mestiere”

A tal proposito è di questi giorni l’allarme lanciato dalla polizia postale italiana:

 «È di questi giorni la segnalazione di un nuovo ‪#‎virus‬ che si diffonde tramite i profili Facebook. Vi ritrovate taggati in un video o in una foto da un vostro amico (si tratta quasi sempre di pornografia) solo che il vostro amico non ne sa nulla e se, incuriositi, cliccate sul link, il vostro pc sarà infettato da un virus. Si tratta di un programma malevolo che si insinua nel computer e tra i vari effetti può carpire anche i dati sensibili».
N.B : Il virus Attacca sia pc che telefonini
Questo virus si trasmette da contatto a contatto e si può insinuare nella chat.

In sostanza: se chattate con un amico “infetto” potreste essere infettati anche voi.

Come difendersi da questo virus?

– Bisogna innanzitutto evitare di cliccare su quei link che  sembrano strani . Cosa intendo per “strani” Beh , se vi vedete taggati in un video porno probabilmente è cosa insolita.

– Installate un buon antivirus aggiornato.

– E usate il passaparola con i vostri contatti di Facebook. Una buona idea è quella di scrivere un post sulla vostra bacheca dicendo a tutti gli amici che non avete taggato nessuno su video o foto e di non aprire link inviati a vostro nome perché si tratta di un virus.

Questi sono pochi accorgimenti che sicuramente basteranno a salvaguardare il vostro computer

 

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FACEBOOK , CONSIGLI PER EVITARE TRUFFE

Facebook moments : le foto sono trasformate in video

Altra novità per Facebook che da alcuni giorni lancia la trasformazione delle foto in video attraverso l’applicazione Moments, che ha appunto la funzione del riconoscimento facciale proprio per individuare gli amici immortalati nel corso di eventi così da poter condividere le foto con loro.

La nuova funzione permette all’app di creare filmati personalizzabili dagli utenti usando le foto con colonna sonora.
Purtroppo questa nuova funzione è (almeno per ora) disponibile solo per Facebook Usa perché L’europa ha dato divieto dovrà per questioni di privacy legate al riconoscimento dei volti.

Fonti bene informate, infatti, hanno dichiarato che L’Ue ha ordinato a Facebook di introdurre sulla app un meccanismo che consenta agli utenti di scegliere se abilitare il riconoscimento facciale.

Le nostre regole, si sa, sono tutte a tutela della persona e forse non è un male.

Come funziona Facebook Moments

L’app è stata lanciata questo giugno ed ha quindi la funzione di creare in automatico dei filmati a partire da gruppi di sei o più foto.
All’utente la piattaforma da la possibilità in seguito di decidere se aggiungere o togliere immagini alla sequenza, cambiare colonna sonora scegliendo tra quelle messe a disposizione, e condividere i video con gli amici. In questo modo Moments va a competere direttamente con applicazioni come Flipagram e come la stessa Google Foto.

A mio avviso questa novità dimostra ancora una volta l’interesse di Facebook per i video. Sulla scia di Periscope ha anche lanciato lo streaming in diretta, per ora riservato agli utenti vip.
Altre novità presenti nella versione 2.0 di Facebook Moments per iOS e Android sono relative all’interfaccia utente e il supporto per 34 lingue, italiano incluso.

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