Numerosi sono i trucchi/metodi per controllare i figli su Internet grazie alla presenza di app, password, parental control.
Si può essere facilmente dei genitori 007 e ….fidatevi! non è poi così difficile 🙂
La domanda da porsi però è “Sarà davvero giusto utilizzare degli espedienti per controllare le attività dei propri figli su Internet?”
Sì, sto parlando proprio di spiare perché di questo si tratta.
Se lo fa un genitore a fin di bene è giusto o non si deve fare a prescindere?
SPIARE IL FIGLIO CON APPLICAZIONI
Non dimentichiamo che ,controllando nostro figlio, indirettamente violiamo la sua privacy e anche quella di chi ha relazioni con lui, per esempio, se registrassimo le sue telefonate o se registrassimo le conversazioni ambientali tramite applicazione installata sul computer o tablet.
La tecnologia ,infatti, mette a disposizione diversi modi per monitorare altri dispositivi che si collegano in Rete ; alcuni servono, ad esempio, per decidere cosa possono fare i ragazzi con telefoni o tablet, si possono poi bloccare gli acquisti o l’accesso ad alcuni siti o applicazioni per evitare che un bambino possa “fare danni”.
E poi ci sono applicazioni che sfruttano il gps per localizzare dove si trova un altro cellulare, con tanto di allarme che suona se il telefono entra in una certa zona o si allontana.
Con una breve ricerca su Internet , quindi, chiunque può approfondire l’argomento.
Internet e privacy
Detto ciò, c’è da chiedersi se la sicurezza venga prima di tutto, anche prima della così detta privacy.
Purtroppo i pericoli sono cosi vari e molteplici che il compito di un genitore è davvero difficile ed impegnativo. C’è chi sostiene che non bisognerebbe mai abbassare la guardia e sorvegliare da lontano con discrezione, permettendo di fare delle scelte , sensibilizzandoli e responsabilizzandoli.
I figli vanno edotti ed educati a comportamenti atti a proteggere la loro incolumità e quella degli altri. Prima ( e anche oggi) si trattava della circolazione con il motorino e l’uso del casco ed oggi vi è il web, la rete, che a sua volta racchiude molteplici reti che loro non conoscono e nelle quali potrebbero cadere. Non sarebbe quindi un vero e proprio ” Spionaggio” con violazione della privacy,ma semplicemente protezione/ tutela.
Tempo fa la Cassazione stabilì, con una sentenza che fece un certo scalpore, che dare uno scapaccione ai figli “rientrava” nei metodi educativi in caso di bisogno.
Ritengo che anche sullo “spiare” i figli ci sarà qualche caso che farà giurisprudenza prima o poi, se non è già accaduto. Nel frattempo infatti la Cassazione si è già espressa sulle telefonate “spiate” dai genitori anche se con la motivazione ha lasciato aperto uno spiraglio, affermando che, il diritto/dovere di vigilare sui propri figli non consente sempre qualsiasi illecita intrusione nella loro privacy salvo casi di effettiva necessità da valutare singolarmente.
Ovviamente la ragione deve essere sempre l’effettiva tutela del minore e quindi non la tranquillità o la curiosità del genitore.
CASSAZIONE: SPIARE UN DIPENDENTE E’ LECITO
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