Torino, professori sbeffeggiati dagli alunni su Instagram e Whatsapp

A torino una scuola media ha fatto parlare di se e non in positivo.
Una classe della Statale “Mario Costa” di San Francesco al Campo ha pensato bene di filmare i propri professori e far circolare i video su Whatsapp con l’intento di prenderli in giro.
Subito sono scattati i provvedimenti nei confronti dei 22 allievi artefici del gesto.
Dei 22 alunni, per la maggior parte ragazzi, tutti di età compresa tra gli 11 e i 15 anni, 8 sono stati sospesi per un giorno dalla dirigente Adriana Veiluva, gli altri 14 allontanamenti dalla classe nell’imminenza del fatto e poi obbligati a frequentare corsi sui comportamenti corretti da tenere in classe.

I genitori hanno mostrato il loro dissenso nei confronti del preside parlando di violazione della privacy dei propri figli.

Alcuni genitori, infatti, hanno fortemente contestato l’ arbitrarietà di sequestrare telefonini e, ancora di più, visionarne i contenuti, altri si sarebbero lamentati soltanto per non essere stati avvertiti prima della sospensione.

Sembra fosse una loro abitudine: con i cellulari filmato gli insegnanti durante le lezioni, poi facevano circolare il video su WhatsApp e, in alcuni casi, condividevano su Instagram le foto scattate in aula.

Si aggiunga che alcune ragazze hanno anche postato una foto scattata all’interno dello spogliatoio, terminata la lezione di educazione fisica. Nel frattempo sono stati informati i carabinieri, il sindaco del paese e, soprattutto, i genitori.

VINE, APP VIDEO PER SOCIAL NETWORK

 

Facebook novità: ci sarà un’intelligenza artificiale delle foto

Mark Zuckerberg non finisce mai di stupire e questa volta annuncia , sul suo profilo ufficiale Facebook, una grande innovazione che sarà presente su Facebook.
Egli parla di un’ intelligenza artificiale che sarà presente su Facebook e sarà in grado di spiegare,  ai non vedenti o a chi in quel momento non può visualizzare immagini , cosa racconta una determinata foto.

Zuckerberg vuole raccontare meglio il mondo e vuole, a suo dire, rendere ancora più utile il suo social per tutte le persone.
Ancor non c’è nulla di pronto però: “E’ ancora presto con questa tecnologia, e si può già iniziare a immaginare come sarà in futuro.”

Un’ottima idea dunque del ricciolotto americano che permetterà di migliorare moltissimo il social più usato al mondo. Oltre ad essere utile per i non vedenti , sicuramente servirà ad evitare di far visualizzare foto erotiche/porno ai minorenni che sono iscritti su Facebook

intelligenza artificiale

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Facebook: al via le iscrizioni con soprannomi

Se prima non era possibile iscriversi su facebook senza prima fornire un nome ed un cognome autentici, adesso il social network di Mark Zuckerberg rivede la sua policy e permette agli utenti di utilizzare anche un nome di fantasia.

Dopo le continue lamentele della comunità Lgbt che chiedeva come fosse possibile, sottolineandone l’assurdità, non potersi iscrivere su facebook senza poter ricorrere a pseudonimi e soprannomi. E così, viste le ricorrenti richieste, lo staff è giunto alla conclusione di offrire al cliente quello che desiderava. A dare la notizia è stato Alex Shultz, manager dell’azienda. L’operazione sarà attiva a partire da Dicembre e possibilmente si richiederà all’utente di immettere, oltre al nome di fantasia, anche la motivazione per la quale aver scelto quello pseudonimo. In questo modo, oltre a tutelare le numerose segnalazioni dei profili, si eviteranno casi di bullismo e molestie.

Una idea veramente geniale quella studiata dallo staff di facebook che finalmente di preoccupa di dare agli utenti e, soprattutto, alla comunità Lgbt, quello che da tempo richiedevano. Nonostante tutto, Alex Shultz si preoccupa di sottolineare alla gente di preferire comunque l’iscrizione tradizionale, per evitare malintesi. Quello che ci resta è aspettare che l’aggiornamento vada in porto e la procedura approvata.

Phishing‬ , nuovo allarme via email o sms

Occhio non cliccate su link o allegati in pdf!
Un nuovo caso di phising/smishing arriva tramite sms o mail.

L’utente riceve il messaggio apparentemente inviato dal proprio istituto di credito con le quali chiede di aggiornare le proprie credenziali di accesso ai servizi di home banking ovvero di confermare la propria identità accedendo al conto.
È qui che scatta la truffa: l’utente, cliccando sul link che compare nel messaggio, va al sito clone del tutto simile a quello ufficiale, e le credenziali vengono così consegnate nelle mani dei malviventi.
Grazie alle credenziali ottenute con tale inganno i criminali sono ora in grado di conoscere la modalità scelta dal cliente per ricevere la password necessaria per accedere ai servizi online, la cosidetta “one time password”.
Nel caso in cui il messaggio arrivi tramite sms sul cellulare, i malviventi provvedono ad attivare con documenti falsi una sim-card con lo stesso numero telefonico del cliente che intendono frodare.

In tal modo saranno loro a ricevere la “one–time–password” al posto del titolare e potranno disporre dei trasferimenti di denaro a loro piacimento.
Il consiglio ,che ribadisco ancora una volta, è di non cliccate su link o allegati pdf contenuti in sms o mail che arrivano sul vostro cellulare o sul vostro computer e che apparentemente sembrano provenire dalla vostra banca.

PHISHING E TRUFFE TELEFONICHE

E’ giusto postare foto di minori in rete?

Foto e video di minori in Rete, voi come la pensate? ‪

Oggi voglio aprire un dibattito su un tema controverso come quello della condivisione di immagini di minori su Internet.
Innanzitutto specifichiamo che parlo di genitori che pubblicano tale materiale e non di persone estranee alla famiglia, quindi escludiamo per il momento il pericolo pedofilia o il discorso prettamente legale.
Una persona esterna alla famiglia deve avere il permesso dei genitori per pubblicare una foto di un minore.
Siete d’accordo a mostrare elementi molto intimi della vostra vita, come lo sono i figli, ad un vasto pubblico?
In un recente articolo leggevo che un bambino oggi viene al mondo già con un “peso” digitale elevato, non è raro infatti vedere foto di ecografie durante tutti i nove mesi di gravidanza e degli attimi appena successivi al parto.
Il book fotografico accompagnerà il bambino nella sua crescita, il primo dentino, la prima pappa, i compleanni, le foto al mare e così via.
Il tutto condito da particolari spiritosi, toccanti, sentimentali, fino all’adolescenza, età nella quale il ragazzo aprirà il proprio profilo Facebook e deciderà come “procedere”.
In fondo non c’è niente di male a condividere questo tipo di informazioni ma prima di fare una scelta del genere vi invito a pensare ad una sola cosa, il materiale che viene messo in Rete rimarrà accessibile PER SEMPRE e a chiunque sui motori di ricerca.
Non si chiamerebbe “world wide web” altrimenti, www, la ragnatela globale che virtualmente connette e collega tutti, in tutto il mondo.
Pensateci.
In fondo vostro figlio quando crescerà potrebbe non essere d’accordo con la vostra scelta.

C’è anche chi non è d’accordo con me sostenendo che Facebook non è il “demonio”, ha delle restrizioni che permettono di scegliere le persone a cui far visualizzare le foto ed è necessario che si impari ad usarle.
Sarebbe ridicolo, per alcuni, aver paura di postare foto dei bimbi su un social, per paura degli sguardi altrui ma po
i portare, in tutta tranquillità, gli stessi bimbi solo con un costume da bagno addosso, su una spiaggia affollata da sconosciuti.I tempi cambiano, ora siamo tutti un po’ social, i pericoli del web sono pari ai pericoli nella vita reale. Si cerca sempre di scegliere e selezionare le amicizie, essere prudenti è indispensabile.

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Wellbe: il braccialetto che mantiene la calma

Il mondo della tecnologia continua ad espandersi e noi, non riusciamo mai a stare al passo considerando le milioni di invenzioni che ogni giorno sbaragliano il mercato. Si è parlato dell’uscita del telefono inutile Nophone, il cellulare che non fa assolutamente nulla, e oggi si passa a parlare invece di un’altra invenzione, studiata questa volta per monitorare uno degli stati emotivi più incontrollabili: la rabbia.

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Si chiama Wellbe la nuova idea lanciata sul mercato ed è un bracciale atto a farti mantenere la calma. Una trovata geniale, non credete? Un design di sughero ed un rivelatore che promette di capire quando stai perdendo la calma, fornendoti dei consigli e delle soluzioni momentanee per ristabilire il tuo equilibrio. Le informazioni utilizzate da questo braccialetto sono il battito cardiaco, il giorno, l’ora e le persone che hai intorno, il tutto reso possibile grazie al calendario degli appuntamenti. Una volta rilevato l’aumento di ansia e di rabbia, il braccialetto, collegato al tuo smartphone, invierà una notifica  con su scritto: “ai un bel respiro, beviti un sorso d’acqua, rilassati un po”.

Se accetti il consiglio, l’applicazione continuerà a fornirti dei metodi per rilassarti ed a monitorare la tua situazione. Credete che questo bracciale possa limitare anche qualche danno?

iPhone 7, le indiscrezioni che sappiamo in anteprima

Anche se da pochissimo è sul mercato l’ iPhone 6S , si parla già di iPhone 7, il modello smartphone della Apple che sarà accessibile a tutti tra un anno.
Il famosissimo giornale Forbes ha , a tal proposito, effettuato delle ipotesi su come sarà questo melafonino ; pare infatti che si presenterà con caratteristiche radicalmente diverse dall’ultimo lanciato.
Intanto scomparirà il tasto Home, quello posto al centro, e il display sarà in zaffiro e quindi più resistente.

IPHONE 7 CARATTERISTICHE

Il tasto’Home’non sarà presente al fine di sfruttare maggiormente la funzione 3D Touch lanciata su questo ultimo iPhone e che consente di attivare una funzione diversa a seconda della pressione data ad un comando.

Probabilmente (ma ovviamente sono soltanto ipotesi) dal punto di vista del concept vi sarà il display ‘edge-to-edge’ curvo, anche qui privo del tasto Home fisico, sostituito da uno virtuale.

Queste dovrebbero essere le caratteristiche dell’ iPhone 7 che uscirà tra un anno esatto. Si può notare , dunque, che tutto sarà proiettato verso un concetto di futurismo , in quanto sarà tutto touch e veloce. Per quanto riguarda i colori, probabilmente i primi modelli saranno monocromatici ma non si esclude possano vendere l’ iPhone 7 con più colori .

VIDEO iPhone 7

Smart Working , arriva la legge che tutela il lavoro da casa

E’ stato definito “Smart Working”, ovvero lavoro agile , quello svolto da casa.
Oggi arriva la notizia che molti imprenditori e dipendenti attendevano: è stata approvata la legge collegata al ddl Stabilità (9 articoli) che disciplina le prestazioni dei lavoratori dipendenti fuori azienda (che lavorano da casa.)

Perchè si dice lavoro Agile? Perché riguarda la prestazione effettuata da lavoratori dipendenti , senza partita Iva , che operano a casa.
Una legge che ci voleva , dato che il concetto di lavoro è ormai cambiato. Essa interviene su tutta una serie di materie (diritti, privacy, infortuni e retribuzione), rappresentando una norma-cornice che lascia spazio alla contrattazione collettiva e individuale.

SMART WORKING finalita’

L’articolo 1 del ddl ci informa sullo scopo della norma che è appunto quello di Incrementare la produttività e la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.

Smart Working Requisiti:

1 Esecuzione della prestazione fuori dai luoghi aziendali, anche solo in parte (un giorno a settimana)

2 Usare strumenti tecnologici per svolgere il lavoro in remoto e l’assenza di una postazione fissa anche fuori dai locali aziendali.

Il principio affermato dal ddl è la volontarietà a sua volta regolata da un accordo scritto fra le parti, nel quale siano definiti modalità e utilizzo dei device tecnologici.

L’intesa deve indicare anche le fasce orarie di riposo.

Come per altri lavori anche quello agile può essere a tempo determinato o indeterminato, con la differenza che si può recedere solo per giusta causa o con un preavviso non inferiore ai 30 giorni.

Smart Working retribuzione

Il trattamento economico e normativo non deve essere inferiore a quello degli altri addetti che operano in azienda. I controlli del datore di lavoro devono restare nell’ambito dell’accordo individuale o nel rispetto della legge sui controlli a distanza.

In materia di sicurezza sul lavoro, il ddl copre sia gli infortuni occorsi lavorando fuori azienda sia quelli avvenuti durante il normale percorso di andate e ritorno ad esempio dal luogo di abitazione al coworking.

La norma prevede che siano riconosciuti anche gli incentivi fiscali e contributivi che la Stabilità prevede per la contrattazione di secondo livello.

I contratti collettivi possono integrare le norme di legge.

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Facebook, come segnalare un video a contenuto violento

Segnalare video violenti su ‪Facebook‬,cosa fare e non fare

se si vedono immagini da denunciare

In queste ore circola , in particolare, su Facebook un video violento .

Proprio su questo punto mi voglio soffermare, sul fatto che “sta girando”.
Eh sì, perché la maggior parte di voi parlandone inserisce anche il link a questo video, contribuendo (seppur in buona fede) alla sua diffusione in Rete, rischiando di farlo diventare virale.
Ogni persona che vede il link, magari ci clicca sopra e lo apre, facendo aumentare le visualizzazioni.

Poi, inorridita, lo condivide a sua volta per “denunciare” le violenze, raggiungendo le bacheche degli amici che a loro volta faranno le stesse cose. E così via, contribuendo in realtà solo a diffondere proprio quelle violenze che non si vorrebbero vedere.

Cosa fare invece in questi casi?

Innanzitutto, quando si apre un video del genere ci si può fermare anche alle prime terribili immagini, senza doverlo vedere tutto per stabilire che è un fatto da denunciare.
Molti spesso scrivono di essere stati malissimo dopo aver visto determinate immagini e di non riuscire più a dimenticarsele.
In più c’è un senso di profonda impotenza perché si può fare solo da spettatore e non si può mettere fine ad un situazione orribile. Chissà dove è accaduto il fatto, o a quanto tempo fa risalgono le immagini?

Quindi, guardare fino in fondo e magari più volte video del genere, non arricchirà di certo la vostra vita e appena capite di cosa si tratta, premete stop.
Poi si deve segnalare il video, agli amministratori di Facebook, cliccando in alto a destra sul post e scegliendo l’opzione “segnala” e alla Polizia postale utilizzando il sito www.commissariatodipsonline.it
In alternativa si può utilizzare il modulo “scrivici” presente sul sito http://poliziadistato.it/scrivici/message

 

RICAPITOLANDO:

  • Evitate di postare su Fb i link a video o immagini offensivi o violenti.
  • Evitate di diffonderli ancora di più.
  • Per quanto riguarda le segnalazioni agli amministratori di Fb, sappiate che molto spesso servono tante segnalazioni per essere presi in considerazione.
  • Fb comunque non è “gestito” dalla Polizia ma ha una propria autonomia e soprattutto i propri tempi.
  • Noi per il resto possiamo segnalare alla Polizia postale che si occupa dei reati commessi in Rete tramite il sito che ho indicato nel post.

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Scarpe di Ritorno al Futuro II della Nike in vendita

Avete letto bene!

Saranno prestissimo in vendita le scarpe di ritorno al futuro, quelle che Marty McFly indossava senza lacci (si allacciano da sole).
Le scarpe più famose della storia del cinema sono state progettate sul serio dalla Nike e date in omaggio al protagonista di Ritorno al futuro che è stato il primo a provarle (foto del suo profilo Twitter).
Michael J. Fox ha scritto a tal riguardo: “That’s insane” (“Roba da matti”).

Il pacco regalo era inoltre accompagnato da una lettera del designer delle calzature, Tinker Hatfield, nella quale ricorda la genesi del concetto, quasi 30 anni fa, per un film, e la voglia di continuare a innovare e trasformare la fantascienza in realtà.
Queste scarpe saranno prodotte a scopo benefico: La vendita servirà a raccogliere fondi a favore della fondazione di Michael J. Fox nella ricerca per trovare una cura al morbo di Parkinson, malattia della quale da molti anni è vittima lo stesso attore.
La Nike, in un post sul suo sito, ha annunciato che le “Nike Mag” saranno prodotte in una serie limitata e messe all’asta nel 2016

QBRACELET, BRACCIALETTO CHE RICARICA CELLULARE

IL VIDEO:

Come trovare lavoro con internet

La crisi ha reso le cose difficili e, questo, non è più un segreto. Il tasso di disoccupazione, soprattutto quello giovanile, è aumentato a dismisura e la gente non riesce proprio a trovare un lavoro. Non esiste più quello dei sogni e neppure quello che ci si addice.

Se in passato ognuno di noi poteva scegliere l’occupazione che più si cuciva addosso a noi, adesso non è possible più sperare di poter arrivare a tanto. Riccardo Maggiolo, rinomato giornalista, ha affermato che è ben possibile trovare un lavoro tramite internet, se lo si sa utilizzare.

Maggiolo ha infatti affermato:“E internet è il mezzo migliore per potenziare questa preziosa rete sociale. Purché impariamo a utilizzarlo: al momento è come avere uno smartphone e usarlo solo per mandare sms”. Il miglior modo per trovare lavoro è racchiuso in pochi semplici passi:

-Allargare la propria rete di conoscenza all’interno dei principali social network, mettendo in evidenza l’utilizzo di LinkedIn.

-Metti in mostra le tue abilità, scattando magari qualche foto di oggetti da te fatti o prodotti.

-Condividi gli argomenti che ti interessano, mostrando al mondo quali sono le tue aspirazioni.

-Crea un progetto che possa attirare l’attenzione. Metti su piazza delle idee che sconvolgono.

-Auto-candidati. Cerca tra la tua cerchia di persone, quei contatti diretti con le aziende e candidati.

-Frequenta le persone giuste, magari iscrivendoti in un club in cui ci si aiuta per cercare lavoro.

In questo modo, prima o poi, riuscirai a concludere qualcosa!

Facebook e Whatsapp, ecco tutte le truffe e bufale che circolano

Truffe‬ e ‪Bufale‬ su ‪‎Facebook‬ e ‪‎Whatsapp‬, ecco le ultime in circolazione

Evitiamo di caderci ‪!

Oggi voglio raccogliere una serie di truffe e bufale che stanno circolando su Facebook e Whatsapp negli ultimi giorni. Facciamo un po’ di “pulizia” tra chi cerca di raggirarci o anche farci solo perdere del tempo, allarmandoci.
Tentativo 1: sondaggio Migros, Ikea, H&M.
Se vi arriva un messaggio su Whatsapp da una di queste catene di negozi, con la promessa di un premio rispondendo ad un breve sondaggio, rifiutatevi di farlo. È un modo per rubare i vostri dati personali, si chiama phishing.
Tentativo 2: concorso a premi Samsung.
Periodicamente su Facebook ritorna questo finto concorso in cui, con la promessa di ricevere gratuitamente uno smartphone, si è invitati a mettere “mi piace”, lasciare un commento e confermare la partecipazione cliccando su un link. Proprio questo ultimo passaggio attiverà sul vostro cellulare un servizio a pagamento. Non solo non riceverete niente, ma ci rimetterete dei soldi. D’altra parte basta leggere il modo in cui è scritto il post, per capire che c’è qualcosa che non va…(vedi foto)

WHATSAPP TRUFFE

Tentativo 3: la mail con la grafica di Whatsapp contenente un presunto messaggio vocale.
Se ricevete un simile messaggio di posta elettronica, evitate di aprirlo, segnalatelo come spam o cestinate. Se premete play, infatti il vostro dispositivo si infetterà. Proprio in merito a questo, la Polizia postale sottolinea l’importanza di non abbassare mai la guardia, perché il più delle volte i dispositivi vengono infettati direttamente da chi li utilizza, cliccando su dei link con troppa leggerezza. Quando si installa Whatsapp sul proprio dispositivo, infatti si viene informati che il servizio di chat messagging non contatterà mai l’utente a meno che non ne abbia fatto esplicita richiesta tramite il servizio di supporto. Il solo fatto, quindi di ricevere una mail con logo e nome di Whatsapp dovrebbe fare insospettire.
E per finire non poteva mancare la bufala, quella della “danza del Papa”.

fa
Un messaggio che può arrivare su Facebook o su Whatsapp avverte di “non aprire un video intitolato la danza del Papa perché è un potente virus che formatta il cellulare”.

Viene inoltre lanciato l’appello di avvertire tutti i contatti condividendo il messaggio il più possibile.

In realtà è una doppia bufala, perché non esiste nessun video e nessun virus. Se avete ricevuto e inviato questo messaggio oltre ad aver partecipato alla solita “catena” avete perso il vostro tempo.

Non succede nulla in questo caso, eppure, non so a voi, ma a me da fastidio far parte di queste catene di messaggi

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Antitrust multa telecom, Wind , Vodafone e H3g per servizi attivati senza consenso

A chi di noi è capitato di vedersi scalare il credito residuo della scheda telefonica direttamente dal display del nostro cellulare?

A me spesso ed io non sono un caso isolato ; capitava di attivare involontariamente servizi non richiesti con un tocco sul display del device mobile.

L’Antitrust , proprio in questi giorni, ha giudicato insufficiente l’impegno di Telecom (583mila euro di multa), H3G e Vodafone (entrambe multate per 400mila euro) e Wind (350mila euro) nell’adeguarsi alle norme introdotte dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato ad inizio 2015, tese a fare in modo che gli utenti esprimano un consenso veramente informato, non garantito da un semplice “click”.

L’ammenda che in totale ammonta a 1,733 milioni di euro sottolinea evidentemente che gli utenti di telefonia mobile devono essere FINALMENTE tutelati da quegli operatori di settore rimasti sordi alla disciplina introdotta a gennaio,

con la sola eccezione di H3G il quale, da inizio ottobre, ha introdotto un doppio controllo precedente all’attivazione di questo tipo di servizi.

TELEFONATE PUBBLICITARIE INDESIDERATE: ECCO COME OPPORSI

Cash trapping , la tecnica per manomettere il vostro bancomat

Tecnica per Manomettere i bancomat per bloccare il vostro denaro e rubarlo

Oggi parliamo di “cash trapping”. Sicuramente la conoscete ma non con il suo nome in inglese. In pratica si tratta della tecnica fraudolenta usata dai criminali per truffare e derubare le persone che si recano al bancomat per un prelievo. Ne avevo parlato anche tempo fa a proposito di alcuni arresti, ora vediamo meglio come funziona.
Il malvivente inserisce in uno sportello bancomat (ATM) una carta, prevalentemente di un Istituto bancario estero e idonea al prelievo, e inizia la procedura per ritirare una somma minima.
Nel momento in cui si apre la bocchetta (shutter) che eroga il denaro, in maniera repentina il delinquente posiziona dentro uno strumento chiamato in gergo “forchetta”, che vedete nella foto del post.
Questa serve per “catturare” il denaro al successivo prelievo di un cittadino ignaro del meccanismo truffaldino.
Denaro che quindi non uscirà e tutta l’operazione lascerà intendere al malcapitato che il bancomat non funziona. Invece appena si allontana, i criminali passano all’incasso forzando la bocchetta e recuperano la “forchetta” e il denaro che ha trattenuto.
Ora hanno sperimentato una nuova tecnica in aggiunta.

Dunque la prima parte della truffa è la stessa, ovvero con una prima carta provocano l’apertura della bocchetta e inseriscono la forchetta, poi a seguire però non aspettano che sia un cittadino a prelevare ma sono loro stessi a fare l’operazione, usando una seconda carta “clonata” con cui effettuano il prelievo massimo previsto in giornata e impedendo che l’apparecchio Bancomat la catturi (non vi posso svelare come 😉 ).
Trascorsi 30 secondi la macchina entra in “protezione”, cioè per l’anomalia scatta un allarme interno che fa abortire l’operazione che tecnicamente è considerata “non conclusa” e quindi senza addebito sul conto. Dato però che nel frattempo ad inizio operazione il distributore ha già predisposto la somma da erogare, entra in gioco la famigerata forchetta che lo blocca e non lo fa rimettere al sicuro.
Così i criminali forzano l’apertura dello shutter e lo rubano.
Tra l’altro la carta clonata rimane in loro possesso e, dato che non c’è stato alcun addebito, è pronta per essere riutilizzata anche subito purché in un altro bancomat, visto che quello in questione lo hanno messo fuori uso.
Consigli?
Come notate che il vostro denaro non esce dalla bocchetta non allontanatevi ma chiamate subito il 113 e poi periodicamente controllate il vostro estratto conto e attivate le notifiche per i movimenti con le carte di credito.
Insomma occhi aperti!

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Nophone: lo smartphone giocattolo

Dal titolo non trapela nulla, è vero, ma è proprio questo l’obiettivo degli ideatori di Nophone, lo smartphone che non fa davvero niente!

Come è possibile che nell’era che si preoccupa di ricercare sempre lo smartphone all’ultimo grido, ne sia stato inventato uno inutile? La risposta è semplice: per disintossicarci. L’obiettivo degli ideatori di Nophone, infatti, è quello di fornire alla gente una chiara visione del mondo, senza guardarlo attraverso gli occhi di uno schermo.

Ogni persona che leggerà questo articolo dirà: “Ma io non sono smartphone dipendente, che sciocchezze!” Se lo avete affermato davvero, provate a spegnere il telefono, non entrare su facebook ed instagram, non controllare whatsapp, almeno per 24 ore. Scommetto che non ce la fate.

Il nuovo “smartphone” Nophone non possiede fotocamera da milioni di pixel, né gli strumenti per chiamare e videochiamare ma è assolutamente impermeabile. Non serve a nulla, risponderete, ma nonostante tutto questa nuova invenzione ha fatto notizia.

Almeno un senso il Nophone ce l’ha, ed è quello di contrastare il continuo bisogno della gente di tenere uno smartphone tra le mani. Nonostante questo non faccia assolutamente nulla, gli utenti si diranno soddisfatti. La tecnologia ha avuto il sopravvento su di noi e Nophone ne dà atto!

Fame in viaggio? Ci pensa il drone

Cosa? Sei impazzita? Mi chiederete. Invece no, altro grande passo della tecnologia quello dell’invenzione del drone, elicottero telecomandato, generalmente utilizzato per video-sorvegliare o filmare una particolare situazione o oggetto. Con l’avvento di nuove raffinerie nel campo della tecnologia, sarà facile arrivare a pensare di poter addestrare, nel vero senso della parola, il proprio drone, per fargli compiere azioni ben definite.

Questa, che per ora è solo una fantasia,  potrebbe diventare una realtà grazie al concept di auto sportiva a guida autonoma Etos, messa a punto da Rinspeed. Di quella che sembrerebbe la scoperta più importante del secolo, si sa poco e niente. Quello che trapela dalle indiscrezioni è che l’autopilota imparerà le tecniche che permetteranno di affrontare le situazioni di traffico, il tutto sarà reso possibile grazie all’attenta sorveglianza del drone che potrà esser situato in un una sorte di eliporto, scavato nel retro dell’auto.

In questo modo, il drone, che subirà un vero e proprio addestramento, dovrebbe essere in grado di compiere le azioni più strambe, come quella di comprare un panino e qualsiasi cosa il possessore desideri.

Una vera e propria rivoluzione, non credete anche voi?

Trucchi per controllare i figli su Internet , ma è legale farlo?

Numerosi sono i trucchi/metodi per controllare i figli su Internet  grazie alla presenza di app, password, parental control.

Si può essere facilmente dei genitori 007 e ….fidatevi!  non è poi così difficile 🙂

La domanda da porsi però è “Sarà davvero giusto utilizzare degli espedienti per controllare le attività dei propri figli su Internet?”
Sì, sto parlando proprio di spiare perché di questo si tratta.

Se lo fa un genitore a fin di bene è giusto o non si deve fare a prescindere?

SPIARE IL FIGLIO CON APPLICAZIONI

Non dimentichiamo che ,controllando nostro figlio, indirettamente violiamo la sua privacy e  anche quella di chi ha relazioni con lui, per esempio, se registrassimo le sue telefonate o se registrassimo le conversazioni ambientali  tramite applicazione installata sul computer o tablet.
La tecnologia ,infatti, mette a disposizione diversi modi per monitorare altri dispositivi che si collegano in Rete  ; alcuni servono, ad esempio, per decidere cosa possono fare i ragazzi con telefoni o tablet, si possono poi bloccare gli acquisti o l’accesso ad alcuni siti o applicazioni per evitare che un bambino possa “fare danni”.
E poi ci sono applicazioni che sfruttano il gps per localizzare dove si trova un altro cellulare, con tanto di allarme che suona se il telefono entra in una certa zona o si allontana.
Con una breve ricerca su Internet , quindi, chiunque può approfondire l’argomento.

Internet e privacy

Detto ciò, c’è da chiedersi  se la sicurezza venga prima di tutto, anche prima della così detta privacy.

Purtroppo i pericoli sono cosi vari e molteplici che il compito di un genitore è davvero difficile ed impegnativo. C’è chi sostiene che non bisognerebbe mai abbassare la guardia e sorvegliare da lontano con discrezione, permettendo di fare delle scelte , sensibilizzandoli e responsabilizzandoli.

I figli vanno edotti ed educati a comportamenti atti a proteggere la loro incolumità e quella degli altri. Prima ( e anche oggi) si trattava della circolazione con il motorino e l’uso del casco ed oggi vi è il web, la rete, che a sua volta racchiude molteplici reti che loro non conoscono e nelle quali potrebbero cadere. Non sarebbe quindi un vero e proprio ” Spionaggio” con violazione della privacy,ma semplicemente protezione/ tutela.

Tempo fa la Cassazione stabilì, con una sentenza che fece un certo scalpore, che dare uno scapaccione ai figli “rientrava” nei metodi educativi in caso di bisogno.

Ritengo che anche sullo “spiare” i figli ci sarà qualche caso che farà giurisprudenza prima o poi, se non è già accaduto. Nel frattempo infatti la Cassazione si è già espressa sulle telefonate “spiate” dai genitori anche se con la motivazione ha lasciato aperto uno spiraglio, affermando che, il diritto/dovere di vigilare sui propri figli non consente sempre qualsiasi illecita intrusione nella loro privacy salvo casi di effettiva necessità da valutare singolarmente.

Ovviamente la ragione deve essere sempre l’effettiva tutela del minore e quindi non la tranquillità o la curiosità del genitore.

CASSAZIONE: SPIARE UN DIPENDENTE E’ LECITO
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Apple: iCar in commercio dal 2019

Negli ultimi tempi si è molto sentito parlare del fatto che le emissioni trattate dalla casa automobilistica volkswagen siano truccate. Ma, a distogliere l’attenzione da questo ricorrente e tanto discusso argomento è stata la notizia dell’arrivo della Apple Car. Si è ancora incerti sulla data precisa di questa importante novità, ciò che è certo è che si tratta della prima auto elettrica appartenente al circuito Apple.

La particolarità di questa auto, riguarda il fatto di comprendere tra le sue varie tecnologie e caratteristiche le tecnologie della famosa azienda di Cupertino. Di certo, l’Apple non ha alcun tipo di esperienza per quanto riguarda la produzione di auto, proprio per questo motivo si è rivolta a molte altre aziende per impegnarsi ad ottenere un veicolo al di sopra di quelli già presenti sul mercato, in termini di competenza e perfezione.

Tramite il Wall Street Journal, si è venuti a conoscenza del fatto che la tanto attesa Apple Car sarà finalmente pronta a fare il suo debutto sul mercato intorno al 2019. Inoltre, si pensa anche, che l’Apple possa  intraprendere una stretta collaborazione con la casa automobilistica BMW per una migliore riuscita dell’iCar.

Facebook introduce il supporto 3D Touch per Iphone

Questa funzionalità viene introdotta con l‘iOS 9, ovvero con i nuovi telefoni 6S e 6S plus.

L’update è comodamente disponibile sull’App Store da cui è facile da scaricare.

Vediamo cos’è questa nuova funzione dell’iPhone e in cosa ci tornerà utile: avete presente le icone che dovete cliccare sullo schermo per accedere alle vostre applicazioni preferite (Facebook, Twitter, Instagram, ecc)? Il supporto 3D Touch vi permetterà di accedere alle funzioni più veloci e più importanti dell’applicazione di cui necessitate, semplicemente premendo con una maggior pressione la suddetta icona.

In particolare, vediamo che Facebook, per il momento, concede ai possessori dei nuovi iPhone di accedere alle funzionalità veloci “Scrivi un post”, “Carica Foto/Video” e “Fai una foto/video”.

A quanto pare un’altra funzionalità potrà essere introdotta da Facebook ma, al momento, non ci è dato di sapere quale sarà.

facebook-3d-touch

Non c’è che dire: funzionalità utili e utilizzate dalla maggior parte delle persone, sempre più semplici da utilizzare.

E se non è innovazione questa.

Good job Facebook!

 

 

 

 

 

Pause , app smartphone antistress

WhatsApp , Facebook, Instagram? Siete stressati?

Certo che stare appresso a tutte queste “diavolerie” diventa un vero e proprio lavoro: aggiorna la home, metti la foto, manda messaggio con faccina giusta. Uno stress e vi capisco 😉

Ma siamo nell’era della tecnologia e bisogna sempre stare al passo con i tempi!
Per questo oggi voglio parlarvi di un’app che forse risolverà tutti i nostri problemi, o quasi.

Si tratta di Pause, l’applicazione antistress

Pause è una app per iOS pensata per affrontare questo problema e rimettersi a nuovoo.
Il progetto viene dalla mente di Peng Cheng che dopo una latente depressione tanto da impedirgli addirittura di lavorare.
Ecco che cosi nasce Pause, l’app che ti rilassa. Di cosa si tratta di preciso?
Pause Gioca su forme, colori e suoni: la attivi quando non ce la fai più e al tocco dello schermo fa partire immagini fluide, rumori ambient e disegni rigeneranti.

Da quando è partita sul mercato, chi l’ha usata ha confermato la funzione di rilassare le persone stressate dal lavoro e dai social, invitando, attraverso le sue forme, a una calma “qui e ora” e a recuperare l’attenzione tradita dall’ansia.

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