Truffa: clonazione carte di credito (consigli per scoprire i malviventi)

Uno di voi qualche giorno fa mi chiedeva come avvengono le clonazioni delle carte di credito, allora ho pensato di mostrarvi i metodi principalmente utilizzati attraverso alcune foto estrapolate da una brochure pubblicata dalla Questura di Firenze.
Vi invito a leggere tutti i consigli per evitare queste truffe e anche come comportarvi in caso ne rimaniate vittima sul sito della Questura

clona 8clona 9

clonaclona 2clona 3clona 4clona 5clona 6clona 7

 

10 cose da non fare su Facebook

Tra i social network più utilizzati Facebook occupa, ormai da qualche anno, una posizione di rilievo.Forse non tutti però sono a conoscenza di ciò che è meglio evitare di pubblicare sui propri profili onde evitare di rendere le bacheche noiose e irritanti.

  1. Evitare messaggi privati a tanti amici. Se è vero che i gruppi sono molto utili per comunicare un evento e per confermare la propria partecipazione a questi segue, molto spesso, un mix di risposte e notifiche che porteranno all’abbandono della conversazione.
  2. Non comunicare status relativi alla salute e necessità dei figli: attenzione soprattutto alle foto e a non mettere status su status sui progressi dei propri pargoletti!
  3. Evitare di scrivere solo in maiuscolo. In questo caso è bene controllare prima di pubblicare, il post verrà letto in ogni caso, anche se scritto in minuscolo.
  4. Non taggare gli amici in fotografie che non li riguardano. Ricordate che i vostri amici non saranno contentissimi di trovarsi taggati in foto di alberi di Natale, fiori, sagre e quant’altro.
  5. Evitare i post “dico-non dico”. I messaggi in sospeso “Oggi va così”, “non parlatemi” sono inutili, poiché non tutti gli amici vi chiederanno una spiegazione in merito.
  6. Non eccedere nell’uso di hashtag. Se gli hashtag sono fondamentali su Twitter per aggregare i contenuti in base ad un certo argomento, sul social network di Mark Zuckerberg sono inutili, nonostante siano stati inseriti già da qualche tempo.
  7. Evitare i post troppi lunghi che richiedono di cliccare su “espandi”: come Twitter insegna è meglio puntare su messaggio breve e immediato.
  8. Assolutamente aboliti gli inviti a giochi e app di qualsiasi tipo da Candy Crush ad altri mille mila giochi.
  9. Non scrivere status in terza persona. Nonostante l’impostazione originaria del social fosse di questo tipo oggi è meglio evitare i post in cui non si capisce di chi si stia parlando.
  10. Evitare post riguardanti personaggi famosi scomparsi in una sorta di gara contro il tempo: questi post non sono assolutamente necessari!

 

Lupin III al cinema

Grandi notizie in arrivo per tutti gli appassionati di Lupin. Il film Lupin III sbarca nelle sale cinematografiche italiane e sarà distribuito solo per tre giorni: il 22, il 23 e il 24 febbraio per un evento assolutamente imperdibile. Dal fumetto all’animazione, adesso arriva anche la versione cinematografica con personaggi e protagonisti in carne ed ossa.

Il film, diretto da Ryuhei Kitamura è un live action che vede protagonista il celebre ladro gentiluomo dalla giacca rossa, nipote del ben più pericoloso Arsenio, ed è l’unica trasposizione su una pellicola ad essere riconosciuta ufficialmente dal fumettista ed creatore giapponese Kazuhiko Kato.

Nella pellicola compaiono tutti i protagonisti e storici compagni di avventura di Lupin: l’ispettore Zenigata, la seducente Fujiko, Goemon e Jigen. In questa pellicola, inoltre, compare in un cameo anche l’ideatore del manga, Monkey Punch, che ha contribuito alla stesura del film con protagonista il personaggio da lui inventato.

Oltre ai personaggi il film mantiene le voci degli attuali doppiatori e non mancheranno i classici inseguimenti a bordo della 500 gialla di Lupin.

Per celebrare la prossima uscita del film la casa di distribuzione Microcinema ha lanciato una simpatica iniziativa per tutti gli appassionati delle avventure del celebre Lupin. Gli spettatori che acquisteranno in prevendita il biglietto presso i cinema aderenti all’iniziativa, riceveranno il poster di Lupin III “Limited Edition” (fino ad esaurimento scorte), disegnato dallo stesso fumettista creatore del personaggio.

Il film riuscirà ad essere all’altezza del cartoon? Per una più fedele trasposizione dal fumetto lo stesso Kazuhiko Kato ha partecipato alle riprese iniziali del film.

Per vedere il film Lupin III basta controllare i cinema che aderiranno all’iniziativa e non dimenticata di recarvi al cinema per prenotare i biglietti e ritirare il poster del film, uscito in esclusiva mondiale qualche giorno fa, destinato a diventare un vero pezzo da collezione per i più appassionati.

Shangai, ecco i cuochi robot

Tempi duri in arrivo per gli chef stellati poiché anche in cucina i cuochi potrebbero essere sostituiti dalle macchine. Rivoluzione o un valido aiuto per chi non sa cucinare?

La tecnologia ormai ha una funzione importante in diversi settori e in un prossimo futuro potrebbero avere un ruolo fondamentale in cucina. Certo, tra impastatori e robot da cucina di vario tipo, gli strumenti non mancano, ma ora sembra proprio che i robot possano anche sostituire i cuochi.

Nuovi esperimenti tecnologici, infatti, sono in corso a Shangai dove i cuochi robot hanno già cucinato per i clienti di un ristorante.

Dopo essere stato presentato al Consumer Electronic Show (CES) di Shangai, lo chef robot è stato utilizzato per preparare diverse pietanze. Questi tipi di robot sono stati realizzati da un’azienda londinese, sono costati circa un milione di yuan pari a 150 mila dollari e secondo gli ideatori potrebbero sostituire, in un prossimo futuro, anche gli chef stellati. Il robot si basa su una piattaforma sulla quale possono essere condivise ricette e informazioni utili.

I cuochi robot sono stati recentemente utilizzati al Toyako Ramen ed è stato un vero successo dato che i robot, due per la precisione, sono stati veloci e avrebbero preparato anche dei piatti gustosi e soddisfacenti.

Non vi sono ancora dati certi circa il prossimo utilizzo di questi cuochi robot ma sembra proprio che potrebbero entrare, prima nelle cucine dei fast food e poi sostituire anche gli chef stellati.

I clienti, infatti, hanno particolarmente apprezzato le preparazioni dei cuochi robot e i più curiosi possono vederli all’opera grazie ad alcuni video dimostrativi presenti sul web.

Trucco della finta caduta del ciuccio dal balcone del piano

Il trucco della finta caduta del ciuccio dal balcone del piano di sopra e i ladri ripuliscono l’appartamento ‪‎anziani‬

Un nuovo metodo per raggirare ignari cittadini e derubarli entra a far parte della “lista nera” da conoscere per sfuggire ai malviventi che prendono di mira soprattutto persone anziane e che vivono da sole.
Una donna bussa o suona alla porta di casa chiedendo gentilmente di recuperare il ciuccio del figlio caduto dal piano di sopra proprio nel balcone della vittima.
La complice resta defilata e mentre la vittima va a controllare al balcone magari accompagnata dalla truffatrice, l’altra approfittando della porta lasciata appositamente socchiusa si intrufola nelle stanze cercando soldi e gioielli in vista da poter rubare velocemente e scappare.
Il ciuccio ovviamente non si trova e la donna esce di casa scusandosi. Le due fuggono dallo stabile. E la donna solo più tardi si accorge di essere stata derubata.
Vengono di solito scelti condomini molto grandi, perché è più facile che i vicini non si conoscano tra di loro. In genere i ladri vanno a coppia, sono quasi sempre due donne così da rendere più credibile la ricerca del ciuccio. E suonano o bussano direttamente alla porta, perché sono già dentro allo stabile, sul pianerottolo e non suonano al citofono, quindi hanno una “barriera” in meno da superare.

Truffa ciuccio caduto: come difendersi?

Sempre meglio essere diffidenti anche a rischio di apparire antipatici
Quando bussano o suonano alla porta mai aprire ma chiedere da dentro chi è, usando anche lo spioncino per farsi un’idea.

Una volta ascoltata la richiesta di recuperare il ciuccio, se proprio volete verificare che sia vero, lasciare la porta chiusa e dire che state andando a controllare voi stessi in terrazzo.
Vedrete che se si tratta di una scusa le malintenzionate si dilegueranno subito.

A quel punto bisogna dare comunque l’allarme, quindi chiamare il 113 e cercare di fornire una descrizione delle donne e la direzione in cui si sono dirette, magari dopo averne osservato l’uscita dal palazzo, se possibile.

LEGGI ANCHE FACEBOOK E LA FUNZIONE ANTIBUFALE

Friendz, l’app per guadagnare con un selfie

Friendz, l’app per guadagnare con un selfie.

Ebbene sì, avete letto proprio bene. Se vi state ancora chiedendo come sia possibile continuate a leggere. Friendz, è un’applicazione italiana che permette di guadagnare con un selfie. L’idea è nata all’incirca 7 mesi fa da Alessandro Cadoni, Daniele Scaglia e Cecilia Nosto. L’obiettivo è quello di sfruttare la potenza dei social network, che sono sì una grande opportunità per le aziende ma emergere all’interno di essi non è semplice. Grazie a questa applicazione si vuole dare l’opportunità alle persone di creare contenuti diventando uno sorta di ambassador dell’azienda. In che modo avviene tutto ciò? L’applicazione permette la connessione fra le aziende che vogliono apparire sui social e gli utenti che grazie ai loro scatti fanno una piccola attività per i loro brand preferiti a fronte di un piccolo compenso. Grazie a questa applicazione le aziende possono disporre di una community di persone che spontaneamente producono e condividono un contenuto fotografico spontaneo. Il concetto fondamentale che sta alla base del progetto è che chiunque può partecipare alle campagne, non è necessario essere blogger o influencer, ma chiunque può condividere con i proprio amici un prodotto o un brand.

Partecipare è molto semplice. Prima di tutto basta scaricare l’applicazione dall’Apple Store o dal Play Store. In seguito si troveranno varie campagne a cui poter partecipare, è sufficiente scegliere il brand o il prodotto che si vuole rappresentare e scattare una foto perfetta. Una volta che la foto viene scattata e quindi immessa su Friendz, questa viene valutata e solo dopo aver superato questa valutazione finisce su Facebook. In base ad un algoritmo viene attribuito un certo numero di credito ad ogni foto. Per ogni foto scattata, accompagnata con l’hashtag proposto per la campagna permette di guadagnare credici dal valore da 50 centesimi a 2,5 euro.

Ogni campagna a cui si partecipa, quindi,permette di accumulare un certo numero di crediti. Più la foto è bella e originale, più commenti e like attira, più permetterà di guadagnare. Partecipando alle campagne si accumuleranno crediti che potranno poi essere convertiti in buoni d’acquisto spendibili su vari e-commerce, tra cui: Zalando, Amazon, Zara, Feltrinelli, ecc…

 

 

Cosa fare con le cuffie dell’iPhone

Cosa fare con le cuffie dell’iPhone.

Cuffie ma non solo. I bianchi “Apple EarPods” non sono semplici cuffie, ma nel loro “piccolo” sono un vero e proprio telecomando intuitivo tramite cui utilizzare il proprio dispositivo. Le cuffie, piccole e maneggevoli, possono essere utilizzate per una notevole varietà di funzioni come far scorrere velocemente il brano musicare in riproduzione, scattare fotografie in serie e tante altre cose.

Ecco un elenco di tutte le attività che si possono compiere attraverso le cuffie: per attivare o stoppare una canzone in riproduzione, un video o un podcast è sufficiente cliccare al centro del mini joypad delle cuffie; per passare al brano successivo basta un rapido doppio click; con un triplo click, invece, è possibile avviare più volte lo stesso brano; per velocizzare la riproduzione di un brano o di un video basta cliccare due volte al centro tenendo premuto il bottone; il triplo click sulla pulsantiera tenendo premuto il bottone consente di riavvolgere un file, per un perfetto “rewind”; con la fotocamera aperta basta cliccare sul pulsante del volume per scattare una foto; possono essere utilizzate come microfono, in particolare per i video e note vocali; per rispondere e per chiudere una chiamata basta cliccare sul tasto centrale della pulsantiera, mentre per mettere in stand-by la chiamata si deve tenere premuto il pulsante centrale per un secondo; per rifiutare una seconda chiamata basta un click sul tasto centrale e tenere premuto il pulsante per due secondi; per avviare la segreteria telefonica basta tener premuto il tasto centrale della pulsantiera durante la ricezione della chiamata e anche Siri può essere avviata premendo il tasto centrale del joypad. Tutte queste attività rapide posso essere svolte su tutti i prodotti Apple, sempre grazie alle pratiche cuffiette.

Dal punto di vista funzionale le cuffie sono progettate per ridurre al minimo la perdita del suono e per ottimizzare l’audio in uscita, garantiscono l’isolamento acustico e stabilità durante gli spostamenti dell’utente.

Rekonnect, il primo quaderno magnetico

Rekonnect tecnologia quaderno

La tecnologia non smette mai di sorprenderci e da Laguna Beach (Sud California) arriva il primo quaderno magnetico, utile quando si deve prestare una pagina di appunti a un compagno di banco, quando si devono fotocopiare pagine distanti o quando si devono condividere appunti con i colleghi.

Il blocco di appunti Rekonnect ha un dorso magnetico che permette di staccare e riattaccare le pagine senza strapparle.

La stampa può essere effettuata senza nessun danno ai magneti che permettono alle pagine di aderire al dorso del quaderno.

Il quaderno magnetico viene fornito con 60 pagine, il bordo della carta è brevettato e ha una lunga durata che permette alla pagina di aderire bene al dorso del quaderno.

Attualmente la carta è disponibile in cinque diversi modelli: in bianco,a righe , millimetrata, tratteggiata o personale. E’ possibile ordinare un modello di carta oppure combinarli tra loro.

Dal sito della società californiana emerge l’attenzione verso tutti gli interessi dei possibili acquirenti: la carta a righe è il modello più versatile, pensato per chi deve prendere appunti in classe o in riunioni di lavoro; la carta millimetrata è adatta ai matematici o per chi fa un largo uso di disegni tecnici, questi fogli possono essere inseriti tra le altre pagine in modo da alternare appunti e grafici, senza dover necessariamente cambiare quaderno; la carta tratteggiata o punteggiata è appositamente pensata per gli artisti mettendo a disposizione uno strumento molto preciso, l’ultimo modello è la carta personale, pensata per i musicisti, consentendogli di annotare melodie in ogni momento.

Oltre al blocco di fogli iniziali è possibile acquistare pacchi di carta da 120 fogli.

Il quaderno ha un rivestimento esterno rigido in ecopelle e una fascia elastica molto comoda per la chiusura. Il prezzo d’acquisto online di questo piccolo gioiello tecnologico, attualmente sold out, si aggira ai 40 dollari ed è spedito a livello internazionale per la maggior parte dei paesi.

I CAR APPLE IN COMMERCIO 2019

Facebook avvia il suo web browser

Facebook, avvia il suo web browser.

La società con a capo Mark Zuckerberg non smette di stupire. A quanto pare sembra proprio che Facebook sia pronto per lanciare una sfida direttamente a Google. Già qualche tempo fa, infatti, sembrava che Facebook fosse pronto per lanciare il proprio motore di ricerca, chiamato Facebook Search FYI. Questa è sicuramente una grande sfida, ma sembra proprio che il lancio di un web browser di proprietà del più importante social network sia alle porte. Questa notizia non è del tutto nuova dato che gli sviluppatori di Facebook, collaborando con un gruppo ristretto di utenti, avrebbero già messo a disposizione una barra delle URL tramite cui digitare gli indirizzi desiderati.

L’idea ruota attorno al browser in-app che consentirebbe di continuare la navigazione direttamente dall’app di Facebook, senza dover uscire per continuare la navigazione su altri browser come Google Chrome o Mozilla Firefox. In questo modo, permettendo di continuare la navigazione direttamente dall’app, Facebook acquisterebbe un rilievo sempre più notevole. Direttamente dal social network, è attualmente possibile, ricevere risorse provenienti da siti Web di terze parti, attraverso una semplice anteprima.

L’obbiettivo quindi, è proprio quello di tenere gli utenti all’interno del micro-cosmo di Facebook che è sempre in continua espansione. Attualmente il nuovo browser di proprietà di Facebook è ancora in fase di sperimentazione su un ristretto numero di utenti tramite l’applicazione iOS, ma ancora non sono state rese note le date del lancio ufficiale. Per Android, invece, ci sarebbe ancora da aspettare ma dovrebbe comunque essere introdotto anche il browsing sui tabs.

Ora come ora è forse impossibile immaginare i risultati di questa operazione. Riuscirà Facebook a competere con Google? Vista l’importanza che il motore di ricerca ha raggiunto sul web, sia  per quello che riguarda il lavoro dei professionisti della SEO, sia per tutte le strategie di Social Media Marketing seguite dalle aziende?

Audience Optimization, per ottimizzare il raggiungimento del pubblico su Facebook

Audience Optimization, per ottimizzare il raggiungimento del pubblico via Facebook.

La società con a capo Mark Zuckerberg ha annunciato la messa a punto di un nuovo strumento, l’Audience Optimization, che consentirà ai gestori delle pagine Facebook di rendere più efficienti i processi di raggiungimento di un pubblico pertinente e interessato ai contenuti pubblicati, tramite la selezione di specifici tag. La funzione di questo nuovo strumento dovrebbe essere la stabilizzazione della portata. che non dovrebbe generare né aumenti né diminuzioni sensazionali. Quello che invece dovrebbe aumentare è l’engagement. Questo strumento è stato pensato proprio perché ormai sono sempre più le aziende che scelgono di utilizzare il social per incrementare il proprio business.

Lo strumento Audience Optimizazion è composta da tre elementi, ma per il momento è disponibile solo per dispositivi desktop. Ma come funzione in concreto questa ottimizzazione del pubblico tramite Facebook? Per ottimizzare il raggiungimento del pubblico si inseriscono i tag proprio per descrivere il pubblico che dovrebbe essere maggiormente interessato agli articoli che si intendono pubblicare. Per chiarire questo meccanismo Facebook ha pubblicato l’esempio di un post relativo all’argomento sport. Per questo argomento tra i tag potrebbe essere inserito il nome di un giocatore o di una squadra. Non sono previsti tag customizzabili, ma emergeranno direttamente dal database di Facebook ads, per un processo molto più efficace.

Come avere a disposizione Audience Optimization? Non appena sarà disponibile, per le pagine con più di 5000 ‘mi piace’ sarà automaticamente attivo, mentre per le altre pagine è necessario seguire una procedura di attivazione: entrare nella pagina, entrare nelle impostazioni (settings); generale; selezionare “New Feed Audience and Visibility for Posts” e selezionare l’apposita spunta di attivazione della feature.

L’utilizzo dello strumento sarà liberamente accessibile sia da parte del compositore di post delle pagine, sia da Graph Api, Instant Articles e tool di pubblicazione di terze parti che vista l’utilità non tarderanno ad usufruirne.

Whatsapp: ecco come monitorare lo stato online

Incredibile, ma vero! La tecnologia continua a fare il suo corso ed oggi scopriremo come comportarsi nel caso in cui volessimo monitorare lo stato online di un nostro amico su Whatsapp.

Quante volte vi siete chiesti: “chissà se il mio partner è online?” Rispondo io per voi: tantissime. Da oggi è possibile ricevere una notifica ogni qual volta che una persona di vostro interesse è online sulla piattaforma Whatsapp. Come fare?

La procedura è abbastanza semplice ed è valida solo per i possessori di un sistema operativo Android. Tutto quello che dovrete fare sarà di scaricare l’applicazione Whatsdog, istallarla sul vostro dispositivo ed inserire al suo interno il nome della persona che volete spiare. A questo punto questa applicazione vi metterà a disposizione un grafico che monitorerà passo passo tutti gli accessi del vostro contatto. La domanda è: “arriverà anche su Iphone la possibilità di spiare gli accessi di un contatto?”

In questa maniera anche voi sarete liberi di spiare il vostro partner o amico che sia, così da rendervi conto di quanto tempo passa su Whatsapp, così da rendervi conto di molte cose. Scaricate anche voi questa simpatica applicazione e buon divertimento.

Diritto del datore di lavoro controllare le mail aziendali

La corte di Strasburgo ha deliberato: è diritto del datore di lavoro controllare le mail aziendali e licenziare se queste sono utilizzate per scopi personali. Una questione molto delicata, che ha visto al centro della bufera un giovane romeno, dipendente di una azienda, che è stato licenziato per aver fatto abuso della mail aziendale.

Il dipendente aveva interpellato la Corte per invalidare il suo licenziamento ma, a detta dell’autorità stessa, il comportamento del datore di lavoro è concorde ai suoi doveri.

Il capo azienda, infatti, può monitorare l’utilizzo di posta elettronica e, se lo ritiene necessario, licenziare colui che ne abusa.

Nulla da fare dunque per il dipendente in questione, il verdetto è stato già emesso e va a suo sfavore. Più che il contenuto delle mail stesse, a favorire il licenziamento del romeno, è stato il numero di corrispondenze inviato.

E’ infatti per quello che la Corte di Strasburgo ha dichiarato colpevole il dipendente, tutelando la decisione del datore di lavoro di licenziarlo, poiché quell’azione avrebbe in qualche modo compromesso la produttività dell’azienda stessa

Troppo spesso negli uffici i dipendenti utilizzano il web, quali email o social network, per soddisfare necessità puramente personali e non affini a scopi professionali.

Voi da che parte state?

SMART wORKING, LEGGE TUTELA IL LAVORO DA CASA

Sindrome da vibrazione fantasma, capita a 9 persone su 10

Che cos’è la Sindrome da vibrazione fantasma?

Un recente studio svolto in Gran Bretagna ha dimostrato che un eccessivo uso dello smartphone contribuisce ad aumentare lo stress.

Vi è mai capitato di credere che il telefono stia vibrando in tasca?

Nove persone su dieci soffrono della cosiddetta “sindrome da vibrazione fantasma”, nel momento in cui pensano che il cellulare stia vibrando in tasca, indicando l’arrivo di chiamata, email o  messaggi, ma in realtà il telefono è inattivo.

Questa particolare sindrome è stata rilevata recentemente grazie ad uno studio del Georgia Institute of Technology, pubblicato sulla rivista Computers in Human Behaviour.

Il fenomeno della vibrazione fantasma si verifica quando si è abituati a portare il telefono cellulare in tasca per parecchio tempo, finendo per dimenticare di averlo proprio in tasca.

Robert Resenberger, autore dello studio, spiega che “si percepiscono e scambiano come vibrazione del cellulare quelli che in realtà sono dei piccoli e frequenti spasmi muscolari”. Inoltre, lo studio ha dimostrato che ne soffrono sempre più persone e circa il 90% degli studenti universitari ha rilevato di provare queste vibrazioni fantasma, senza però esserne irritati.

Riguardo alle cause del fenomeno sono state elaborate anche due teorie: la prima sostiene che la tecnologia sta influenzando sempre più il nostro cervello, mentre la seconda sostiene che si è semplicemente più ansiosi e tutti questi diversi tipi di tecnologie, tra cui email e messaggi, contribuiscono a renderci ancora più irritabili e nervosi per il dover rispondere a messaggi e posta elettronica.

Più spesso si mette mano al telefono per controllare posta e messaggi, più si alza il livello di ansia e di stress. In merito a questa sindrome anche uno studio dell’Università di Worcester ha dimostrato che se all’inizio lo smartphone si acquista per migliorare la qualità della vita, in breve tempo i vantaggi svaniscono difronte alla pressione di controllare il display, fino a controllare continuamente il display.

FOBIA SOCIALE

Belen Gaffe: testimonial di premium mediaset ma si vede sky

Se non sapete comunicare , non lo fate! No? 🙂
Un altro caso di chi usa male i social è quello della showgirl Belen Rodriguez (vedi anche Paola Perego).

La bella argentina è testimonial di Mediaset Premium , la pay tv concorrente di Sky e lo è da tempo ormai.

E’ sicuramente tra le testimonial più richieste del momento, i bene informati hanno parlato di cifre stratosferiche che il gruppo Mediaset avrebbe elargito per averla come Promoter Premium

Proprio per questo Belen dovrebbe essere molto più cauta nella comunicazione e dare peso a ciò che pubblica.

E’ successo infatti che, pubblicando una foto sulla sua pagina Facebook, ha comunicato l’intenzione di vedere un film… peccato che Il film fosse trasmesso su sky! (la scritta si vede benissimo)
Di qui i commenti degli attenti fan che non hanno perso l’occasione per massacrarla:

belen mediaset premium

Sextorsion: sempre più ricatti in rete

Sextorsion è il nome di uno degli eventi, o procedure per meglio dire, più diffusi in rete. In molti ci cascano e le conseguenze da pagare sono care e amare. Giovani donne di tutte le nazionalità decidono di inviare una richiesta di amicizia a perfetti sconosciuti ed intraprendere con loro una relazione virtuale. Tale relazione non si ferma al semplice “ciao che fai” ed allo scambio di chiacchiere informali, bensì si spinge oltre,

Le donne chiedono agli uomini di spogliarsi e fare con loro innumerevoli giochetti, naturalmente tramite webcam. Mariti e fidanzati, non curanti di quello che accadrà loro, accettano senza nessuna remora. Una volta che l’uomo viene ripreso nudo, ecco che la donna dà inizio al ricatto: “o sborsi denaro per il silenzio, o diffondo il video in rete“. Gli uomini, per lo più sposati e fidanzati, non accettano che il video sia direttamente inviato agli amici di facebook e decidono di pagare. E’ così che molti uomini hanno sborsato fino a dodici mila euro pur di non denunciare l’accaduto. In provincia di Arezzo, la polizia ha raccolto più di diciotto denunce in appena tre mesi. Nell’Aretino, l’unico che ha deciso di non pagare il riscatto ha visto diffondere il suo video in rete ed ha avuto il coraggio di denunciare il fattaccio.

 

Lego personalizzato: la tua faccia sul giocattolo

Un’idea innovativa, una trovata geniale!

L’azienda Lego ne ha pensata un’altra delle sue.

Dopo le pantofole Lego, grazie alle quali si tutelava la propria incolumità, nel caso in cui si schiacciava inavvertitamente una costruzione, l’azienda ha deciso di mettere a disposizione del cliente la possibilità di personalizzare il proprio giocattolo.

Da oggi in poi sarà possibile richiedere un lego con la propria faccia.

Come fare?

E’ semplice, basterà inviaredue foto, una di fronte e una di profilo, del proprio viso e l’azienda, attraverso una stampante 3D, ricreerà un lego con essa. Il tutto è possibile a soli 29.99 sterline. Geniale, non credete?

I vostri bambini avranno anche la possibilità di richiedere un lego composto, ossia con la propria faccia ed il corpo di un supereroe, quale Batman o Superman che sia.

L’idea sarebbe nata in un’azienda inglese che, servendosi della tecnologia 3D, sfruttata attraverso le stampanti, realizza ossa per industrie mediche e modelli di edifici per studi di architetti.

E allora non vi resta che richiedere il vostro Lego personalizzato, inviando semplicemente la vostra foto. In questa maniera i vostri bambini potranno divertirsi ancor più, inventando nuove storie con loro stessi protagonisti. Nella foto una illustrazione di quanto affermato finora.

Stampa 3D, un aiuto per camminare

Stampa 3D, un aiuto per camminare. 

In poco tempo le stampanti 3D sono divenute tra gli strumenti più utilizzati per una grande varietà di utilizzi e applicazioni. Tramite queste stampanti è possibile realizzare oggetti di ogni tipo, dalle case alle caramelle gommose.  Ora la stampa 3D potrebbe essere utile anche per camminare, non solo per opere architettoniche o di design. Ma in che modo la stampante 3D può essere utile nel campo dell’ortopedia?

Grazie a queste stampanti possono essere realizzati esoscheletri e protesi su misura. L’idea, che potrebbe rivoluzionare il mondo dell’ortopedia, arriva direttamente da una coppia inglese che ha presentato un nuovo progetto.

Grazie alla stampa 3D potrebbero essere realizzati tutori e sostegni per il corpo e questo potrebbe essere un notevole aiuto per tutte le persone con difficoltà motorie. In un video i coniugi inglesi, raccontano la loro storia e assicurano di poter assistere un migliaio di persone entro la fine del 2017 e 100mila entro il 2020.

Nel campo dell’ortopedia già negli scorsi anni sono stati presentati molti progetti, tra cui quello della 3d Systems che, grazie alla stampante, ha realizzato un esoscheletro indossabile che ha permesso a una donna di tornare a camminare, dopo che nel 1992, a causa di un incidente sugli sci aveva perso l’uso delle gambe.

Questo progetto era stato definito come un trionfo della creatività umana e della tecnologia.

In Kansas, invece, un ragazzo di 16 anni è riuscito a realizzare una mano robotica per aiutare un amico che ne era privo fin dalla nascita.

Il tutto grazie a un progetto open source sul web e alla stampante della sua città. Il vantaggio di queste stampanti, come lo stesso progetto dei coniugi inglesi, è il minor costo delle protesi utilizzate tradizionalmente in modo da sfruttare al meglio il loro potenziale, in modo da garantire una significativa riduzione dei costi di produzione, fattore di certo non trascurabile.

 

PEDIPOWER, RICARICA SMARTPHONE CAMMINANDO

Comet, arriva lo smartphone galleggiante

Comet, arriva lo smartphone galleggiante. Le frontiere della tecnologia, soprattutto nel settore smartphone, sembra proprio che non abbiano confini.

 Avreste mai pensato di avere tra le mani uno smartphone galleggiante?

Ebbene sì, nelle scorse ore il portale crowdfunding Indiegogo ha lanciato Comet, il primo dispositivo galleggiante.

Con il lancio di questo dispositivo gli sviluppatori si augurano di raggiungere l’obiettivo di 100 mila dollari all’interno della piattaforma stessa. Inoltre, in poco più di due settimane il dispositivo ha ottenuto dagli utenti più di 23 mila dollari di donazioni.

Informazioni tecniche. Il dispositivo può essere prenotato nella versione con memoria di storage da 32 Gigabyte al prezzo di 249 dollari, è disponibile anche la versione da 64 Gigabyte al prezzo di 289 dollari.

Il dispositivo “Comet” monta un display HD da 4,7 pollici, un processore Qualcomm Snapdragon 810 da 2 GHz e 4 GB di RAM.

La fotocamera principale è caratterizzata da un sensore di 16 megapixel come la fotocamera frontale, grazie alla quale è possibile realizzare autoscatti di ottima qualità. Android Lollipop 5.1 è il sistema operativo utilizzato e la batteria è da 2800 mAh.

Gli sviluppatori di questo dispositivo assicurano che “Comet” rappresenta senza dubbio il futuro del mondo smartphone, soprattutto in merito al certificato IPx7 che lo rende waterproof e proprio questo consente al dispositivo di resistere sott’acqua per 30 minuti e fino a un metro di profondità.

Lo scopo di questo nuovo smartphone è sicuramente quello di venire incontro agli utenti più distratti.

Grazie al certificato IPx7 è scongiurata la perdita di dati causata da una accidentale caduta del dispositivo in piscina, in mare o nel wc.

Dalle recenti indagini, infatti, sono più di 82,5 milioni gli smarphone danneggiati a causa di cadute accidentali in acqua, dato che i vari Galaxy, Sony Xperia sono impermeabili ma vanno a fondo in un batter d’occhio.

In attesa di nuove informazioni per ora è possibile trovare sul web alcuni video relativi a questo super gioiello tecnologico.

NOPHONE , SMARTPHONE GIOCATTOLO

Paola Perego come Gianni Morandi ha un social media manager

Lo sapevate che Paola Perego ha un social media?

Io non mi stupisco affatto dato che questo è il mio lavoro  (seguendo anche io diversi artisti da un punto di vista social), ma i non addetti ai lavoro non sanno che alcuni artisti si servono di una figura che fa le loro veci sui vari social.

La gente immagina che la foto pubblicata da Tizio piuttosto che da Caio sia opera personale. Non è sempre cosi.

Un’altra che si è fatta “sgamare” , a tal proposito, come il vecchio volpone di Morandi è la conduttrice Paola Perego.

Ecco cosa ha pubblicato di recente:

12540966_10153385080035983_3524880504989939441_n

Paola un po’ di attenzione la prossima volta! 🙂

Ladri e le informazioni sui social

I pericoli sui social

I social e le condivisioni online sono una minaccia per le nostre abitazioni?

Ormai siamo tutti un po‘ social, ma forse quello di cui non siamo perfettamente coscienti è che un uso inconsapevole dei social network può rappresentare una minaccia per la nostra casa. Una delle raccomandazioni che viene fatta più di frequente è quella di non diffondere online la notizia di una vacanza.

Rispetto ad alcuni anni fa, infatti, anche i ladri si sono evoluti e hanno nuovi strumenti utili per ottenere informazioni e di conseguenza pianificare i furti in assoluta tranquillità.

Tra gli strumenti più utilizzati si trovano non solo Google Streetview, molto utile per studiare la conformazione delle abitazioni, ma anche i social network come Facebook e Twitter. Molto spesso, infatti, ci capita di condividere contenuti, dalle immagini ai semplici post, correlati dalla geolocalizzazione, che in men che non si dica permette di far sapere a un vasto numero di persone dove ci troviamo.

Inoltre un hacker ha addirittura progettato un’applicazione che sfrutta tutti i dati condivisi sui social network per permettere ai ladri di ottenere le informazioni necessarie.

Tra le informazioni fornite, spesso inconsapevolmente, ci sono: l’indirizzo di casa, le cose e i dispositivi in nostro possesso e i giorni in cui saremo fuori casa per una bella vacanza.

Oltre a controllare le condivisioni sui social anche alcuni accorgimenti tradizionali posso essere utili: luci accese, tv o radio accese, ecc..

Nonostante tutte le raccomandazioni possibili però, anche nei giorni scorsi, complice anche la prima neve e la voglia di una vacanza rilassante, ci sono stati alcuni furti sospetti e dopo i giorni di festa in molti hanno trovato l’appartamento svaligiato.

Per questo le forze dell’ordine ricordano che è molto importante non condividere pubblicamente alcune informazioni sui social network, ed è fondamentale anche avere cura delle giuste impostazioni della privacy.

SICUREZZA SU INTERNET , REGOLE PER PROTEGGERSI