Truffa della gomma forata

Condivido un post ,a mio avviso utile, della polizia postale di Facebook

truffa-gomma

In molti già conoscerete questa truffa in atto da tempo, ma ogni tanto è bene riparlarne per mettere in guardia tutti. È successo ultimamente a Campobasso nel parcheggio di un centro commerciale dove un anziano signore, riprendendo la macchina, si accorge di aver forato una gomma e scende per valutare se cambiarla. In quell’istante un ladro apre la portiera e gli ruba il borsello fuggendo.
Ma spesso nei parcheggi capita anche di essere avvicinati da malintenzionati con varie scuse come chiedere un’informazione o un aiuto. Diffidate sempre e in caso di insistenza chiamateci. Dimenticavo potrebbe capitarvi anche chi insinua che gli avete procurato un danno alla macchina o rotto lo specchietto per estorcervi soldi, ma spesso hanno già lo specchietto rotto o la botta all’auto e hanno lanciato un sasso contro la vostra per ingannarvi con il rumore dell’urto.
Occhi sempre aperti!

I commenti:

“Mi è capitato due volte di sentire una botta sul fianco della portiera, la prima, mi ha colto di sorpresa ma quando sono sceso e questi stranieri dell’est dicendomi che li avevo urtati mi facevano vedere la loro carrozzeria danneggiata, ho fatto loro notare che avevano nello stesso punto del presunto urto, della ruggine. Poi me ne sono andato. La seconda, mi sono fermato e dopo che l’ennesimo cittadino straniero diceva che l’avevo urtato ho detto, va bene chiamiamo la stradale che constata l’incidente, è scappato lui”

“Alla mia amica e è capitato con le monetine x terra vicino alla macchina nel parcheggio del super. Le hanno chiesto se avesse perso le monete che erano vicino alla sua portiera, aprendo x vedere…dall’altro lato, un complice apriva l’altra portiera e le portava via la borsa dal sedile…”

“Credo che una nuova ( forse) è quella della richiesta,in regalo, dello scontrino della spesa. Continuo al singolare…Mi si avvicina una donna chiedendomi se potevo regalarle lo scontrino,uscivo dal super con il carrello della spesa. Capita a molti di lasciarlo piegato insieme al resto,rimango un attimo perplesso,e il “suono del campanello truffa” lascia la mano sul carrello, stavo per prendere il portamonete, con la scusa,”mia moglie vuol controllarlo” mi sono defilato. Avvisato subito la sicurezza dell’insolita richiesta.”

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Sgarbi contro Swiss Air : “cacatori di prima classe e cacatori di seconda classe”

Adoro quest’uomo, fatemelo scrivere.

Lui è Vittorio Sgarbi ed è sicuramente tra i personaggi più discussi del mondo dello spettacolo. Oggi si è sbizzarrito nel dare sfogo contro la compagnia aerea Svizzera in un video su Facebook che è stato subito virale.
È una polemica tanto scoppiettante quanto trash e non poteva essere cosi considerato il personaggio.
Il noto critico d’arte ha quindi raccontato la sua disavventura avvenuta il 18 settembre su un volo da Roma a Ginevra :

“Mai più su un volo della Swiss, dove ci sono “cacatori” di prima classe e “cacatori” di seconda classe”.

Cosa è successo? Ve lo spiego subito

Il critico ha  sottolineato, in maniera colorita ed ironica, che sui voli della compagnia svizzera non si può defecare nel bagno di prima classe se si viaggia in seconda.
Il racconto, inutile dirlo, è in pieno stile “sgarbista” in cui il critico riversa tutta la sua ira sulla compagnia aerea.
Vittorio Sgarbi è andato, ahi lui,  a fare i bisogni nel wc della prima classe anziché in quello della seconda, dove aveva il posto. Al che gli steward della compagnia sono andati a bussargli alla porta e, una volta uscito dal bagno, lo hanno redarguito pesantemente. Il tutto è raccontato in maniera esilarante nel video che ha postato nella sua pagina ufficiale Facebook.

Non c’è che dire: il suo fare social è straoridinario perchè , qualsiasi cosa pubblichi, diventa virare. Un genio della comunicazione che gioca molto sul suo personaggio assurdo, sgorbutico e a volte shockante

E’ palese che conosca bene le regole della comunicazione online e lo dimostra ogni volta che vuole far parlare di se ,non solo pubblicato la sua vita privata ma anche pubblicando foto e video del suo lavoro.

In merito al video , inoltre, non è mancata la risposta della compagnia aerea:

 “Ci rincresce che il signor Sgarbi abbia avuto un’esperienza così spiacevole su un volo Swiss. Approfondiremo internamente quanto accaduto e le circostanze che hanno portato a questa situazione”.

Ecco il video:

Ottimizzare inserzioni su Facebook

Da poco Facebook collabora con gli editori di siti Web e con gli sviluppatori di app ottimizzando i risultati .

L’intento è quello di mostrare alle persone, anche quelle non connesse a Facebook, le migliori inserzioni ovunque su internet.
Giornali, radio ecc si affidano a Facebook questo tipo di pubblicità per gestire i loro siti Web/ applicazioni ed è importante per loro, così come per i loro utenti, che vengano mostrate inserzioni pertinenti e di alta qualità.

Offrire un’esperienza pubblicitaria migliore agli utenti e agli editori è una priorità di Facebook.
Fino a poco tempo fa, Facebook ha mostrato le inserzioni solo alle persone connesse al social network ma oggi le cose cambiano dal momento che il colosso vuole fortemente che tutte le persone , che vedono inserzioni di Facebook, abbiano un’esperienza pubblicitaria di qualità .

Il colosso di Zuckerberg offre a tutti la possibilità di controllare le inserzioni visualizzate, ad esempio tramite strumenti per disattivare la pubblicità basata sugli interessi, le persone che hanno un account Facebook possono disattivare la visualizzazione d’ inserzioni non offerte da Facebook in base alle loro preferenze relative alle inserzioni su applicazioni e siti Web.
Come in precedenza, le persone con un account Facebook, possono modificare le loro preferenze relative alle inserzioni per indicare ciò che desiderano vedere VERAMENTE , ovvero inserzioni basate su interessi specifici, come viaggi o televisione.
Possono farlo accedendo alle loro impostazioni di Facebook o toccando l’icona AdChoices accanto all’inserzione di Audience Network.

Questi aggiornamenti sono applicati a livello globale, ma questo perchè dovrebbe interessare soprattutto gli europei?

Perchè in Europa vi è la normativa sui cookie.

E’ stato introdotto,infatti, un banner aggiornato relativo ai cookie in cui si spiega come Facebook usa i cookie, allo stesso modo dei banner che le persone vedono in altri siti Web in tutta l’Unione europea.

Il banner offre a tutti la possibilità di leggere la Normativa sui cookie aggiornata, in cui si spiega come il social network usa cookie e tecnologie simili ed informa le persone delle opzioni a loro disposizione prima che possano usare Facebook come fanno di solito.
La Normativa sui cookie adesso contiene un elenco di tutti i cookie che usiamo: si tratta di un livello di precisione che poche aziende offrono. Tutte le persone in europa vedranno questo banner quando accedono a Facebook.

L’aggiornamenti nasce dall’esigenza di continuare a rispettare le leggi dell’Unione europea.

In conclusione: Riteniamo importante che le persone, gli editori e gli inserzionisti capiscano alla perfezione come funziona la pubblicità di Facebook. Oltre al nuovo banner, si è introdotto anche una nuova sezione di Informazioni di base sulla privacy, che descrive come funzionano le inserzioni di Facebook in modo interattivo e visivo, nonché una guida per gli editori che collaborano con Facebook.
Speriamo che nel complesso queste novità aiutino a migliorare l’esperienza pubblicitaria online di tutti. Per maggiori informazioni sulle inserzioni di Facebook, puoi consultare la nuova sezione di Informazioni di base sulla privacy nonché la Normativa sui cookie aggiornata

Informazioni e controllo sulle inserzioni per le persone
Di Stephen Deadman, Global Deputy Chief Privacy Officer

Facebook e privacy : ecco cosa sapere

Facebook si sta interessando molto sulla questione della tutela dei dati personali degli iscritti.

Per troppo tempo, il trattamento dei dati personali è stato visto come un tentativo di bilanciare due forze apparentemente opposte: il desiderio d’ innovazione e la crescita, e il diritto alla privacy e alla sicurezza.

Ormai è chiaro che questa prospettiva risulta obsoleta e c’è dunque bisogno di un cambiamento.
Nel corso degli ultimi dodici mesi, Facebook ha lavorato con Ctrl-Shift, una società di consulenza specializzata in fiducia e controllo dei dati personali, ed ha iniziato una serie di riunioni importanti nelle città di Berlino, a New York per San Paolo dove si sono raggruppati 175 esperti da tutto il mondo proprio per parlare di dati, privacy e maggior controllo/tutela.

I dati personali vanno tutelati, su questo non c’è dubbio e soprattutto in un mondo dove la tecnologia e l’innovazione aprono opportunità inimmaginabili per le nostre economie e per le società e per ciascuno di noi individualmente.

Ma le persone sono state, sin dall’inizio, considerate passive quando si tratta di loro i dati e sarebbero dovute essere protette.

Oggi si scopre che le persone hanno invece un ruolo attivo nel dibattito nel senso che , per la prima volta nella storia umana, tutti possono (e non solo le grandi aziende) accedere ai dati con potenti tecnologie ed utilizzarli senza autorizzazione; dalla condivisione di foto sui social media, alla raccolta e all’analisi nostri dati sanitari. A tal proposito il mercato sta rispondendo.
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Durante le riunioni , Facebook ha capito che la domanda da porsi non è come limitare i dati o proteggere le persone ma è “come suggerire alla gente di tutelarsi” e Facebook ritiene , a tal proposito, di avere un ruolo importante nel contribuire a guidare alla tutela il popolo iscritto, ponendo in essere continuamente soluzioni pratiche.

Articolo tradotto in Italiano da un post ufficiale Facebook

Indagine genitori che analizzano alimentazione dei figli

Per la prima volta un’indagine analizza i comportamenti dei genitori italiani alle prese con l’alimentazione dei propri bambini: l’ansia della prima pappa riguarda 6 genitori su 10 e per tutti il valore fondamentale per orientarsi è la trasparenza da parte di tutti coloro che si occupano della nutrizione dei più piccoli.
Maggiore precisione e chiarezza in etichetta, una confezione che permetta di “vedere prima di comprare”, informazioni sull’origine e la qualità del cibo sono i must per le mamme italiane

Chiaroscuri nel ritratto dei genitori italiani

alle prese con l’alimentazione dei propri bambini

Ansia della pappa per 6 su 10 e richiesta unanime di trasparenza alle aziende

Confusi ma felici. Informati, ma non abbastanza. Ansiosi, quasi tutti. Appaiono così i genitori italiani quando per la prima volta si trovano a confrontarsi con il mondo dell’alimentazione e con le scelte per i loro bambini.

È il ritratto che emerge dall’indagine[i] realizzata dal centro ricerche e analisi Edelman Intelligence, per conto di Mellin, azienda leader nella nutrizione infantile, per capire i comportamenti di mamme e papà quando è il momento di scegliere l’alimentazione dei propri figli.

L’ansia della “pappa”, un sentimento che accomuna 6 genitori su 10

È la prima caratteristica che emerge quando arriva il momento dello svezzamento. L’ansia della pappa ha a che fare con il delicato momento di passaggio verso un’alimentazione più articolata. È in quel momento che si ha più chiara la percezione che sia nelle mani dei genitori, supportati dal pediatra, la costruzione di un percorso di dieta corretta, bilanciata, equilibrata.

Mamme e papà italiani sono davvero consapevoli dell’importanza di fare le scelte giuste in quelle che la comunità scientifica chiama “le finestre di opportunità”? E’ noto infatti che nei primi anni di vita si costruiscono le preferenze alimentari del bambino, che guideranno poi le scelte a tavola anche da adulto. Mamma e papà lo sanno?

Quello che i genitori vorrebbero: maggiore trasparenza

Sempre più attenti all’alimentazione dei propri figli, i genitori italiani hanno “fame” di informazioni: per tutti, infatti, la trasparenza è riconosciuta come un valore fondamentale ed è richiesta a tutti coloro che si occupano della nutrizione dei bambini, in primis le aziende.

Quello che i genitori vogliono sempre di più è infatti avere informazioni chiare sul prodotto, la qualità, le materie prime di cui è composto, il processo produttivo da cui nasce.

Nelle aspettative nei confronti delle aziende, al 1° posto c’è infatti una maggiore precisione/informazione sull’origine delle materie prime; a seguire, un’etichetta più chiara, con maggiori informazioni anche sulla specifica fase di vita del bambino e al 3° posto un confezionamento che permetta di vedere il prodotto, la sua consistenza e il suo aspetto esteriore. Vedere che aspetto abbia/come si presenta un prodotto prima di comprarlo è infatti importante per l’81% dei genitori.

È sulla base di questi elementi che i genitori costruiscono la propria fiducia nei confronti di un’azienda; un atteggiamento aperto e di confronto è per loro auspicabile e utile per aiutarli a scegliere in modo più semplice e a sciogliere i fisiologici dubbi.

Tra il dire e il fare

Se da una parte si riscontra una grande consapevolezza, dall’altra però, spesso, alla conoscenza dei fatti non segue un’azione coerente. Nei comportamenti dei genitori italiani in relazione all’alimentazione dei propri figli si riscontrano infatti spesso delle contraddizioni.

L’attenzione a garantire un’alimentazione adatta ad ogni fase della crescita del proprio piccolo sembra essere un valore riconosciuto a livello unanime ma, indagando nella quotidianità, ben 7 genitori su 10 scelgono per il proprio bambino le stesse pietanze che preparano per sè e per il resto della famiglia.

Invece il 30% orienta le proprie scelte verso un’alimentazione specifica, conscia che “il bambino non è un piccolo adulto” e che, essendo un organismo in crescita, ha esigenze nutrizionali specifiche, diverse rispetto all’adulto. Si dimostra infatti consapevole del fatto che gli alimenti specifici per i bambini rispondano ad una particolare legislazione che garantisce la loro sicurezza e la loro semplicità, non contenendo coloranti nè conservanti e non avendo zuccheri nè sale aggiunti.

Anche nei criteri che guidano l’acquisto i genitori sono alla ricerca di maggiori evidenze la loro attenzione appare focalizzata per la maggior parte su origine e qualità del cibo, ma 1 su 3 ammette di non avere sufficienti informazioni sulla provenienza e sulle caratteristiche nutrizionali degli alimenti che dà al proprio figlio.

Un doppio binario si riscontra anche quando si parla di informazioni: quasi tutti dichiarano di essere informati su tutto ciò che riguarda l’alimentazione del proprio figlio ma al contempo più della metà ammette di sentirsi “inondato” e “stordito” dalla valanga di indicazioni che riceve in merito, senza riuscire ad avere un’idea chiara su quello che è importante per la sua salute. Così mamme e papà cercano di districarsi tra ciò che viene suggerito dai pediatri, che a volte sul tema hanno posizioni differenti, i pareri che reperiscono su blog e siti, i consigli di familiari e amici……

L’indagine è realizzata su un campione di 500 mamme e papà italiani con figli di età compresa tra i 6 mesi e i 3 anni di vita

Architettura e stampa 3D: cosa cambierà?

La stampa tridimensionale è un particolare tipo di stampa, brevettata per la prima volta nel 1952, che consente di creare oggetti reali sulla base di un semplice disegno digitale. La stampa 3D sia ora ma soprattutto nel prossimo futuro può costituire un non plus ultra per il settore dell’edilizia poiché consentirebbe di accelerare i tempi di costruzione e anche ottimizzare l’uso del materiale. Ma come funziona questo tipo di stampa? La sorgente della stampa è un disegno digitale realizzato in CAD oppure si può utilizzare un rilievo di partenza realizzata con uno scanner 3D.

Nell’ultimo periodo con l’ausilio della stampa tridimensionale sono stati realizzati alcuni prototipi di edifici ma molti sono ancora in fase di perfezionamento. Uno degli ultimi edifici realizzati è una villa di 400 mq costruita a Pechino direttamente dalla società Huashang Tengda. L’edificio in questione è stato realizzato in 45 giorni utilizzando solamente stampanti 3D di dimensioni notevoli. I costruttori assicurano inoltre che la casa costruita in questo modo potrebbe resistere anche ad un terremoto imponente.

La realizzazione di un altro edificio grazie all’uso di una stampa 3D è stata progettata dallo studio di architettura WATG di Chicago, progetto che è valso allo studio il Freedom Home Design Challenge. Quest’ultimo progetto prevede inoltre l’utilizzo di forme curve per una maggiore integrazione con la natura circostante.

Un’altra scoperta particolarmente importante per il settore è la cosiddetta “ostebotica”, tecnica di stampa che prende ispirazione dalla stabilità strutturale delle ossa. Questa particolare tecnica è attualmente oggetto di studio da parte dell’Architectural Association School  of Architectural di Londra che si basa sull’utilizzo di un polimero speciale (policaprolattone – PCL), che ha un basso punto di fusione ed è anche biodegradabile. Questa particolare tecnica consentirebbe di costruire edifici temporanei, con un basso impatto ecologico, pronti in breve e tempo e semplici da smontare.

Questi particolari esempi consentono di portare molteplici sviluppi al settore edilizio in grado di rivoluzionare l’intero settore.

Cyberbullismo, nuove regole in arrivo

Si è finalmente arrivati alla definizione del bullismo e del cyberbullismo nello specifico. Scopriamo di cosa si tratta!

Con il termine cyberbullismo si intendono violenze fisiche e psicologiche, minacce e furti, offese relative alla razza, alla religione, all’orientamento sessuale, all’aspetto fisico anche attraverso il telefono, internet o i social network. Rientrano in questa definizione anche la realizzazione e la diffusione online di immagini o registrazioni con lo scopo di offendere.

La proposta di legge in materia di bullismo e cyberbullismo è stata messa a punto dalle commissioni Giustizia e Affari sociali della Camera e alla ripresa dei lavori sarà presentata direttamente alla Camera dei deputati.

Attualmente lo stalking commesso attraverso mezzi informatici o telematici è sanzionato con un aumento di pena fino a un terzo quando la pena base è la reclusione da sei mesi a cinque anni. La vera novità della proposta di legge è la previsione di una pena determinate e l’ampliamento delle condotte punibili. Con la modifica di legge, approvata dalla Commissione, è prevista la reclusione da 1 a 6 anni e la confisca obbligatoria dei telefonini e del PC.

I minori con più di 14 anni e i genitori possono anche chiedere con istanza a gestore del sito internet e al Garante della Privacy l’oscuramento, la rimozione o il blocco dei dati personali.

Tra le novità troviamo anche l’importanza riconosciuta agli ambienti scolastici con formazione del personale scolastico, misure di sostegno e di rieducazione dei minori coinvolti.

Entro due mesi dall’approvazione del ddl è poi prevista la messa a punto da Palazzo Chigi. Contrario però il Movimento 5 Stelle poiché secondo i grillini le regole che dovrebbero puntare alla tutela dei minori sono, invece, norme “ammazza web” che riguardano ogni maggiorenne che si affaccia su quel mondo. Durante l’esame in commissione a Montecitorio alcuni dubbi sulla proposta sono stati sollevati anche da Forza Italia, nonostante ciò una volta ottenuta l’approvazione della Camera dovrà tornare all’esame del Senato.

No Man’s Sky, ecco qualche notizia sul gioco appena uscito

E’ uscito in questi giorni uno dei giochi più attesi dell’anno: No Man’s Sky, gioco interattivo per PS4 che permetterà di esplorare 18 quintilioni di pianeti generati casualmente e che permetterà di vivere, in base alle proprie inclinazioni, una vita da commerciante o da pirata spaziale.

Prima di salire a bordo della navicella spaziale e partire per questo viaggio “galattico” è bene sapere a cosa si va incontro.

Innanzitutto è importante sapere che il gioco No Man’s Sky deve essere aggiornato prima ancora di farlo partire questo perché gli sviluppatori hanno condensato alcune modifiche essenziali in un pacchetto uscito subito dopo che il gioco è arrivato sul mercato. E’ molto importante aggiornare subito il gioco poiché in alternativa i salvataggi successivi potrebbero non essere compatibili con il gioco e di conseguenza potrebbe essere necessario ricominciare il gioco da zero.

Dopo questo primo e semplice consiglio è bene ricordare anche che ci sono non moltissimi ma miliardi di paesi da esplorare con un numero non ben definito di risorse, segreti, alieni e altri oggetti da raccogliere senza la fretta di voler raggiungere il prima possibile il centro della galassia. Se mentre giocate, infatti, non ottenete subito il pass che dà l’accesso ad una determinata risorsa le occasioni per rifarsi si presenteranno anche nel prosieguo del gioco.

Ogni volta poi che metterete piede in un nuovo pianeta vi sarà chiesto di compiere una determinata azione, ma potete anche proseguire senza considerare queste indicazioni. Se, invece, vi siete persi potete utilizzare lo scanner per capire cosa si può fare in un pianeta poco frequentato.

Tra gli elementi che è bene avere sempre a disposizione nel corso dell’esplorazione si trovano: ferro, zinco e carbonio. Il ferro e lo zinco sono fondamentali per creare nuovi oggetti e per mantenere in efficienza il sistema di protezione sui pianeti. Il carbonio, invece, è necessario per mantenere attivo il supporto vitale.

Gli ultimi consigli invece riguardano il comportamento: cercate di esplorare più territori possibili e di non essere troppo aggressivi.

Whatsapp, nuovo aggiornamento per iOS e Android

Nuove novità in arrivo per Whatsapp e tutti i suoi utenti. Nelle scorse ore Whatsapp Messenger, l’applicazione di messaggistica istantanea ha ricevuto un nuovo aggiornamento specifico per i sistemi operativi iOS e Android. Questo aggiornamento introduce alcune particolari novità e migliorie delle prestazione. Nello specifico, dopo aver scaricato l’ultima versione dell’app direttamente da App Store o Google Play Store la prima cosa che balzerà agli occhi degli utenti è l’introduzione di emoji più grandi. Tutti i messaggi di testo contenenti emoji, infatti, saranno visualizzati in un formato più grande già nel corso delle conversazioni.

La stessa novità è prevista per iMessage in seguito all’introduzione del nuovo sistema operativo iOS 10.

La seconda novità, invece, riguarda la possibilità di registrare video e zoomare scorrendo il dito su e giù il dito sul display del proprio smartphone.

Grazie al nuovo aggiornamento, inoltre, sono state apportate alcune modifiche nella gestione delle chat. Per questo basterà semplicemente toccare la scritta “Modifica” presente in alto a destra nelle schede delle conversazioni per selezionare più chat contemporaneamente per poi decidere se archiviarle, eliminarle o contrassegnarle come già lette. Grazie agli sviluppatori dell’app sono garantite prestazioni migliori nell’utilizzo diretto dell’applicazione e le chat si apriranno più velocemente rispetto alla versione precedente.

Da ultimo il team di sviluppatori ha rilasciato il rilascio della versione beta 2.16.189 per smartphone Android prevede anche tra le funzioni il pulsante “Richiama” che potrà essere utilizzato nel caso in cui il destinatario della chiamata non risponde ad una chiamata. L’aggiornamento prevede anche la possibilità di lasciare un messaggio di segreteria telefonica che potrà essere inviato nel caso in cui il destinatario sia occupato o non raggiungibile.

Grazie a questo nuovo aggiornamento messo a punto scrupolosamente dal team di Whatsapp Messenger gli utenti potranno chattare sempre più velocemente in modo da mantenersi in contatto in ogni momento.

App per la prevenzione medica

Cura e prevenzione a portata di app.

Perché la rivoluzione passa attraverso i device mobili. Oggi sono oltre 100mila le app sulla salute per quasi 2 miliardi di utenti di smartphone.

Scenari, trend, opportunità, rischi della mobile health, ma anche idee geniali degli startupper con una via tutta italiana alla salute in mobilità, lunedì 18 luglio a “BooM-Health, la rivoluzione della mobile health”. Cinque storie di eccellenza e tre esperti per raccontare un futuro già presente. L’appuntamento, per il ciclo #MeetSanofi, è alle ore 18 nell’headquarter Sanofi Italia in viale Luigi Bodio 37/B a Milano.

Interverranno: Jaime D’Alessandro (La Repubblica), Lella Mazzoli (Istituto Formazione al Giornalismo, autrice di “e-Health”) e Eugenio Santoro (Istituto Mario Negri). Con loro le storie di: Mirco Bettelini di Igyno, il ginecologo virtuale via app tradotto in otto lingue nel mondo, Nicolò Briante di d-Hearth, l’elettrocardiografo portatile salva-cuore, Stefano Mazzei di Io Soccorro, l’app incentrata sul pronto intervento per arresto cardiaco, Piero Conte di FabLab per iNonni, l’app dedicata ai silver user (la generazione dei “navigatori dai capelli d’argento”) e realizzata insieme a Zentiva del Gruppo Sanofi, e Valentina Tessera di Mission T1D, il videogame educativo made in Sanofi dedicato ai giovani pazienti con diabete di Tipo 1

Whatsapp, ecco le novità in arrivo

Che cosa bolle in pentola per Whatsapp?

Whatsapp è senza ombra di dubbio l’applicazione di messaggistica istantanea più utilizzata e popolare e negli ultimi tempi sono state presentate alcune novità. Grazie a queste ultime l’applicazione acquistata da Marc Zuckerberg è sempre più lanciata nella sfida con altre applicazioni del settore come Telegram e iMessage.

Ecco un elenco delle novità che meritano di essere sottolineate.

Gruppi pubblici: novità pensata essenzialmente per fare concorrenza a Telegram, ecco che sbarcheranno anche su Whatsapp i gruppi pubblici. In questo modo sarà possibile creare gruppi aperti di utenti in cui si potranno menzionare liberamente i partecipanti. In che modo? Basterà utilizzare il simbolo @ e poi digitare il nome utente (@nomeutente) che si vuole coinvolgere nella conversazione.

Condivisione dei file musicali: oltre alle note audio e file pdf sarà possibile condividere su Whatsapp anche canzoni o file musicali presenti nelle librerie audio dei propri smartphone.

Segreteria telefonica: proprio come una normale segreteria telefonica arriva su Whatsapp anche questo particolare servizio. Se la chiamata inoltrata via Whatsapp non dovesse andare a buon fine gli utenti potranno lasciare un vero  e proprio messaggio nella segreteria telefonica. Anche adesso è possibile inviare note audio ma con l’introduzione della segreteria telefonica la registrazione vocale partirà immediatamente in caso di mancata risposta.

Emoji più grandi: nella nuova versione in arrivo le emoji saranno più grandi grazie ad una rivisitazione grafica. Potreste esservene già accorti se avete digitato il cuore rosso da solo che adesso diventa più grande rispetto alla versione precedente.

Queste novità sono state recentemente identificate nella versione beta 2.16.7.257 di Whatsapp per iOS che permetterà a chi ha questo sistema operativo di usufruirne entro breve tempo. Ancora non si sa per certo quando verrà rilasciato l’aggiornamento, me le voci più accreditate ritengono che sarà necessario attendere qualche settimana per usufruire di queste novità.

Whatsapp, come scoprire se il partner vi tradisce

Grazie all’uso di social network e varie app le nostre connessioni e movimenti online possono essere controllati. E’ questo il caso di Whatsapp, il più famoso servizio di messaggistica istantanea che, ha effettuato un nuovo aggiornamento utile per scoprire quali sono i contatti con cui vengono scambiati più contenuti.

I social e tutte le nuove tecnologie, infatti, non contribuiscono solo ad aiutare il tradimento, ma lo rendono anche più smascherabile. Capita sempre più di frequente che sul tavolo degli avvocati vengano portati come prove del tradimento conversazioni su Whatsapp, ma anche post condivisi su Facebook, Twitter, Instagram e messaggi inviati via Skype, Snapchat e Whatsapp.

Ecco quindi che, se temete che il vostro fidanzato o la vostra fidanzata vi tradisca, potete sfruttare la funzione Whatsapp che permette di valutare con chi e per quanto tempo ha chattato il possessore dello smartphone. Questa particolare funzione si chiama “utilizzo archivio” ed è un particolare menù che consente di osservare moltissimi dettagli relativi ad una singola conversazione, sia tra due persone sia tra un gruppo di utenti.

Grazie a questa funzione è ora possibile visualizzare tutti i dettagli come numero di messaggi, audio, video e foto inviati e il peso di ciascun contenuto inviato per capire subito con chi si intrattiene un “rapporto” più stretto.

Come accedere al menù? Per accedere ad esso basta aprire Whatsapp, selezionare prima Impostazioni e poi Account. A questo punta basta selezionare la voce “Utilizzo archivio” e vedrete le conversazioni ordinate per numero di messaggi inviati: al primo posto si troverà la conversazione caratterizzata da più contenuti e, di seguito, quelle caratterizzate da meno contenuti multimediali. Non solo messaggi di testo, dunque, ma anche note audio, video e immagini influiscono nella determinazione di questo particolare archivio.

A conclusione di ciò, non resta che dire: i fedifraghi sono avvisati!

Facebook lancia le foto a 360 gradi: ecco come funziona

E’ arrivato il tanto atteso supporto per le foto a 360° su Facebook. L’annuncio è arrivato qualche ora fa e grazie a questo nuovo supporto gli utenti del più famoso social network avranno la possibilità non solo di visualizzare le foto a 360 gradi, ma anche di caricarle per condividerle con i propri amici. Questa novità era già stata annunciata il mese scorso e va da affiancarsi al già presente supporto per i video a 360°.

Le immagini a 360° saranno molto semplici da identificare nel News Feed poiché basterà cercare l’immagine della bussola sul lato destro della foto. A questo punto si hanno due possibilità: per esplorare una di queste foto su mobile basta cliccarla o trascinarla, oppure inclinare il dispositivo, da desktop, invece, è possibile cliccare sopra la foto e poi trascinarla. Per creare e condividere foto a 360 gradi su Facebook è necessario scattare una foto panoramica con il proprio smartphone e poi pubblicarla direttamente sul social network. Grazie al nuovo supporto Facebook riconosce subito il formato e lo converte poi nella panoramica a 360 gradi. Le immagini più complete sono sicuramente quelle scattate con una fotocamera apposita o con un’applicazione idonea a scatti di questo tipo.

Le foto realizzate in questo modo saranno visibili non solo dal News Feed, ma anche grazie ad alcuni visori come Samsung Gear VR. Da oggi gli utenti di Facebook potranno vedere le foto a 360 gradi sia da mobile, grazie all’app iOS o Android, sia da PC, dando vita ad una interazione molto attiva e immersiva. Alcune immagini sono già presenti sul web grazie ad alcune realtà coinvolte nel lancio iniziale del nuovo supporto.

E’ questo, infatti, uno dei principali obiettivi di Mark Zuckerberg e colleghi, che puntano sempre più ad ampliare la realtà virtuale coinvolgendo il più possibile gli utenti e i loro interessi con numerosi investimenti in questo campo.

Once, agenzia matrimoniale in un app

Dopo Tinder & company è appena sbarcata in Italia una nuova app per cuori solitari. Si tratta di Once, app creata in Francia con lo scopo di replicare in chiave moderna e social la vecchia logica dell’agenzia matrimoniale.

Questa nuova app si presenta come l’anti-Tinder e altre app simili che puntano in particolar modo sulla quantità degli utenti selezionati, mentre Once sembra favorire la qualità. In che modo avviene la selezione di Once?

L’app “incrocia” manualmente i profili degli utenti e ne sottopone uno appropriato al giorno per singolo utente. Se si è fortunati in alcuni giorni potrebbe essere sottoposto anche qualche profilo in più, ma la media è di una proposta al giorno. Ogni giorno, alle 12 precise, due utenti selezionati per un ipotetico contatto visualizzano simultaneamente i propri profili, avviando così un conto alla rovescia di 24 ore. Nel corso delle 24 ore gli utenti selezionati hanno la possibilità di decidere se si piacciono o meno e per questo basta un semplicissimo “like”. Se il giudizio è positivo si può inviare un messaggio per esprimere il proprio interesse all’eventuale partner; se invece non si è convinti basterà attendere il nuovo o la nuova candidata selezionata appositamente da Once il giorno successivo.

La selezione e la ricerca dei possibili partner è affidata ad una squadra di “matchmaker” in carne ossa. Gli operatori osservano preferenze e informazioni degli utenti, ma cercano anche di spingersi verso una valutazione a tutto tondo che tenga in considerazione altri elementi, cercando il profilo ideale per ciascuno.

Jean Meyer, CEO di Once, ha recentemente dichiarato: “Crediamo che l’amore sia una questione di sensazioni e non una superficiale e frenetica ricerca del partner tra migliaia di profili sconosciuti e spesso mascherati. Il nostro obiettivo è aiutare gli utenti a trovare il proprio partner attraverso una ricerca qualitativa e non quantitativa”.

Instagram elimina l’ordine cronologico: post decisi con algoritmo

Come era già stato annunciato nel mese di marzo il social fotografico sta iniziando a mostrare i post più rilevanti a discapito di quelli più recenti.

Il cambiamento, nonostante le proteste degli utenti online, eliminerà la visualizzazione dei post in ordine cronologico e gli utenti, ormai oltre 400 milioni nel mondo attivi al mese, visualizzeranno i post dei loro contatti in base ad un algoritmo che farà emergere i post in base alla loro “importanza”. La visualizzazione dei post più rilevanti, grazie alle rilevazioni dell’algoritmo, ha già preso piede su Facebook e Twitter.

Per quanto riguarda Instagram è stato rilevato che fino ad ora gli utenti perdevano circa il 70% dei contenuti condivisi dai contatti e proprio per questo motivo è stato testato un modo diverso per la visualizzazione dei contenuti.

L’obiettivo principale, ha dichiarato Kevin Systrom, cofondatore e CEO di Instagram, è quello di consentire di visualizzare il 30% dei contenuti maggiormente apprezzati dal singolo utente. La sperimentazione avviata a marzo ha dato evidentemente i suoi frutti ed ora si è passati alla diffusione vera e propria del nuovo algoritmo.

La compagnia di recente ha dichiarato “abbiamo annunciato un nuovo tipo di ordinamento per i post del feed che consente di vedere quelli che ritieni più importanti per primi. L’ordine è basato su elementi come la tempestività del post e le interazioni con la persona che pubblica i post. Nei mesi passati, abbiamo riscontrato che quest’ordine aiuta le persone a vedere un maggior numero di video e foto di loro interesse”.

L’introduzione dell’algoritmo valuta i “mi piace” messi in precedenza alle fotografie, la frequenza con cui si visitano alcuni profili e altri parametri per stabilire quali immagini mettere in evidenza quando si usa l’app, abbandonando così la classica lista di foto e video in ordine cronologico. In questo modo non dovrebbero perdersi i post dei profili di cui si è maggiormente interessati.

Whatsapp Gold: attenzione al virus

Negli ultimi giorni la pagina Facebook “Commissariato di PS Online – Italia” è tornata a parlare di WhatsApp Gold, un nuovo aggiornamento dell’app di messaggistica istantanea che permette di inviare fino a 100 messaggi contemporaneamente e l’introduzione di messaggi in puro stile Snapchat, un’altra app molto utilizzata soprattutto dai più giovani.

Nonostante tutti sappiano che l’applicazione di messaggistica istantanea è gratuita ci sono sempre malintenzionati all’orizzonte che cercano di ingannare gli ignari utenti. E’ questo il caso della truffa “WhatsApp Gold” che sta per l’appunto raggiungendo moltissimi utenti.

I responsabili della Polizia Postale sono intervenuti sottolineando che si tratta di una vera e propria truffa posta in essere con l’obiettivo di portare gli ignari utenti a cliccare sul link indicato per ottenere l’aggiornamento. L’avviso/truffa, infatti, dice: “Hey, finalmente è arrivata la versione segreta di WhatsApp. Questa versione è usata solo da grandi celebrità. Ora puoi usarla anche tu“.

L’utente, cliccando sul link, non non attiverà nessun aggiornamento utile ma si avvierà l’installazione di un pericoloso malware sullo smartphone e che permette ai malviventi di rubare i dati personali degli utenti fino a prendere il pieno controllo del dispositivo.

Non è la prima volta che agli utenti arrivano dei link fasulli agli utenti di WhatsApp ed è per questo che il team di sviluppatori al lavoro sulla piattaforma si è visto costretto ad aggiornare il sito ufficiale inserendo tra le FAQ una nuova nota per chiarire che la versione Plus del servizio “non è stata sviluppata da WhatsApp, né è mai stata autorizzata”.

Fate quindi molta attenzione. Se ricevete un messaggio che vi invita a scaricare WhatsApp Gold è bene cestinare immediatamente il messaggio e soprattutto non cliccare sul link goldenversion.com o simili poiché cliccando su di esso non si aggiornerà l’applicazione di messaggistica istantanea bensì si attiverà un pericoloso virus per tutti i dispositivi mobile.

Mamme e tecnologia: sempre più donne digitali

Le mamme di oggi sono sempre più smart: si muovono con disinvoltura attraverso i nuovi canali di comunicazione e gli acquisti online

Ecco quanto emerge dal nuovo Privalia Watch

Quello fra mamme e tecnologia è un amore sempre più forte. Stando ai dati raccolti dal nuovo Privalia Watch – il laboratorio di ricerche e analisi di mercato condotto da Privalia – l’outlet online di moda e lifestyle n. 1 in Italia – che indaga i consumi degli italiani e i trend in ascesa, negli ultimi anni non solo il popolo delle mamme digitali è in continua crescita, ma l’uso degli strumenti tecnologici sta diventando sempre più consapevole e tarato su bisogni ben precisi.

Il target di clienti analizzato rappresenta una fetta molto importante di Privalia: solo nell’ultimo anno sono stati acquistati infatti 650.000 pezzi, tra abbigliamento kids, toys e puericultura, che hanno consentito di raggiungere un +20% nel fatturato 2015 rispetto al 2014.

Lo studio è stato realizzato con la partecipazione dei clienti italiani Privalia ed è stato condotto su un campione rappresentativo di mamme di età compresa tra i 25 ed i 70 anni.

1. MAMME “DIGITALI” SI O NO? ASSOLUTAMENTE SI!

Dall’analisi dei risultati, è emerso che le donne con figli sono la categoria più vicina in assoluto alla tecnologia. Lo conferma infatti il 59% delle intervistate: le mamme sono molto inclini all’utilizzo delle nuove tecnologie e fortemente interessate a tenersi sempre aggiornate sulle ultime novità.
Pertanto, risulta estremamente ristretta la percentuale di donne/mamme che ricorre alla tecnologia quasi esclusivamente per comunicare in modo tradizionale, ossia tramite chiamate o sms.

Le nuove mamme digitali sono completamente autonome (ben il 77% del campione) nel perseguire la scelta di essere al passo con i tempi, sia a livello decisionale che pratico. È molto ridotto, infatti, il numero di intervistate che dichiara di aver iniziato a sfruttare i nuovi canali di comunicazione solo per esigenze professionali (20%) o per i input dei propri figli (2%).

2. NUOVE TECNOLOGIE = PIU’ TEMPO, MENO STRESS

Le nuove tecnologie sono le principali alleate delle mamme in termini di organizzazione della vita familiare. Più del 60% del campione vede infatti nella tecnologia uno strumento strategico che garantisce un significativo risparmio di tempo e stress per svolgere diverse attività di routine. La tecnologia è inoltre uno strumento per reperire in modo semplice e immediato informazioni e trovare risposte ai quesiti più dibattuti, quali salute e sicurezza. Lo dichiara il 57% delle donne intervistate.

3. LA CLASSIFICA DELLE APP

Se la tecnologia e le nuove app risultano utili, se non essenziali, nella vita di tutti i giorni, quali sono dunque le app preferite dalle mamme? Al primo posto, a detta del 66% delle intervistate, le app più utilizzate sono quelle che consentono di gestire in maniera smart gli impegni della vita quotidiana, come spesa, shopping online, ricette, calendar. Seguono le app di messaggistica e le app di intrattenimento per i più piccoli.

Poco diffuso resta invece il ricorso alle app di monitoraggio dei più piccoli, come il baby control a distanza, scelta da appena l’8% delle donne intervistate.

4. LA RETE: ESSERE IN CONTATTO, IMPARARE, MA OSSERVARE CON ATTENZIONE

Le mamme digitali interrogate da Privalia si dimostrano molto attente alle possibilità offerte dalla rete. Il 37% delle intervistate apprezza il fatto che, grazie alle nuove tecnologie, è possibile essere in contatto quasi costante con i propri figli e in generale con i propri cari. Un dato molto interessante rivela inoltre che una buona percentuale delle mamme, il 30% circa, vede nei social network un valido strumento per venire a conoscenza e per studiare i macro trend che possono in qualche modo riguardare o influenzare i propri figli.

Questa osservazione, però, non nasconde una certa diffidenza verso i social network. Il 32% del campione ritiene che circolino sui canali social contenuti potenzialmente pericolosi per i propri ragazzi e, di conseguenza, poco controllabili.

5. FIGLI SUI SOCIAL: SEGUIRLI SI O NO

Mio figlio è su facebook, come mi comporto: lo seguo o no? Il 60% delle mamme intervistate afferma che sia del tutto normale rientrare tra le cerchie di amici o seguaci dei propri figli a dispetto di chi invece preferisce rispettarne la privacy e chiederne quindi il consenso (il 25% circa).

Nonostante però l’ottima propensione delle mamme nei confronti delle nuove tecnologie, si comunica molto di rado con i propri figli tramite i social network.
Per comunicare e per aggiornarsi durante la giornata, le mamme italiane preferiscono ancora le chiamate telefoniche (74% delle scelte) o il gettonatissimo whatsapp, opzionato da circa il 38% delle intervistate.

6. IL NUOVO “LINGUAGGIO DIGITAL” DELLE MAMME

Le nuove tecnologie e i social media hanno modificato il nostro linguaggio. E’ un dato innegabile per il 53% del campione: il nostro modo di comunicare è oggi più immediato e sintetico.

La quintessenza di questo cambiamento linguistico risiede indiscutibilmente nel fenomeno delle emoticon. Il 2015 e il 2016 si sono infatti affermati come gli anni delle emoticon: non a caso, nel mondo di emoticon se ne scambiano quasi 6 miliardi al giorno ed esiste persino un galateo per il loro utilizzo.
Dalla ricerca condotta da Privalia, risulta che il 77% delle intervistate predilige le “faccine” come linguaggio per comunicare con i propri figli. Per il 37% delle mamme, risultano molto usate anche le abbreviazioni che consentono di ottimizzare lo spazio anche se mantengono un alto margine di rischio di errori o fraintendimenti.

7. SHOPPING ONLINE…NON SI RINUNCIA

I dati lo confermano: le mamme digitali non rinunciano al piacere dello shopping fatto comodamente a casa propria, grazie ai nuovi dispositivi tecnologici. Le motivazioni vanno dalla consapevolezza che in rete è molto facile trovare offerte e promozioni (51%), alla necessità di ottimizzare il tempo a disposizione (36,8%) fino alla possibilità di trovare in rete prodotti che non sono più disponibili nei punti vendita.

Ed è proprio l’accesso da mobile a dettar legge. Stando ai dati di vendita di Privalia, il mobile totalizza oggi in Italia il 75% delle visite e ben il 60% del fatturato. Valore comprovato dall’enorme successo che, a livello global, continua a riscuotere l’app di Privalia con 13 milioni di download raggiunti.

Cosa comprano, dunque, online le mamme? Il 70% delle intervistate dichiara di spendere principalmente per i propri figli. I prodotti che trainano gli acquisti in ambito Baby&Kids, risultano essere l’abbigliamento kids (46%) e baby (34%), i giocattoli (27%) e le calzature kids (23%). La selezione viene effettuata principalmente in base al marchio, importante fattore di scelta per il 40% delle intervistate.

Infine, a conferma del lato “social” delle mamme digitali, emerge una tendenza interessante e fortemente in crescita: le mamme amano condividere online e sui social recensioni di prodotti acquistati con le altre mamme.

La rivoluzione digitale è, ormai, inarrestabile!

Yeerida, il social network per leggere in streaming

Da qualche tempo è online un nuovo social network, completamente italiano e interamente dedicato alla lettura. Si tratta di Yeerida, un nuovo social che permette di leggere gratuitamente tutti i libri che si desidera su qualsiasi dispositivo.

Yeerida è un vero e proprio social network letterario nato dal progetto di tre giovani italiani: Federico José Bottino, Fabrizio Vargas Bosco e Jacopo Maria Vassallo. 

Al momento il progetto è costituito da una base di 1000 libri ottenuti grazie alla collaborazione con ben 20 case editrici e la startup torinese si trova in “incubazione” presso l’I3P del Politecnico di Torino ma è già stato anticipato nel corso del Salone del Libro di Torino. 

Gli ideatori del progetto hanno dichiarato che: “la novità di Yeerida è la possibilità di fruire di un testo completo in streaming gratuito. I servizi di “all you can read” in realtà sono poco più che semplici visualizzatori di pdf e dal punto di vista del business sono un completo fallimento. Noi abbiamo applicato il concetto di streaming alla fruizione letteraria, sfruttando il carattere della gratuità per operare una manovra di riavvicinamento dei lettori al mondo dell’editoria”.

I testi disponibili su Yeerida sono disponibili in formato semplice e funzionale che consente di proteggere i testi dalla pirateria. Il tutto è appositamente studiato in modo da non stancare la vista e da rendere agevole la lettura su ogni tipo di dispositivo sia mobile sia desktop.

Questo social, inoltre, è sviluppato in modo da non comprare da autori o da editori la proprietà intellettuale dell’opera, ma utilizzando il traffico e l’advertising per generare denaro direttamente dalla condivisione digitale delle opere e poi ripartendo gli utili: all’autore o all’editore viene consegnato il 60% del fatturato ricavato grazie alle sponsorizzazioni.

Il tutto è poi legato da un filo conduttore estremamente social volto a coinvolgere i lettori nella condivisione dei testi più apprezzati.

Video Virus su Facebook

Attenzione: diffusione virus su Facebook. Non aprite quel video
A volte ritornano, si potrebbe intitolare questo post. Perché ci risiamo, è tornato il finto tag, sul fantomatico video che se ci clicchi sopra ti infetta il pc o telefonino.
Come funziona.
Arriva una notifica: il tuo amico tal dei tali ti ha taggato in un commento. Apri la notifica, nel commento sono stati taggati anche molti altri amici. Su un video.
Il filmato in questione non si vede oppure è di natura pornografica o ancora ha come anteprima l’immagine del profilo dell’amico.
Molti, incuriositi cliccano sul link del video e installano il virus, che replica il tutto con altri contatti.
I consigli della Polizia postale.
• Non cliccare sul video
• Eliminare il video
• Modificare la password di accesso a Facebook
• Installare un antivirus per scansionare il dispositivo (computer o smartphone)
• Avvertire l’amico autore del tag, il quale sarà all’oscuro di tutto quello che sta accadendo
Alcuni dei miei contatti, saputo che girava questo virus hanno scritto un messaggio sulla propria bacheca per avvertire tutti gli amici di non aprire un video arrivato a loro nome. Mi è sembrata una mossa intelligente

Agenzia Dell’entrate: gli accertamenti fiscali potranno essere fatti anche su Facebook

Leggevo oggi sul web di una notizia che, secondo me, segna una svolta nel mondo dell’accertamento fiscale.

Da oggi, infatti, l’Agenzia delle Entrate potrà utilizzare per accertamenti fiscali, oltre alle banche dati ufficiali della pubblica amministrazione, tutte quelle notizie provenienti da altre fonti aperte come giornali e social network.
La nuova circolare cambia notevolmente l’approccio del fisco nelle indagini e si adegua ai tempi utilizzando qualsiasi informazione comunque reperibile che possa essere utile per la veridicità dei fatti.

Non c’è dubbio: è decisamente  una notizia importante che ci porrà tutti sugli attenti ;  dovremo , infatti, guardarci le spalle dall’Agenzia delle Entrate anche quando scriveremo un post o pubblicheremo una foto sul nostro profilo.

Ad esempio, fare un viaggio costosissimo e risultare disoccupati potrebbe essere compromettente e potrebbe far insospettire l’agenzia dell’entrate che forse non abbiamo proprio dichiarato tutto ciò che avremmo dovuto.

Per non parlare  delle foto con auto che potrebbero entrare nelle analisi e e negli accertamenti del Fisco con un approfondimento sui movimenti bancari.

Insomma: i controlli saranno sicuramente più penetranti.

È lo stesso direttore dell’Agenzia ad ammetterlo, sulle pagine di ItaliaOggi: «Alle notizie ritraibili dalle banche dati si aggiungono quelle che pervengono da altre fonti, ivi incluse fonti aperte, per cui lo scenario informativo è ampio e variegato». In altre parole, occhi del fisco per la prima volta ufficialmente puntati su Facebook, Twitter, Instagram e tutti i canali di reperimento di informazioni come siti e giornali. «Se, con ogni probabilità, nella pratica gli 007 fiscali sono attenti anche a questi dettagli, con queste righe ora non hanno più scuse e i social diventano una fonte primaria di analisi per il contrasto all’evasione».

Al contribuente verrà sempre data la possibilità di fornire spiegazioni in anticipo perchè rimane fermo e forse valorizzato maggiormente il cosiddetto contraddittorio preventivo

In cosa consiste il contraddittorio preventivo?

Il soggetto su cui è posta attenzione del fisco dovrà essere chiamato presso l’ufficio per dare giustificazione delle spese sostenute, prima di divenire oggetto del provvedimento di accertamento fiscale. Anche perché – si legge ancora nel documento pubblicato dall’Agenzia – il ricorso alle presunzioni favorevoli al fisco dovrà essere utilizzato con le dovute accortezze.

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