Il mondo del web e della tecnologia in generale è sempre in evoluzione, ogni giorno vengono rilasciati nuovi aggiornamenti per le applicazioni o vengono presentati nuovi dispositivi in grado di aiutarci nel lavoro.
Tra i social network, Facebook è sicuramente la punta di diamante e dopo aver lanciato qualche giorno fa le reaction, ovvero le emoticon che possono indicare la reazione ad un posto, ora sembra che analizzando i messaggi e i commenti sulle pagine, il social potrà capire quali espressioni stanno per diventare di uso comune.
Il social di Mark Zuckerberg sembra proprio interessato a conoscere sempre più gli interessi dei propri utenti. Al momento però si tratta solo di un progetto i cui documenti sono stati depositati qualche mese fa presso l’Ufficio brevetti degli Stati Uniti.
Il concetto di fondo è quello di sviluppare un vero e proprio “glossario sociale” partendo dai dati raccolti dalle interazioni sul social. In questo modo Facebook potrebbe imparare gerghi e slogan ancor prima che si diffondano e diventino di moda. Questo sarebbe possibile grazie al nuovo software brevettato e in grado di costruire un vero e proprio dizionario degli slang utilizzati dagli utenti.
Analizzando l’enorme mole di parole e messaggi in circolo il software, grazie agli algoritmi messi a punto da Facebook, potrebbe isolare le parole senza un significato preciso, le abbreviazioni, gli acronimi e i termini già affermati ma utilizzati in un contento diverso rispetto a quello d’origine. Una volta isolati questi termini, il sistema cercherà di capire la frequenza con cui questi vengono utilizzati e se tra questi vi sia anche una correlazione geografica, demografica o di altro tipo.
Grazie a questo software Facebook potrebbe lanciare i nuovi “selfie”, “ciaone” o “spoilerare”.
Ora come ora però non si sa quale sia il futuro di questo software e come Facebook intenda poi utilizzarlo poiché è “solo” un brevetto, ma di certo nel mondo della comunicazione potrebbe avere un notevole successo.