Diffamazione su Facebook

Sono molto contenta di parlare di questo tema in relazione ai social , perché , in questo modo, posso cogliere l’occasione di unire gli studi fatti con la mia passione per il web.

Oggi parlo di diffamazione su Facebook, un tema molto caldo che non va assolutamente sottovalutato.

 Con la nascita dei social network, infatti, la facilità con cui è possibile pubblicare post offensivi è evidente.
Scrivere su Facebook, Twitter ecc offese e quant’altro , non ci esenta dal reato di diffamazione, perchè dobbiamo tener presente che sul web valgono le stesse norme scritte valide per la realtà materiale.
Quindi, se qualcuno pubblica un commento offensivo nei vostri riguardi o/e crea un profilo fake solo per ingiuriarvi o per rubarvi l’identità, scrive un post diffamatorio,  potrete agire contattando Facebook oppure esercitando direttamente azione  penale o civile nei suoi confronti.

Le azioni da intraprendere sono:

1. inviare un’email a Facebook a abuse@facebook.com segnalando a FB il soggetto che vi ha offeso (andate sul profilo di quest’ultimo, cliccare sulla freccetta verso il basso posta in corrispondenza del bottone “messaggio” e poi selezionare “Segnala/blocca”. Di lì, bisognerà spuntare la voce “invia una segnalazione”).

2. Esercitare azione penale
Potete sporgere querela! Lo potrete fare personalmente, senza avvocato, semplicemente recandovi presso la più vicina stazione dei Carabinieri, o presso la Polizia Postale o, ancora, presso la Procura della Repubblica del Tribunale del luogo ove siete residenti.

Fornire prove e dettagli

Qui bisogna essere il più precisi possibili .

Indicate la frase offensiva e l’autore, gli estremi del profilo dal quale è avvenuta la pubblicazione, il codice ID di quest’ultimo (visibile sulla parte inferiore del vostro browser, secondo le indicazioni date in questo articolo: “Molestie su Facebook: ecco come scoprire e denunciare i profili falsi molesti”); la data; l’indicazione di eventuali nomi di testimoni che hanno letto la frase.

Da ricordare : è importantissimo portate le prove a vostro favore, le stesse che si dovranno attenere sia al fatto illecito che all’eventuale danno.
Quanto al primo aspetto, oltre ai predetti testimoni, bisognerà consegnare una stampa della pagina incriminata ( “screenshot”).
Secondo aspetto: è necessario fornire ogni utile dimostrazione del danno sia patrimoniale (per esempio: nel caso di azienda diffamata, eventuali contestazioni di clienti o revoche di contratti), che morale (eventuali certificati medici comprovanti un turbamento psichico).

Pubblicato da Mary Ciavotta

Maria Ciavotta è social media marketing manager ed editrice dei siti wdonna.it e piattifacili.com.

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