Gian Marco Solas, trentenne laureato a pieni voti in giurisprudenza, attualmente dottorando e consulente dopo gli studi ha deciso di trasformare la sua ricerca dottorale in un business. Solas, classe ’86 di Oristano si descrive come una persona testarda e che quando si pone un obbiettivo fa di tutto per perseguirlo. Attualmente dopo un periodo trascorso tra New York e Londra ha deciso di tornare per qualche giorno nel proprio paese in Sardegna, a cui si sente comunque molto legato.

Gian Marco sfrutterà l’occasione per ricaricare le batterie prima di tornare al lavoro e per terminare il libro che sta scrivendo. E’ proprio nel libro che il trentenne approfondisce il tema del finanziamento del contenzioso anche dal punto di vista europeo, argomento da cui poi ha preso il via il suo business. Nel corso dello studio Solas ha cercato di dimostrare che anche nell’ordinamento europeo è possibile importare una pratica diffusa da qualche anno nei paesi anglosassoni.

La sola ricerca che ha portato poi alla stesura del libro è durata tre/quattro anni e il libro sarà pronto entro la fine dell’anno per poi essere pubblicato nel corso della prossima primavera e poi diffuso in tutta Europa. Da una prima ricerca teorica è stato poi estrapolato il modello che ha dato vita al business di Solas incentrato sulla figura di un finanziatore terzo di un contenzioso. Il finanziatore terzo è colui che garantisce l’accesso alla giustizia sostenendo i costi delle vie legali in cambio di una percentuale del ricavato da ricevere solo in caso di vittoria finale. Si tratta dunque di una sorta di fondo di investimento o entità simili che decidono di inserire nel proprio portafoglio queste attività ad alto rischio, problema che in Italia affligge quelle piccole o medie imprese che si trovano ad affrontare i costi di un contenzioso.

Attualmente l’obiettivo primario di Gian Marco Solas è portare a termine il proprio libro e poi vagliare le varie opportunità derivanti da finanziatori interessati a questo tipo di business e per i quali continua a lavorare come consulente per singole cause.

Il trentenne non manca però di dare alcuni consigli ai giovani e di puntualizzare che la sua idee è partita indipendentemente dall’obbiettivo di fare solo ed esclusivamente soldi ma dalla volontà di risolvere un problema ovvero che la giustizia in Italia è particolarmente lunga e complessa e che molto spesso i soldi per affrontare le spese legali non ci sono.

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