E’ vero, spesso la parola “psicopatico” è utilizzata con leggerezza e nella maggioranza dei casi nella realtà non si sa a chi associarlo correttamente. Come essere certi dunque che un vicino, un conoscente o un collega sia realmente uno psicopatico? Ecco qualche consiglio grazie alla Hare Psycopathy Checklist, una lista di controllo diagnostico che delinea una serie di criteri anche se, si ricorda, per diagnosticare una vera e propria psicopatia è necessario affidarsi ad un professionista.

Abitudini e intenzioni sadiche

Tra i primi sintomi vi sono senza dubbio le intenzioni sadiche e l’indole a motivare gli altri attraverso la paura. Una persona sadica tende a distruggere e a sminuire chi gli sta attorno piuttosto che a correggerlo con critiche positive e costruttive. A questo si affianca una notevole capacità di sedurre e l’egocentrismo.

Le persone affette da tali disturbi, infatti, sono dotati di grande charme e riescono sempre a chiacchierare e rispondere con battute pronte e spiritose.

Un altro sintomo è la tendenza che hanno questi soggetti nel credersi al centro dell’universo, hanno un enorme stima di loro stessi e si sentono così importanti che pensano di poter utilizzare le altre persone a loro piacimento.

Enorme sicurezza e nessun timore di dire bugie: altre caratteristiche

L’autostima di certo non manca alle persone affette da psicopatia che generalmente mostrano un eccesso di sicurezza.

A differenza delle persone normali poi uno psicopatico non ha nessun problema a nascondere la verità e a mentire in ogni situazione. Una volta che iniziano a mentire non smetteranno più.

Questi stati d’animo si accompagnano alla mancanza di rimorso o sensi di colpa, alla suscettibilità, alla noia e nella maggioranza dei casi riescono sempre a manipolare, depistare o ingannare per prendersi i meriti.

I soggetti affetti da psicopatia inoltre hanno sempre manifestato comportamenti sintomatici fin dall’infanzia. Uno degli esperti che curato la lista degli atteggiamenti da tenere sotto osservazione ha infatti sottolineato che gli psicopatici all’età adulta manifestano più seriamente i sintomi manifestati già nell’ambiente scolastico.

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