Negli ultimi anni sta spopolando in rete un fenomeno che sembra non arrestarsi.
Sto parlando delle cam hot e della relativa professione della Webcam Girl che viene svolta esclusivamente online in portali erotici.
Si tratta sostanzialmente di spogliarelli a distanza da parte di giovani avvenenti ragazze e senza dover MAI fare incontri di presenza.

Il ruolo della CamGirl è quello principale: ha pieno potere decisionale su ciò che vuole fare (nelle proprie esibizioni, nella vendita dei propri contatti ecc) e quando farlo (non ci sono orari da rispettare).
E’ un’attività anonima che teoricamente può essere svolta a qualsiasi età (o quasi) grazie alla quale ci si esibisce senza mostrarsi in viso
E’ sufficiente avere un pc portatile dotato di webcam ed un collegamento internet.

Quando parlo di cam girl parlo di una vera e propria professione come ormai sancito dalla Cassazione penale , sez. III, sentenza 19.10.2010 n° 37188 ,la quale stabilisce che avere rapporti sessuali a pagamento, anche se virtuali, è comunque da considerare prostituzione. Anche senza contatto fisico.

Spiegato brevemente il ruolo di questa nuova professione, vorrei parlare ora del fatto che ultimamente sono nate delle truffe vere e proprie al fine di ricattare i mal capitati.

Mi spiego meglio:

In molti casi, dopo che l’avvenente ragazza cattura l’ attenzione del potenziale cliente, si gioca un po’ online in maniera erotica facendo in modo che il mal capitato si spogli in video mostrando il proprio viso. Qui inizia il ricatto: La ragazza,infatti, chiede soldi ulteriori (spesso cifre alte) altrimenti pubblicherà il video su Youtube o su altri servizi simili in rete.

Un’estorsione in piena regola, da codice penale.

Truffa Cam Hot modalità

Come può avvenire questa truffa nello specifico?

Solitamente parte da una richiesta di amicizia su Facebook da parte di un’ avvenente sconosciuta, una chiacchierata su una chat molto frequentata (esempio Badoo) e poi l’aggancio.
La presunta ragazza di fa dare il contatto del profilo Facebook dello sconosciuto con la scusa di richiedergli l’amicizia: in quel momento si messo alla mercé del truffatore tutti i dati personali, contatti, amicizie (e fidanzate…).

Anche se ci si sposta su Skype cambia poco: spesso si tende ad utilizzare per il software di videoconversazione lo stesso indirizzo e-mail utilizzato per Facebook. A quel punto il truffatore può fare il percorso a ritroso, inserire l’indirizzo e-mail nella casella di ricerca di Facebook e trovare il nostro profilo, con tutti i contatti possibili (amici, indirizzo, a volte numero di telefono), resi pubblici dall’utente in maniera più o meno consapevole.

Attenzione, quindi!

Il ricatto, a volte non ha confini geografici, nè sesso, dall’altra parte potrebbe anche esserci un uomo in realtà e potreste patrebbe sporcarsi la vostra immagine!

Pubblicato da Mary Ciavotta

Maria Ciavotta è social media marketing manager ed editrice dei siti wdonna.it e piattifacili.com.

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