Da oggi, Apple Pay sbarca ufficialmente in Italia dopo una lunga attesa, a 2 anni di distanza dal lancio negli USA.

Negli Stati Uniti, circa il 90% delle transazioni contactless viene effettuato tramite Apple Pay e, nel mondo, sono 20 milioni i commercianti che lo accettano.

In base alle stime di Business Insider, nel 2020 il giro di affari è destinato ad oltrepassare i 500 miliardi di dollari.

La piattaforma di pagamento digitale potrà essere utilizzata per agevolare i pagamenti online (siti web, app) e nei negozi fisici che dispongono di un POS da chi possiede un iPhone compatibile senza dover più sfruttare la carta di credito.

Nella prima fase di avvio, saranno UniCredit (V Pay e Maestro), Carrefour Banca e l’app Boon (carta ricaricabile) a supportare il servizio offerto dall’azienda di Cupertino, che al momento prevede l’accettazione dei circuiti di credit card Visa e MasterCard.

In seguito, saranno altre le banche e le società legate alle carte di credito ad espandere la disponibilità del servizio Apple Pay nel nostro Paese.

Entro l’anno, sicuramente, si aggiungeranno altri istituti di credito come Fineco, Widiba e Mediolanum, il colossale circuito di carte di credito American Express ma anche CartaBBC, ExpendiaSmart, Hype, N26.

 

Come attivare Apple Pay?

Da subito, è possibile pagare con Apple Pay tramite iPhone o Apple Watch acquistando da Apple Store, Autogrill, Carrefour, Auchan, Eprice, Eataly, Esselunga, Leroy Merlin, Lidl, Eurospin, Mondadori Store, Media World, Unieuro, OVS, Simply, Stockisti, Booking.com e tante altre App.

La piattaforma di pagamento digitale è compatibile con iPhone 6, iPhone 6 Plus, iPhone 6S, iPhone 6S Plus, iPhone SE, iPhone 7 e iPhone 7 Plus, Apple Watch, iPad mini 4, iPad Air 2 e iPad Pro.

Tutti dispositivi che, in sostanza, sono aggiornati almeno a iOS 10.1.

Si può sfruttare anche con iMacBook Pro con Touch ID o con altri Mac prodotti dal 2012 in poi se abbinati ai modelli iPhone appena listati.

Con Mac e iPad, ovviamente, si pagherà soltanto all’interno di App e siti web.

Fantastico ma… come funziona? Come si paga con Apple Pay?

Prima di tutto, bisogna attivarla.

Non esiste un’App dedicata per questo servizio. E’ necessario creare un proprio account tramite app Wallet del sistema operativo iOS (dove ora compare la nuova voce Pay), dopodiché si abbinerà al profilo una carta di credito supportata attualmente (Visa e MasterCard).

La si inquadra con Wallet attivando la fotocamera, l’App la riconosce e l’attiverà automaticamente.

E’ possibile inserire più di una credit card.

Da questo momento, potrete iniziare ad usare la piattaforma utile sia per pagare online, nei negozi fisici e per transazioni effettuate tramite il browser Safari.

 

Come si paga con Apple Pay tramite iPhone?

Una volta creato il profilo con l’app Wallet ed aver abbinato una carta di credito compatibile, potrete pagare nei negozi semplicemente avvicinando l’iPhone ad un POS contactless abilitato per questo tipo di servizio: per autenticare ed approvare l’acquisto, dovrete poggiare il pollice sul sensore per le impronte digitali Touch ID. In alternativa all’impronta si può utilizzare un pin numerico.

Se nel vostro profilo Wallet avete abbinato più carte di credito, ne risulterà una pre-impostata e, all’atto del pagamento digitale, potrete scorrere la lista col dito scegliendo quella che volete.

 

Come si paga con Apple Pay tramite iPad, Mac e Apple Watch

Per pagare su App o siti web sfruttando l’iPad e il Mac Book Pro 2017 dotato di Touch ID è necessario usare l’impronta digitale.

Con Apple Watch basta premere 2 volte il tasto destro (posto sotto la corona digitale) ed avvicinare l’orologio intelligente al POS senza sfruttare il Touch ID.

La sicurezza è garantita dal codice di 4 cifre da digitare sull’Apple Watch una sola volta (quando si indossa).

 

Boon per Apple Pay: come funziona

Chi non possiede una carta di credito o bancomat Unicredit o Carrefour Banca può scegliere l’App Boon, una carta di credito virtuale e ricaricabile.

Basta eseguire il download dell’App, caricarla da un’altra carta o tramite bonifico ed inserirla tra le card nel profilo creato su Wallet. In questo modo, si potrà utilizzare la piattaforma per i pagamenti digitali di Apple.

 

Apple Pay è sicura?

La piattaforma si rivela molto sicura perché sfrutta un codice di transazione univoco che cambia di volta in volta e non prevede la condivisione dei dati con il commerciante.

Il pagamento avviene tramite tecnologia NFC (Near Filed Communication) ed il numero di carta di credito non viene trasmesso da Apple o dal dispositivo usato per la transazione.

In due parole, Apple Pay è più sicura di una carta di credito.

In più, se si smarrisce l’iPhone c’è una funzione chiamata Trova il mio iPhone (utilizzabile non solo sullo smartphone, a dispetto del nome, ma anche su iPad, Apple Watch o MacBook Pro) che consente di sospendere il servizio di pagamento digitale impostando il device in Modalità smarrito per poi riattivarlo quando viene ritrovato o rimuovendo definitivamente Apple Pay.

La piattaforma non raccoglie informazioni riferite alle transazioni: i dati possono essere inviati ad Apple riguardo alla posizione del dispositivo, data e ora dell’operazione mantenendo l’anonimato per salvare anche la questione privacy.

 

Limiti e concorrenza

Apple Pay funziona soltanto con i device Apple e, almeno per ora, con poche banche e circuiti di carte di credito.

Nel nostro Paese, sono contactless circa la metà del milione totale di POS e 2 credit card su 5 (quindi, 40 milioni di carte di credito).

Il sistema bancario italiano sembra ancora restio ad integrare un ecosistema ‘chiuso’ come quello di Apple e molte banche preferiscono promuovere i propri sistemi di pagamento digitali.

Seppure l’iPhone sia lo smartphone più diffuso sul mercato, Apple Pay deve far fronte ad una certa concorrenza: piattaforme gestite da banche come Intesa Sanpaolo con la sua PayGo, da aziende tech come Paypal, colossi di e-commerce come Amazon Pay o da operatori della telefonia mobile (Vodafone Pay, che consente di abbinare tutte le carte di credito dei circuiti Visa e Mastercard).

Entro l’anno 2017, sbarcherà in Italia anche Samsung Pay, il concorrente diretto di Apple Pay, e (non si sa ancora quando) verrà lanciato anche Android Pay.

 

Primi tentativi e segnalazioni dagli utenti

I primi tentativi nell’utilizzo di Apple Pay si rivelano problematici.

Sulla pagina ufficiale Unicredit di Facebook molti utenti stanno segnalando in queste ore la presenza di un bug scomodo che li costringe ad attivare l’App tutte le volte che la aprono o che scade la sessione.

Per una delle applicazioni Unicredit, Monhey, l’installazione provoca un malfunzionamento.

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