L’Antitrust non fa sconti neppure se a subire danni è il famosissimo social network TripAdvisor.
Secondo l’Autorità in questione , il social è colpevole di pratica commerciale scorretta a causa di alcune sue recensioni e dovrà dunque pagare 500mila euro perché, nel pubblicizzare la propria attività, “enfatizza il carattere autentico e genuino delle recensioni, inducendo così i consumatori a ritenere che le informazioni siano sempre attendibili, espressione di reali esperienze turistiche”.
Il tutto è partito da una segnalazione dell’Unione Nazionale Consumatori, di Federalberghi e di alcuni consumatori accertando la scorrettezza della pratica commerciale realizzata, a partire da settembre 2011 da parte della controllante statunitensi (TripAdvisor LLC) e da TripAdvisor Italy.
Le condotte contestate violerebbero dunque alcuni articoli del Codice del Consumo, “risultando idonee a indurre in errore una vasta platea di consumatori in ordine alla natura e alle caratteristiche principali del prodotto e ad alterarne il comportamento economico”.
Ovviamente il pronto intervento dell’Antitrust punta ad evitare che i consumatori facciano le proprie scelte economiche, in ordine ai servizi resi dalle strutture turistiche ricercate sul sito, basandosi anche su informazioni pubblicitarie non rispondenti al vero e che quindi vengano condizionati negativamente in maniera sbagliata.